Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire: analisi delle nuove carte

Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire è la nuova espansione dell‘amato gioco targato Blizzard. Durante la diretta sono state mostrate le prime carte del nuovo set ed insieme ad esse è stata rivelata la nuova parola chiave: “corrotto”. Questa meccanica inedita andrà a potenziare o ad aggiungere effetti alle creature o magie con la Keyword sopracitata. Per attivarle basterà semplicemente giocare qualcosa con un costo superiore di almeno un mana. Adesso che avete tutti le idee più chiare direi di iniziare con l’analisi!

Hearthstone Madness Darkmoon Faire

Fleethoof Pearltusk

Cominciamo con il Fleethoof Pearltusk. Le statistiche di base sono abbastanza basse, anche con la parola chiave “assalto” che gli permette di attaccare un servitore nemico appena entra in campo. Se consideriamo però il suo potenziale nella versione corrotta, questa è tutta un’altra storia. Infatti avere un 5 mana 8/8 è piuttosto interessante, ovviamente non entrerà mai in campo con le statistiche citate di turno cinque, ma rimane comunque molto efficiente di turno sette lasciandoci 2 mana aperti. Il Druido è senza alcun dubbio la classe che più gioverebbe di questa carta, in particolare in un mazzo di tipo “Big”. Nonostante questo però allo stato attuale non è un servitore che troverà facilmente gioco, soprattutto se il meta continuerà ad essere invaso da mazzi aggressivi come il Cacciatore di Demoni.

VOTO: 3/5

Hearthstone Madness Darkmoon Faire

Dunk Tank

Dunk Tank è senza alcun dubbio una di quelle carte che ora come ora servono ad una classe come lo Sciamano, attualmente la più fragile del meta competitivo. La possibilità di fare 4 danni all’avversario è allentate, ma decisamente insufficiente. Nella sua forma corrotta però  recupera parecchio valore. Infatti, con la ladder piena di mazzi aggressivi dotati di creature con statiche base, la possibilità di fare 2 danni a tutti i servitori nemici è abbastanza per ribaltare le fasi iniziali di una partita. Ovviamente, dover giocare una carta dal costo in mana più alto non è da sottovalutare, rendendo Dunk Tank utilizzabile solo di turno 6 e, considerando che già esistono mostri che fanno cose simili, non troverà parecchio spazio in mazzi competitivi.

VOTO: 2/5

Hearthstone Madness Darkmoon Faire

Day at the Faire

Il Paladino come classe sta vivendo un buon periodo e Day at the Faire potrebbe essere una buona aggiunta. In passato già ci sono state carte simili che in un modo o nell’altro hanno sempre trovato gioco. Di base pagare 3 mana per 3 1/1 non è una particolarmente allettante, ma neanche terribile. Invece, giocare di turno 5 ben 5 reclute e avere ancora abbastanza mana per castare qualche magia di potenziamento non è niente male.

VOTO: 3/5

Hearthstone

Fortune Teller

Fortune Teller è una di quelle carte che non servono al Prete. Ad oggi esistono molti servitori con la parola chiave “taunt”, e sono tutti quanti molto più efficienti. Anche il suo prendere +1/+1 per ogni magia in mano non si abbina bene con lo stile di gioco della sua classe. Forse in futuro con la nuova rotazione le cose cambieranno, ma ora come ora non è inseribile in alcun mazzo.

VOTO: 2/5

Hearthstone

Silas Darkmoon

Silas Darkmoon è una carta difficile da valutare. Probabilmente nel meta competitivo attuale non troverà facilmente gioco, ma ha indubbiamente un gran potenziale, che permette di fare giocate spaventosamente forti. Le sue statistiche sono sicuramente basse, ma il fatto che è neutrale le permette di essere giocata ovunque, in particolare in mazzi Control.

VOTO: 3/5

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Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire: Yogg-Saron, Master of the Fate

Yogg-Saron, Master of the Fate segna il ritorno degli dei antichi. Come in passato, la forza di questa carta non si basa sulle statistiche, le quali sono piuttosto basse per un servitore da 10 mana, bensì sul suo grido di battaglia. Infatti, se avremo castato almeno 10 magie durante la partita, quando questa creatura entrerà in campo attiverà uno di sei possibili poteri, tutti quanti abbastanza forti da poter ribaltare una partita, a patto di avere un pizzico di fortuna dalla nostra parte.

VOTO: 3/5

Hearthstone

Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire: C’Thun, The Shattered

C’Thun, The Shattered è una carta particolare, quasi da combo. All’inizio della partita il servitore si spezzerà in quattro parti, le quali andranno a mischiarsi all’interno del nostro mazzo. Ognuna costerà 5 mana ed avrà effetti diversi: infliggere 3 danni a tutti i servitori, fare 7 danni sparsi casualmente tra tutti nemici, distruggere un minion nemico ed evocare un C’Thun body 6/6. Quindi, tutte carte non particolarmente forti, ma efficienti. Una volta che le avremo giocate, il dio antico verrà inserito all’interno del mazzo. Ovviamente non c’è nulla da dire riguardo il suo grido di battaglia, perché fare 30, anche se sparsi casualmente, per un mazzo Control è praticamente vittoria assicurata.

VOTO: 4/5

Hearthstone

Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire: Y’Shaarj

Y’Shaarj è forte, ammesso che le carte con la parola chiave “corrotto” trovino gioco. Riguardo le statistiche siamo nella media e riuscire a giocare tutte le carte corrotte a zero mana è senza alcun dubbio molto promettente. Ma dal poco che si è visto fino ad ora non è ancora possibile valutare questa carta, completamente dipendente dalle magie ed i servitori che devono ancora uscire.

VOTO: ?/5

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Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire: Darkmoon Rabbit

Darkmoon Rabbit è una carta definibile filler o quasi. Nonostante il suo potere sia incredibilmente forte, il suo costo di 10 mana la rende ingiocabile. Attualmente non ci sono mazzi o classi che beneficerebbero della sua presenza, ma rimane comunque un servitore da non buttare completamente.

VOTO: 2/5

Hearthstone

Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire: Kiri

Kiri è un servitore troppo forte per essere epico, ma neanche così tanto da ergersi tra le varie creature leggendarie. Il suo grido battaglia lo rende una carta solida, forte sia di turno 4 che di turno 10. Le due magie che lascia in mano difficilmente non daranno valore alle giocate che si vorranno fare, rendendo questa creatura praticamente obbligatoria in qualsiasi mazzo.

VOTO: 4/5

Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire: Solar e Lunar Eclipse

Solar e Lunar Eclipse nonostante siano reperibili anche dalla carta soprastante, rimangono comunque altamente giocabili anche in solitario. La prima ti permette di castare due volte la stessa magia, mentre la seconda ne riduce il costo di due, rendendo possibili combo o power play abbastanza forti da decidere le sorti una partita. Entrambe sono abbastanza solide da essere usate nella maggior parte dei mazzi del Druido.

VOTO: 4/5 (per entrambe)

Con questo si conclude l’analisi delle carte rivelate in Hearthstone Madness at the Darkmoon Faire. Ricordiamo che l’uscita del nuovo set è prevista per il 17 novembre 2020.

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