Come ti rovino le vacanze: la recensione di VMAG

Come ti rovino le vacanze è l’ennesimo reboot\remake\sequel (insomma chiamatelo come volete) di un film di successo degli anni ’80.
La trama è sostanzialmente la stessa, ovvero la famiglia Griswold, stavolta composta da Rusty Griswold (Ed Helms) Debbie Griswold (Christina Applegate) e i loro due figli James e Kevin (Skyler Gisondo e Steele Stebbins) parte per una vacanza attraversando l’America. La loro destinazione finale ? Andare al parco di divertimenti Walley World, meta da raggiungere al fine di cercare di riunire la famiglia, proprio come accadde appunto nel primo film.

Proprio a causa di questo road trip nasceranno molte delle situazioni divertenti che metteranno a dura prova sia la famiglia, che la loro nuova macchina, ovvero la Tartan Prancer, conosciuta anche come la Honda Albanese, vettura che possiamo ammirare in tutto il suo splendore in questo trailer creato ad hoc, per promuovere il film.
Tutta questa attenzione a quella che all’apparenza potrebbe sembrare una semplice macchina è ben giustificata, poiché è proprio grazie alla Tartan Prancer che abbiamo i migliori momenti comici, in quanto sono appunto originali e non situazioni già viste in altri film del genere.
Grazie anche a questi momenti il film non risulta molto forzato, certo le disavventure dei protagonisti sono al limite dell’assurdo, ma nonostante ciò il tutto risulta essere godibile e ti lascia con un sorriso per tutta la durata del film.
L’opera risulta inoltre essere molto rispettosa del film originale, tant’è che una scena memorabile è dove fa la sua comparsa Clark Griswold (Chevy Chase) insieme ad un’altra indimenticabile protagonista del primo film, che tra chi come me ha visto e rivisto il l’originale, amerà particolarmente.
Nonostante ciò, alcune scene a mio avviso sono state talmente di cattivo gusto da ricordarmi molto i cinepanettoni nostrani (sigh!) e che poco c’entrano con la comicità della serie National Lampoon’s, anche se tuttavia è l’unico della serie a non portarne il nome.
A mio avviso questa è la pecca più grande del film, cioè quella di non riuscire a trasmettere appieno la spensieratezza degli altri esponenti del filone, nonostante gli attori di questo film, Ed Helms tra tutti, non sfigurano affatto.

Intendiamoci quindi, non è un brutto film per il genere, anzi: risulta essere ottimo per una serata in compagnia se si vuole andare al cinema a rilassarsi e farsi due risate. Centra perfettamente il suo scopo, ovvero quello di intrattenere senza pretese, però molto spesso non si ride di gusto, ma bensì lo spettatore ha “un sorriso di attesa”, aspettando il momento della risata finale, che purtroppo arriva raramente.