Crysis Remastered Anteprima | Corre l’anno 2007. Siete nella vostra camera e non vedete l’ora di provare un nuovo titolo prodotto da una software house chiamata Crytek, già diventata piuttosto famosa grazie a Far Cry. Chi saranno mai questi scellerati che alla loro seconda creazione decidono di sviluppare un open world AAA con un game engine proprietario, il CRYENGINE? Nonostante tutto, decidete di dare una possibilità , come giusto che sia, alle nuove leve del settore. Accendete il vostro PC e selezionate l’icona di Crysis situata sul vostro desktop. È il momento, è ora di iniziare la vostra avventura, ma ad un certo punto… “L’applicazione non può essere avviata poiché i requisiti minimi non sono stati raggiunti”. Questo era solo uno degli esempi tipo che accaddero al rilascio della scommessa di una delle aziende di sviluppo più famose al mondo, proprio grazie al motore grafico prodotto da loro.
Siete pronti a rivivere (speriamo di no) tutto questo? Noi di VMAG non vediamo l’ora di poter mettere le nostre mani su Crysis Remastered. La versione migliorata di una, già all’avanguardia, pietra miliare del settore farà il suo ritorno il 18 settembre 2020. Per chi non lo sapesse, è già possibile provare la versione per Nintendo Switch, rilasciata un mese fa. Alquanto paradossale vedere la pubblicazione dell’ultima (e anche la prima) fatica della famosa saga approdare per una piattaforma che non avrebbe superato i requisiti minimi per la versione base. Un’altra novità è sicuramente l’arrivo per PS4 e Xbox One, oltre che per computer. All’epoca, i giocatori di quest’ultimo avevano l’onore di fruire dell’esperienza, ma solo i pochi eletti che riuscivano a superare le specifiche richieste. Ricordiamo, inoltre, che nel 2011 uscì anche una versione per PlayStation 3 e Xbox 360, ma presentava molteplici differenze rispetto al contenuto base. Per questo motivo, crediamo che non sia giusto considerarlo alla stregua del capostipite della serie, bensì una fruizione simile. In questo articolo, abbiamo intenzione di narrarvi le nostre aspettative sul gioco, oltre che a condividere qualche informazione per coloro che non hanno mai avuto modo di provarlo.
Cosa rappresenta Crysis Remastered?
Indubbiamente, Crysis Remastered rappresenta un vero e proprio esempio per tutti i nuovi arrivati dell’industria videoludica. Ai tempi dell’uscita dell’originale, l’intera community di giocatori PC rimase estasiata ed allo stesso tempo sbalordita. Immaginate un’azienda di sviluppo che al suo secondo titolo in assoluto decide di presentare il proprio motore grafico, dando vita ad un AAA fuori dagli schemi. Non neghiamo che l’esperienza acquisita con Far Cry abbia forgiato e, in larga parte, ispirato lo sviluppo di Crysis, d’altronde il concept è lo stesso. Al momento della sua pubblicazione, il titolo ottenne subito un successo incredibile. Riuscì infatti a farsi amare dalla critica, ottenendo un punteggio Metacritic di ben 91. Valore che oggigiorno è raggiungibile solo da videogiochi di un calibro fuori da ogni concezione, come un The Last of Us, per intenderci. Crysis Remastered è un grido di un’era passata, dove un gruppo di appassionati è riuscito nell’impossibile, facendo riecheggiare la loro forza di volontà grazie a questa rivisitazione. Proprio per questo motivo, noi di VMAG siamo convinti che, una volta avviato il gioco, crederemo di ritornare al futuro. Sì, perché il titolo in questione riesce a rappresentare il suo passato, lo stesso che ci fece sbirciare al potenziale che il futuro ci stava nascondendo.
La libertà delle Isole Lingshan
Un aspetto fondamentale che speriamo di ritrovare in Crysis Remastered è la libertà . Attualmente, noi videogiocatori siamo ormai abituati a questo concetto, anzi, potremmo addirittura constatare che sia diventata la norma. Il fascino delle Isole Lingshan, però, resta unico. Siamo curiosi di scoprire come il gameplay si evolverà grazie ai miglioramenti grafici ed altri vari adattamenti, per stare al passo con il tempo. La storia, essendo unicamente una rivisitazione, è rimasta invariata. In ogni caso, faremo un breve recap per tutti i lettori che non hanno mai avuto modo di approfondirla. Ironia della sorte, l’anno in cui prendono luogo le vicende narrate è proprio il 2020. Sarà una mera coincidenza? In ogni caso, saremo nei panni di Nomad, un soldato speciale del Raptor Team, atterrato nella landa per recuperare un gruppo di scienziati americani che hanno trovato un oggetto che cambierebbe il mondo. Sfortunatamente, non saremo soli. Il generale nordcoreano Kyong ha preso il controllo della terra, inviando i suoi soldati. Il compito che ci verrà affidato sarà quello di ottenere, per conto del governo americano, tutti i dati in possesso nelle menti degli studiosi. Non ci resterà che farci strada fra le orde infinite di uomini addestrati provenienti da un altro Paese, che vogliono la nostra stessa cosa.
