Manca davvero poco al 13 novembre, e presto potremo immergerci nella storia di Call of Duty Black Ops Cold War. Come da tradizione per i titoli della saga, possiamo aspettarci senza dubbio una campagna di qualità; a darci una piccola anteprima arriva il direttore creativo del team ad anticiparci tre missioni. Ci immergeremo assieme a lui in un inseguimento al cardiopalma per i tetti di Amsterdam, rivivremo le memorie del conflitto in Vietnam e infine prenderemo parte ad una missione segreta al KGB. Siamo nella parte più viva della Guerra Fredda, il momento in cui le attività di spionaggio delle due potenze, URSS e USA erano in febbrile crescendo; qui ci uniremo ad una nascente cellula della CIA con un unico obiettivo: impedire ad ogni costo la guerra nucleare. Diamo uno sguardo assieme a queste missioni.
Missione della campagna: In trappola
Dove potrebbe cominciare una storia così importante come questa se non nel cuore dell’Europa? Ci troviamo ad Amsterdam, in una vecchia bettola malandata poche settimane dopo il capodanno del 1981. Qui conduce un’importante indagine della CIA a cui i nostri tre operatori hanno preso parte. Sarà proprio questa taverna ad essere utilizzata come base delle operazioni per preparare l’arresto di importanti profili criminali. Un adrenalinico inseguimento sui tetti sarà la parte culminante di questo crescendo di emozioni.
Missione della campagna: Fracture Jaw
L’indagine va avanti, e, colpo di scena, si scopre un coinvolgimento sovietico. Per trovare le risposte ai nostri dubbi dovremo affrontare un temibile agente la cui esistenza è discussa, l’agente Perseus. Torneremo indietro alla Guerra del Vietnam per rivivere il nostro incontro con lui. Tramite questo flashback, la squadra scopre degli indizi fondamentali per rintracciare Perseus. Il tema dell’inganno è alla base della guerra del passato e della missione del presente.
Missione della campagna: Estremi rimedi
Scoperti dei preziosi indizi, oramai è chiaro che gli ordini provengono da Mosca. Per proseguire la loro missione i tre agenti dovranno fare l’inimmaginabile: infiltrarsi fin nel cuore dell’Unione Sovietica con un solo obiettivo, ovvero entrare nel KGB. Con un ulteriore cambio di ritmo rispetto alle prime due missioni, in Estremi rimedi i nostri operatori della CIA devono cimentarsi in una missione di spionaggio che li porterà a ottenere informazioni su Perseus. Utilizzando gli ultimi ritrovati tecnologici del 1980 come attrezzi civili modificati e prototipi sperimentali, i giocatori vestiranno i panni di un agente sovietico infiltrato che lavora per la CIA all’interno del quartier generale del KGB.
Una storia che sembra mantenere le sue promesse in termini di qualità e longevità; voi che ne pensate? Maggiori informazioni sulla campagna sono disponibili sul blog ufficiale.
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