Sebastien Loeb Rally Evo: l’hands on di VMAG

Diciamocelo, da quando Codemasters prese la svolta della spacconeria nei suoi giochi di rally, un grande vuoto si è aperto nel panorama dei videogiochi di guida simulativi. Affrontare il campionato Rally preparando a dovere la nostra vettura a puntino perdendoci tra decine di settaggi alla ricerca del tempo perfetto è un divertimento che ci manca da tanto, ormai troppo tempo. E’ qui che arriva Milestone, è qui che arriva Sebastien Loeb Rally Evo.

Li ho incontrati alla Gamescom di Colonia per provare con mano la loro ultima creatura, frutto di un’esperienza ventennale nel campo delle simulazioni, esplorato in lungo e in largo sfruttando licenze ufficiali di ogni tipo e mettendoci alla guida di auto e moto. Il titolo si pone senza mezzi termini come una simulazione vera e propria sia del campionato Rally che di quello RallyCross, con piste e vetture ufficiali per sfidarsi in gare da punto a punto o circuiti con diversi tipi di terreno. I numeri ci sono: avremo a disposizione 50 automobili attuali e del passato, con cui sfrecciare su 30 circuiti. Potremo affrontarli tutti sia di giorno, al crepuscolo e di notte, ma non potremo variare le condizioni atmosferiche.

Già qui la prima interessante caratteristica, che apprezziamo e appoggiamo e su tutta la linea: i tracciati sono realizzati in scala 1:1 e riproducono fedelmente le controparti reali, per gare durature e avvincenti. In totale sono presenti più di 300km di tracciato. Nella prova effettuata ci ho messo un bel po’ per portare a termine la gara, non solo per i miei errori d’inesperienza. Una volta abituati e allenati ci sarà da sudare e divertirsi, pane per i denti dei più esperti. L’intenzione di proporre un vera simulazione degna di questo nome da parte di Milestone è palese quando si parla del motore fisico, completamente riscritto per l’occasione, un sistema di danni rinnovato e realistico, e un sistema di settaggi pre gara che mi è parso completo di tutti i parametri (in fase di recensione sarà un piacere studiarlo a fondo e metterlo alla prova).

Il gioco resterà comunque accessibile anche ai neofiti, grazie alle modalità di free roaming in un’ambientazione apposita, e i test drive che permetteranno di prendere confidenza con i diversi tipi di vetture e un intero tutorial che ci insegnerà tutto ciò che c’è da sapere prima di scendere in pista. Equilibrato anche il multiplayer, che non prevede collisioni nei RallyCross per evitare un delirio in pista.
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Una delle perplessità maggio con cui sono entrato alla presentazione era il comparto grafico. Da sempre i giochi Milestone hanno sofferto su questo lato, proponendo modelli e ambientazioni spesso solamente accettabili (non contiamo i leggendari Superbike dei primi anni duemila). Non posso ancora dare un giudizio su Sebastien Loeb Rally Evo in quanto la versione giocata era assolutamente lontana da quella completa, ma tralasciando le ambientazioni, un po’ povere e con texture non eccezionali, ho apprezzato la modellazione delle vetture, complesse e proporzionate, e ancor di più il sistema di danni, ben visibili e realistici nel riprodursi nelle zone d’impatto della carrozzeria e nell’infrangere i cristalli. Speriamo che anche l’illuminazione venga migliorata per non appiattire la percezione generale.

Ero molto curioso di come sarebbe stata sfruttata la licenza di Sebastien Loeb, probabilmente il miglior pilota di auto di tutta la storia. I ragazzi di Milestone non si sono fatti sfuggire l’occasione e hanno affermato che hanno ampiamente sfruttato la sua consulenza per comprendere se il feeling trasmesso dal titolo sia soddisfacente sotto le mani di uno che ha guidato praticamente di tutto, quasi sempre vincendo. Nella modalità carriera interpreteremo un giovane pilota alle prime armi e man mano che avanzeremo nel nostro percorso, vincendo gare, incontreremo Loeb con cui avremo l’onore di collaborare, avendolo poi come mentore. Non solo, un’intera modalità di gioco gli è stata dedicata e grazie a intermezzi che lo vedranno protagonista, potremo rigiocare le gare rimaste più impresse nella memoria del pilota francese.

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Peccato che il modello di guida della versione che ho provato fosse ancora molto lontana da quella definitiva, con l’auto fin troppo sensibile allo sterzo e quindi quasi inguidabile. Almeno ho provato per bene il sistema di danni! Vedremo per bene con le future versioni come i controlli risponderanno all’utente. Intanto ci accontentiamo del fatto che il gioco avrà supporto nativo con quasi tutti i volanti in commercio.

La strada è ancora lunga da percorrere, infatti Milestone ha ritardato la data di uscita da dicembre ai primi mesi del 2016 (su PS4, XboxOne e PC) e tanti sono gli aspetti da migliorare. Ma la base sembra davvero solida e ci auguriamo che lo studio milanese prosegua con il buon lavoro e ci regali il gioco di Rally, con la R maiuscola, che tanto ci manca.

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