Demon’s Souls e il potere dei bongos

Avete mai sentito dei giocatori che hanno finito i titoli Souls usando controller particolari? Quelli che hanno deciso di giocare con: chitarra, batteria e piano di Rock Band, i bongos di Donkey Kong, comandi vocali, un Wiimote, un dancemat, un volante, il gamepad dell’Xbox 360 (usato con un solo dito, ovviamente) e, soprattutto, delle banane (sì, è successo)? Bene, adesso è arrivato il turno del remake di Demon’s Souls. Uno streamer (Super Louis 64) è infatti riuscito a collegare i bongos utilizzati nei vecchi giochi di Donkey Kong e, con molta pazienza, è riuscito a sconfiggere il Cavaliere della Torre. Siamo tutti familiari con la difficoltà dei titoli della serie, anche solo per sentito dire, ma in questo caso il design punitivo del gioco è messo in secondo piano dalla difficoltà di far funzionare il controller “particolare”. Difficoltà nata, non tanto dal capire come collegare l’oggetto al sistema PS5, ma dalla mappatura dei comandi del gioco sulla periferica.

Demon’s Souls ha ben 20 input differenti, comandi della videocamera inclusi, mentre i bongos utilizzati hanno spazio per un totale di 10 input, ben la metà di quelli totali, quindi come si è risolta la questione? Semplice: molti comandi, tra cui quelli per parare e quelli per muovere la camera, sono stati tagliati fuori. Fortunatamente il sistema di blocco della visuale sui nemici riesce, più o meno, a rendere il titolo giocabile, anche se con non poche difficoltà. Riuscirà il nostro streamer a portare a termine Demon’s Souls in questa bizzarra maniera? Impazzirà prima? L’unico modo per scoprirlo è guardare con i propri occhi. Se per voi l’inglese non è un problema, potete andare a vedere un riassunto della sua partita fino al Cavaliere qui.

Fonte: Gamesradar

Demon's Souls

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