Nell’estate del 1941, la Seconda Guerra Mondiale imperversava e si avviava nella sua fase più cruenta ed impegnativa che sarebbe culminata con il lancio delle testate nucleari ad Hiroshima e Nagasaki. Proprio in quell’anno, il 22 giugno 1941 con l’invasione da parte della Wermacht tedesca dell’Unione Sovietica si aprì quello che sarebbe passato alla storia come il fronte orientale, quello che fece parlare molto di sé per tutti gli importanti avvenimenti che vi presero piede. Sappiamo, storicamente, che la resistenza dei cittadini sovietici contro l’invasore nazista fu molto cruenta ed eroica, e a ricordarcelo anche questa volta è Alter Games che, assieme a Daedelic Entartainment, ci ha dato la possibilità di provare nel loro ultimo gioco, Partisans 1941, in uscita il 14 ottobre su Steam. Offerto in forma di RTS strategico, questo titolo ci mostra l’altro lato della medaglia: se storicamente in questo tipo di giochi prendiamo le vesti di un comandante supremo dell’esercito, guidando interi eserciti nella guerra contro il nemico, stavolta, al contrario, ci toccherà guidare una cella più piccola, un gruppo di partigiani sovietici che ingaggeranno una battaglia senza quartiere contro l’invasore. Riusciranno a trionfare? Non ci rimane che unirci anche noi alla resistenza e lottare spalla a spalla con i nostri compagni per scoprirlo. Senza ulteriori indugi, quindi, indossate la stella rossa e seguiteci!
La nostra causa
Partisans 1941 combina, in modo interessante, meccaniche stealth, strategiche e gestionali, contribuendo con il suo mix di elementi che ben si amalgamano fra di loro per rendere l’idea dello sforzo partigiano di quegli anni. Con una trama generale che fungerà da collante e riflettore per il progresso della nostra causa, avremo la possibilità di partecipare nella resistenza con delle missioni di difficoltà e obbiettivi variabili. Si passa da semplici ricognizioni o assistenza ai vari villaggi della steppa, fino a missioni di rilevanza e ripercussioni crescenti, come quelle di sabotaggio o di assassinio. Il nostro scopo sarà semplice: lottare con ogni mezzo contro l’avanzata tedesca.
Ogni azione dei nostri partigiani o evento in gioco avrà degli effetti in termini di morale: quando riusciremo a trionfare in una missione o ad aiutare la popolazione, questo valore crescerà , mentre se ci saranno eventi negativi, come la presa da parte delle forze dell’Asse di una città strategica o di un punto chiave, al contrario scenderà . A volte avremo davanti veri e propri bivi in cui ci toccherà decidere cosa fare, ad esempio, delle nostre scorte di cibo: dovremmo tenerle per noi, alimentando i nostri combattenti, oppure potremmo dividerle con la popolazione dei villaggi vicini, messa in ginocchio da guerra e ristrettezze? Attaccare un plotone di soldati tedeschi in transito in un borgo potrebbe infliggere un danno non indifferente alle operazioni del fronte, dando un vantaggio ai nostri, ma se poi i crucchi dessero luogo a qualche rappresaglia? Saranno queste le varie azioni dietro le quali riflettere, quesiti morali che molto spesso non troveranno una risposta corretta, alla classica maniera russa.
L’arma giusta al momento giusto
Quando i nostri partigiani si troveranno attorno al fuoco, al calar della sera, potranno pianificare le loro azioni per il giorno seguente: abbiamo diverse possibilità , tutte collegate alla nostra causa, e man mano che il nostro gruppo di ribelli cresce potremo gestire meglio le nostre infrastrutture. All’inizio potremo curare i compagni feriti, procacciare cibo attorno al nostro nascondiglio e pianificare delle missioni. Ma, progredendo in Partisans 1941, dovremo poi costruire raffinerie, officine per le armi ed esplosivi e tanto altro ancora. Al campo si può anche raccogliere ed organizzare il nostro bottino: difatti, durante le battaglie, ci potrà capitare di trovare pistole, medicine o qualsiasi altro materiale utile alla nostra lotta. Dopo aver selezionato un nuovo incarico, i nostri soldati si daranno da fare quando manderemo avanti il tempo, mentre, quando ci sarà un ingaggio più importante, si raccoglieranno in una zona apposita del quartier generale prima di partire.
In queste occasioni, Partisans 1941 assume le vesti dell’RTS che abbiamo menzionato prima, quando verremo catapultati in campo assieme ai nostri compagni. In questa fase dovremo servirci delle giuste tattiche per guidare i partigiani in situazioni ed obiettivi differenti. Ovviamente, saremo quasi sempre in inferiorità numerica, quindi la vittoria dipenderà dalle nostre abilità furtive e di sotterfugio, così da manovrare nella maniera corretta le truppe sfruttando il territorio a nostro vantaggio. In questi casi, paradossalmente, una delle migliori armi che ci ritroveremo ad utilizzare sarà un semplice coltello: silenzioso, con munizioni pressoché infinite e di facile uso, sarà il nostro strumento principale per liberarci dei nazisti che ci bloccano la strada.
Il morale è tutto
Man mano che terremo i nostri partigiani in vita e motivati, questi costruiranno fra loro un rapporto e apprenderanno l’un l’altro, migliorando la loro esperienza. Ogni azione significativa, come aver ucciso dei nemici o completato degli obiettivi, ci frutterà dei punti esperienza, che potremo investire nel rispettivo albero di ciascun personaggio. In base al suo background, ogni protagonista di Partisans 1941 avrà la possibilità di acquisire capacità diverse: ci sarà chi, come il Comandante Zorin, avrà spiccate abilità di leadership e un talento con il coltello; altri, come il Sergente Fetisov saranno degli ottimi fucilieri e abili a menar di mani. Infine, ci saranno donne e bambini come nel caso di Sanek, che per un motivo o per l’altro si troveranno ad unirsi alla lotta, sfruttando la loro apparenza o i loro contatti per appoggiarci in modi differenti.
Studiare il trascorso e le capacità di ogni membro della nostra cellula sarà molto importante per utilizzarli al meglio: sarà allora che capiremo chi dovrebbe assistere la squadra come medico, o ancora, chi come i due militari dovrà far parte del team di combattimento. Man mano che proseguiremo i personaggi diventeranno sempre più abili, e anche noi dall’altro lato dello schermo potremo affezionarci a loro, un po’ come succede su XCOM. Molto spesso, durante le nostre missioni, incontreremo dei civili in difficoltà o di passaggio, che potrebbero condividere con noi informazioni preziose circa quello a cui stiamo andando incontro. Questo è un elemento davvero ben pensato in Partisans 1941, che riflette la realtà di quegli anni, quando la causa partigiana si basava su un rapporto ben saldo tra la popolazione occupata e i suoi combattenti.
In conclusione, siamo davanti ad un titolo davvero ben pensato, che sicuramente verrà gradito da tutti gli appassionati di storia e del genere in questione. Il mix di meccaniche offerto da Partisans 1941 è sicuramente profondo e ricco di opportunità di gioco: ogni elemento si collega all’altro rendendo bene l’idea delle difficoltà gestionali che venivano affrontate in quel periodo da chiunque volesse supportare un gruppo di ribelli durante una guerra mondiale. Ugualmente, le situazioni tattiche sono credibili: cose come rastrellamenti di villaggi, ispezioni e pattuglie in cerca di prigionieri sono tutti eventi realmente accaduti. Noi di VMAG vi ringraziamo per la vostra lettura e vi rimandiamo alla prossima preview!
Clicca sulla copertina per leggere