La Nanotuta, il marchio di fabbrica della serie
Ciò che ci renderà dei superuomini in grado di fermare l’esercito asiatico sarà la leggendaria Nanotuta, che rimarrà nel corso degli anni il segno inscindibile della serie. La veste è in grado di trasmetterci abilità fisiche sovrumane, oltre che a facilitarci la vita con numerose abilità , che siano offensive oppure stealth. Inutile dirlo, ma il pezzo di equipaggiamento ci garantisce anche una resistenza superiore ai proiettili, altrimenti saremo belli che andati al primo incontro con una pattuglia poco amichevole. Non dovremmo dirlo, ma… è sempre bello provare a buttarsi in mezzo agli accampamenti e riuscire a sopravvivere conquistando la zona, rimanendo (quasi) indenni, al contrario delle nostre povere vittime.
…E la personalizzazione?
Esplorare la flora e la fauna era un’attività che in molti usavano fare nell’originale. Sicuramente merito del CRYENGINE, capace di tenerci incollati allo schermo per ore, vista la sua superiorità visiva che già era oltre la generazione dell’epoca. Come se non bastasse, ritornerà anche la personalizzazione delle armi. Le suddette potevano montare diversi componenti scelti da noi, rendendole adatte al nostro stile di gioco. Lo stesso vale per le skill della tuta, che ci permettono di adottare un approccio silenzioso o diventare delle macchine da guerra che stermineranno tutto quello che è sulla loro strada. Insomma, ci pare che il concetto ormai sia arrivato: vogliamo ritornare a sentirci liberi di vagare per tutta la mappa, superare le missioni come preferiamo ed armarci nel modo che ci avvantaggerà di più. Molto probabilmente, ciò che distacca il primo capitolo dagli altri è proprio il rigetto verso un approccio più lineare, che ha fatto storcere il naso a numerosi fan della serie negli anni.
Sì ma… può reggere Crysis?
Tra le tante cose, Crysis Remastered dovrà portare sulle sue spalle il meme generato dal suo antenato. Questa frase, che avete appena letto qui sopra, l’avrete già incontrata almeno una volta nella vita, se siete dei giocatori PC. Come avevamo fatto intendere nella nostra introduzione, una delle pecche del primissimo Crysis erano proprio i requisiti di sistema. Era molto difficile trovare una persona che disponesse di tutti i componenti adatti a far girare il titolo sulla propria macchina, figuriamoci quelli consigliati. Ancora oggi, molti test dei processori e delle schede grafiche di nuova generazione vengono fatti sulla creazione di Crytek. Il risultato è sorprendente: pensate che solo con l’arrivo della settima generazione di CPU Intel e la top di gamma RTX 2080 Ti è possibile mantenere i 60 FPS stabili. Noi della redazione speriamo vivamente che i nostri computer reggeranno all’impatto della versione rivisitata, anche se ormai siamo consci che la software house abbia ovviato al problema. E poi, ora anche Nintendo Switch riesce a supportare la fruizione, figuriamoci se una computer adatto al gaming non possa farcela… giusto?
Un rinvio inaspettato
La grafica è stata, ironia della sorte, un elemento di dibattito nel corso del tempo. Il popolo di videogiocatori, come da norma, ha iniziato a comparare le due componenti visive arrivando ad una conclusione: l’originale ha una resa migliore. La sentenza è arrivata dopo la rivelazione del trailer d’annuncio, che effettivamente mostrava diverse parti peggiorate, rispetto al passato. Fortunatamente, un aspetto che ha, da sempre, contraddistinto gli sviluppatori tedeschi è proprio la cura nei dettagli. Una volta ricevuto il feedback negativo dall’utenza, i creatori decisero che fosse meglio rimandare l’uscita di Crysis Remastered ad un futuro prossimo. La motivazione di questa scelta è stata pubblicata dall’account Twitter ufficiale della serie. In breve, il team si è scusato con la sua fanbase per aver preparato un filmato con una qualità inadeguata. Di conseguenza, è arrivata una scelta difficile per loro: rinviare tutto e prendersi più tempo per rifinire il lavoro. Un gesto di umiltà che ormai non siamo più abituati a vedere nel mercato videoludico, ma che di certo abbiamo apprezzato, così come la stragrande maggioranza del popolo di fruitori.
Se non si fosse capito, noi di VMAG abbiamo un legame profondo con il capostipite della serie. Ragion per cui abbiamo indubbiamente della aspettative molto alte da soddisfare. Nonostante tutto, siamo dell’opinione che Crytek abbia molte sorprese in serbo per noi e, anche se così non fosse, sicuramente non saremo davanti ad un’opera qualunque. Inoltre, resta pur sempre un’ottima opportunità di recuperare una delle pietre miliari del medium, per tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di farlo in passato. Mondo completamente esplorabile, abilità sovrumane, libera personalizzazione delle armi e, soprattutto, qualità visiva. Questi sono gli elementi che caratterizzarono l’originale e che non vediamo l’ora di ritrovare nella sua rivisitazione. E voi, questa volta riuscirete a far girare Crysis?
Clicca sulla copertina per leggere