Quando si parla di strategici nel 2020 bisogna fare delle premesse. I titoli di questo genere hanno subito un’evoluzione unica e particolare. Abbiamo giochi che hanno adottato aspetti strategici, giochi che ne fanno un monolito e altri che provano a elevarlo a un piano superiore: quest’ultimo è il caso di SpellForce 3 Fallen God. Partiamo con il dire che il gioco sulla carta è definito come RPG ad azione strategica, ma c’è molto altro. Il titolo è ricco di dettagli del genere e cerca in qualche modo di compiacere anche i critici e gli appassionati più accaniti. Non pensate ai classici, dove basta decidere la prossima mossa e poi stare con le mani in mano: sì, ci succederà, ma l’opera richiederà costante attenzione. Se da un lato sembra essere perfetta, non possiamo che notare alcuni spiacevoli difetti che, credetemi, a volte rovinano l’intera esperienza di gioco. Come ultima cosa prima di tuffarci in questa recensione c’è da precisare che il gioco è in lingua inglese con sottotitoli e testo in italiano, una graditissima aggiunta per chi si vuole spulciare per bene le descrizioni degli oggetti.
C’erano una volta tre troll, Akrog Tormentasangue, Grungwar Mantogriggio e Zazka Zannepiccole, che si sono messi in cammino per procurarsi un oggetto magico e professare il Divoramento. Qui comincia la nostra avventura, ma non prima aver personalizzato i nostri eroi, e credetemi che gli sviluppatori hanno voluto dare molta libertà al giocatore. Prima di tutto l’aspetto estetico: potremo scegliere i capelli, le zanne e la tinta della pelle. Non avremo esagerate opzioni di scelta, ma quanto basta per accontentare la maggior parte degli utenti. Poi la classe: Lanciatore, Donasangue, Cucciolo della terra, Toccato dal buio, Mastro di fiamme, Cacciatore, Uccisore o Muro di carne. Essa determinerà le statistiche di Forza, Destrezza, Intelletto, Costituzione e Volontà che caratterizzeranno il nostro alter-ego virtuale. Potremo poi selezionare il talento e anche qui avremo a disposizione una vasta scelta, non le elencheremo tutte perché, come avete già capito, ce ne sono parecchie. Insomma, la scelta è soddisfacente anche per l’hardcore gamer più esigente, e dopo la personalizzazione si comincia con il tutorial.
Un RPG accattivante dai dettagli superbi.
Ammireremo i nostri eroi da una visuale isometrica in un ambientazione che dire dettagliata è poco. Possiamo selezionare i vari personaggi e con il pulsante desto del mouse muoverli, o indicare cosa frugare e cosa attaccare. Cominceremo in una foresta per poi dirigerci al nostro accampamento, che ad essere sinceri è un po’ scarno (ma poi capirete il perché), e via con la prima missione in un dungeon. Qui avremo a che fare con i nostri primi veri combattimenti e, purtroppo, la prima pecca. Gli scontri non sono entusiasmanti come ci si aspetterebbe. Le animazioni sono il problema principale: troppo poco accattivanti e di scarso impatto. Ma completiamo la quest e torniamo indietro perché ora ha inizio alla seconda parte del gameplay: la gestione del villaggio. Potremo organizzare l’accampamento e i suoi abitanti proprio come il popolare Simcity, ovviamente a tema fantasy e in modo più contenuto. Ci diletteremo a costruire falegnamerie, ricavare risorse dalla miniera, addestrare nuovi soldati e via dicendo. Anche qui nulla di sorprendentemente nuovo, ma questo gameplay spezza il ritmo della partita ed è come zucchero nel caffè: piacevole se non si esagera.
Ovviamente i nostri guerrieri saliranno di livello e potremo potenziare le loro statistiche, così come sbloccare abilità dall’albero di classe che avevamo precedentemente selezionato. Così facendo avremo a disposizione nuove mosse da usare in combattimento. Nel nostro team si potranno aggiungere nuovi eroi con i propri parametri che potremo modificare a nostro piacimento. Anche qui, le abilità che useremo non sono di grande impatto grafico e non sono gratificanti, purtroppo. Mentre, per quanto riguarda i mostri, ne incontreremo di ogni tipo, con pattern di movimento diversi e statistiche variabili. Insomma, ci sarà un bel ventaglio di avversari fin dai primi minuti di gioco, e ciò rende il titolo già più accattivante. Le ambientazioni sono curate in modo maniacale, dato che potremo muovere la camera anche in senso orario o antiorario e che quindi ogni modello è ammirabile da tutte le angolazioni. Abbiamo anche la possibilità di ammirare tutti i loro dettagli quando passiamo al menu di personalizzazione. C’è un’interessante varietà di ambienti che rendono più gradevole l’esplorazione e l’esperienza di gioco. Anche gli NPC saranno unici nel loro genere , tra fabbro, sciamano, soldato, ognuno diverso dall’altro con le proprie caratteristiche visive.
Ben fatto, peccato per i combattimenti a dir poco lacunosi.
Le missioni sono interessanti, attirano l’attenzione del giocatore anche se la trama è un po’ carente: le quest infatti portano ad avventure rocambolesche e le ricompense sono soddisfacenti. Ma nonostante quelle principali prendano parecchio tempo, gli sviluppatori hanno voluto inserire anche alcune spedizioni secondarie. Anch’esse approvate sia per livello di sfida che per premi, ma dato l’impegno che richiede il gioco le si possono trovare un tantino troppo impegnative. C’è però da dire che arricchiscono la longevità del gioco, e non di poco. Siamo onesti: il gameplay del gioco è vecchio, datato, superato, ma il team di Grimlore Games non solo ce l’ha messa tutta per rendere onore al genere, ma anche per elevarlo a qualcosa di più, e forse ci è riuscito, perché il titolo è capace di attirare l’attenzione anche del meno esperto, ma allo stesso tempo di regalare una grande emozione a chi è più esperto di strategici. La loro formula per creare questo videogioco è senz’altro ottima, o quasi: impossibile risparmiare critiche sulla mancanza di enfasi dei combattimenti, data dai problemi che il sistema porta con sé.
Ma ora è giunto il momento di parlare dell’online di SpellForce 3 Fallen God. Sarà possibile giocare in cooperativa con un amico alla campagna principale. Una feature che fa piacere a tutti quelli che vogliono affrontare un’avventura in compagnia. Per quanto riguarda invece la modalità versus, si giocherà su una mappa delimitata da due a più partecipanti, e ci si darà battaglia nel cercare di distruggere il villaggio nemico. Una formula che di certo non ambisce a diventare un Esport , ma probabilmente farà divertire chi è appassionato del genere strategico.