L’uscita di Accademia di Scholomance ha liberato la creatività dei giocatori di ogni ordine e grado, dai competitivi ai player for fun, tutti intenti a sperimentare e divertirsi con quanto la nuova espansione di Hearthstone ha da offrire. Si sono così stabilizzati vecchi archetipi, rafforzati dalle nuove carte il più delle volte. Parliamo dei mazzi Druido, o dei deck Mage, dei vari Highlander o Face Hunter. Altri, invece, sono stati potenziati diventando improvvisamente competitivi, come il Totem Shaman che, a dirla tutta, già da tempo bazzicava la locanda. Infine, i più creativi hanno deciso di inventarsi mazzi del tutto nuovi, archetipi mai visti, e che probabilmente non si vedranno praticamente mai se non in oscuri angoli della classifica. Mazzi come il Sacrifice Zoo DH (Demon Hunter) che sto per descrivervi quest’oggi.
La lista
-Sacrifice Zoo
-Classe: Cacciatore di Demoni
-Formato: Standard
-Anno della Fenice
2x (1) Consumo Magia
2x (1) Famiglio Demoniaco
2x (2) Alascura
2x (2) Lanciatore di Coltelli
1x (2) Melma delle Paludi
2x (2) Scagnozzo Cinghiale
2x (3) Assalto Coordinato
2x (3) Naga Scagliarabbiosa
2x (3) Raggio Oculare
1x (3) Teron Malacarne
1x (4) Kayn Furiasolare
2x (5) Alfiere del Sangue
1x (5) Ogromante
2x (5) Richiamo degli Illidari
2x (6) Teschio di Gul’dan
1x (7) Ciclo dell’Odio
2x (7) Guardiani Vili
1x (9) Nethrandamus
Per utilizzare questo mazzo, copia questo codice negli appunti e crea un nuovo mazzo in Hearthstone:
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La strategia di base
Lo stimolo a inventare il deck che vedete qui sopra, il Sacrifice Zoo DH, proviene, in realtà, da molto più lontano di Accademia di Scholomance. Nethrandamus, Richiamo degli Illidari, Assalto coordinato e soprattutto Naga Scagliarabbiosa sono le quattro carte che mi hanno da sempre invogliato a sfruttare l’auto-distruttività dei servitori del Cacciatore di Demoni, e del DH stesso, per inventare un archetipo simil-zoo. Simil, perché di norma i mazzi Zoo puntano a evocare un fiume incessante di piccole creature, che vengono poi potenziate o sostituite da altre con lo scopo di attaccare un ph alla volta l’avversario fino a logorarlo. La parola Sacrifice nel nome del mazzo, invece, dovrebbe essere un indizio del fatto che i nostri piccoli e numerosi servitori non staranno sul campo a lungo. Ma state tranquilli: non hanno intenzione di andarsene senza combattere. Nethrandamus è la leggendaria standard del DH, che si potenzia per ogni servitore che muore mentre lo abbiamo in mano, e quando entra in campo evoca due creature il cui costo è pari proprio al numero dei nostri servitori kamikaze deceduti. Richiamo degli Illidari e Assalto coordinato fanno sì che non manchi la carne da macello, evocando rispettivamente 6 e 3 Illidari 1 / 1 con assalto pronti a sacrificarsi per il loro signore Nethrandamus. Naga Scagliarabbiosa, infine, ogni volta che un nostro servitore ci lascia, infligge 3 danni a un nemico casuale. Ed è una 3 / 1 a costo 3, facilmente evocabile in combo con i succitati Illidari.
Le carte di Accademia di Scholomance
Accademia di Scholomance ha fornito, tutto sommato, poche carte all’archetipo dei miei sogni proibiti, ma tutte determinanti a farne un’opzione competitiva che non teme confronti nemmeno contro i deck TIER 1 attualmente in circolazione. Partendo dalle più costose, Guardiani Vili è una magia a costo 7 che evoca 3 taunt 1 / 2, e che si sconta di 1 ogni volta che muore un nostro servitore. Si descrive da sola. Ciclo dell’odio, poi, è un danno AOE di 3 punti a ogni servitore, che evoca un servitore 3 / 3 per ogni creatura morta per il suo stesso effetto. Non è male, spesso, sostituire i nostri 1 / 1 con altrettanti 3 / 3, magari anche eliminando qualche minaccia nemica e facendo pulizia sul terreno dei molti Aggro che incontreremo. C’è poi il sottovalutatissimo Ogromante, servitore generico 3 / 7 che evoca un taunt 2 / 2 ogni volta che l’avversario lancia una magia. Poco male se, per effetto della magia stessa, il taunt dovesse morire. Anzi, è quasi meglio. Ricordate come si chiama il nostro mazzo vero? La strategia è sempre la stessa: autodistruggere le vostre creature sfruttando carte come Naga e Nethrandamus, ma non solo, per non sprecare il loro prezioso sacrificio.
Ultimo, ma non ultimo, Alfiere del Sangue. Un servitore che a costo 5 parte da 1 / 1 e si potenzia con +1 / +1 nella mano ogni volta che muore un altro nostro servitore. Il vampiresco alfiere può così facilmente raggiungere a turno 5 valori di offesa e difesa altisonanti come 10 / 10, o anche più, costringendo l’avversario a fronteggiarlo sprecando preziosi removal e silence, o rimanendo sul terreno con effetti devastanti per i punti vita nemici. Volendo, un’ultima carta tech dell’accademia può risultare valida per il mazzo, in sostituzione, certo, di un’altra tech presente attualmente nel deck (e che di solito in realtà è più utile). Escludendo una Melma delle Paludi, e privandosi quindi di un removal per le armi nemiche, si può inserire nel deck Scopa Animata, una 1 / 1 a costo uno con assalto che regala Assalto anche agli altri nostri servitori. In combo con Nethrandamus può diventare pericolosissima, certo. Ma anche insieme a Teron Malacarne non è male, considerando il numero di Silence che girano, e che non consentono a Teron di sfruttare appieno il suo effetto (Grido di battaglia: distruggi tutte le tue creature. Rantolo di morte: rievocale con +1 / +1). Con Scopa Animata Teron può invece entrare e uscire rapidamente dal campo, facendo anche 3 danni a un servitore nemico.
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