Utopia Anteprima – Un fumetto fin troppo attuale

Coronavirus. Vi ho spaventati, eh? Ottimo perché questa sensazione potreste provarla per un po’ anche guardando la serie TV di cui parleremo oggi. Partiamo col dire che Amazon Prime Video sta facendo uscire parecchi show davvero interessanti, uno che va assolutamente segnalato è The Boys che ora conta ben 2 Stagioni. Per il resto, oltre ai soliti brand c’è qualcosa di nuovo e davvero interessante da poter guardare seduti sul divano, con pop-corn e bibita: Utopia. Che cos’è? Beh, diciamo un adattamento statunitense della famosa serie, uscita nel 2013 nel Regno Unito e creata da Dennis Kelly. Questa, che invece è 100% americana, è diretta da Giliann Flynn. Di cosa tratta? Avete presente le teorie cospirazionistiche che tutti odiano ma che andiamo a leggere comunque? Bene, Utopia racconta la storia di un gruppo di nerd che, durante un convegno, riescono a trovare il seguito di Dystopia, un fumetto che aveva previsto una catastrofe nel 2014. Il suo secondo volume, ovvero Utopia, sembrerebbe avvertire proprio dell’arrivo di un’ulteriore minaccia, stavolta sotto forma di virus. Questo male distruggerà e cambierà il mondo per come lo conosciamo. Quale miglior momento per parlare di un tema del genere, se non ora? Ottimo, dopo tutte queste premesse, noi di VMAG vi lasciamo alla lettura della nostra Anteprima sui primi 7 episodi della nuova serie TV targata Amazon. Indossiamo la mascherina e cerchiamo insieme di capirci qualcosa in più su questa new entry!


Allora, partiamo col dire che Utopia, essendo un adattamento, non sta riscuotendo lo stesso successo della sua controparte tutta british. Quindi noi, che nonostante tutto la stiamo apprezzando, consigliamo prima di vedere la serie Amazon e poi quella UK, altrimenti potreste restarne delusi più del dovuto. Come già anticipato, la storia di Utopia gira attorno questo fantomatico fumetto rivelatore che, tramite le proprie tavole, grottesche e ben strutturate, può rivelare un futuro prossimo ben peggiore del presente che stiamo vivendo. Un virus sta attaccando la popolazione, ma c’è un modo per salvare tutti e riportare l’equilibrio. Infatti, chi possiede i disegni dell’albo può cercare, tra le varie illustrazioni, alcune indicazioni su chi sia il nemico principale e su come fermare il virus. Ma si intuisce fin da subito chi sia il cattivone di turno. È un problema? Non proprio, ed ora ne parleremo più nel dettaglio.

 

Utopia mostra un possibile presente che anche noi stiamo vivendo, in chiave più ironica, complottistica e thriller.

 

Uno dei problemi che abbiamo potuto riscontrare è che, nonostante siano in tutto 8 episodi da 50 minuti, Utopia va di fretta e non sfrutta al meglio il generoso minutaggio concesso. C’è tanto da mostrare e da dire, forse troppo. E questo aspetto, oltre a sfiancare lo spettatore, complica anche la visione. Alcune scelte dei personaggi non ci vengono spiegate, altre sono solo abbozzate e, soprattutto, i loro caratteri mancano all’appello. Nonostante passino ben 7 puntate, dove accade praticamente di tutto, non c’è uno sviluppo dei protagonisti che riesca a reggere e, oltre a sapere i loro nomi, non c’è granché da scoprire. Sono piatti per la maggior parte dei casi e, tralasciando il cambiamento del personaggio interpretato da Sasha Lane, gli altri sono solo un contorno. Persino il Mr. Rabbit di turno non riesce, nell’ampio quantitativo di scene in cui appare, a farci spaventare o domandare più del dovuto. È cattivo, questo lo abbiamo capito…

Utopia è una serie TV che butta in “caciara” parecchi elementi: c’è l’ambito complottistico, quello nerd, l’attualità dei temi trattati che fa rabbrividire per quanto si somiglino, la parte action e splatter che tenta di ricordarci Tarantino e i momenti più teneri che sinceramente non ci interessano più di tanto. Questo perché Utopia fa del “politicamente scorretto” il proprio cavallo di battaglia e, dopo averci insegnato a non affezionarci a nessuno dei protagonisti, un po’ alla Game of Thrones, si addolcisce… fin troppo. In altre parole perde tutto quel lato freddo, che invece funzionava anche grazie allo shock che le prime scene facevano provare. Avremmo preferito un approccio più cupo e duro, ruvido per certi versi, con cui ci aveva schiaffeggiato all’inizio. C’è anche dello humor, e black humor, che abbiamo apprezzato davvero. Soprattutto con l’unione tra comparto sonoro e visivo, la prima frazione di episodi funzionava molto bene. Poi sono partite le spiegazioni, poche a dirla tutta, e l’alone di mistero che ci intrigava è andato a scemare come le scene action…

 

Questo adattamento è interessante, ma si perde in alcuni punti…

 

Ecco una delle parti dolenti: le scene action. Queste si vanno a perdere durante gli episodi con parti dove si tocca quasi il fondo in quanto a performance sia attoriali che di combattimento. Se nelle prime puntate il climax pompava a livelli abbastanza alti e l’attenzione era un elemento da dover tenere sempre attivo, man mano che si prosegue con la visione l’enfasi si perde. Alcune azioni poi non vengono spiegate o giustificate dal contesto e, quindi, se doveste perdere qualche passaggio non sentitevi in dovere di tornare indietro per controllare se vi siete scordati qualcosa: non è colpa vostra. Un lato che invece abbiamo potuto apprezzare davvero è l’unione tra shock e ironia, un ingrediente particolare e davvero ben riuscito solo in alcuni passaggi. Sfortunatamente, non resta allo stesso livello iniziale e si perde con lo scorrere delle puntate.

Utopia

In conclusione, speriamo in un ottavo episodio che ci dia la stessa spinta garantita dalla puntata pilota, e che magari ci sia una rivelazione di qualche tipo riguardo a questo fantomatico fumetto che predice il futuro. Chi lo ha disegnato? Cosa dobbiamo aspettarci dal finale di Stagione? Dov’è Utopia? E, ancora più importante, la serie riuscirà a riprendersi? Ormai è tardi per far crescere i personaggi o farceli apprezzare di più, ma il lato tecnico potrebbe riprendersi quel minimo che basta per non farci storcere il naso come è già accaduto. Utopia potrebbe affidarsi ciecamente al comparto sonoro e migliorare alcune inquadrature, tornando a qualcosa di più disturbato che, stilisticamente parlando, riusciva a farci disorientare e appassionare. Non ci resta che attendere quest’ultima puntata, che sarà disponibile insieme all’intero show il 30 ottobre, ovviamente su Amazon Prime Video.

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