There Is No Game Wrong Dimension Recensione – Dov’è la recensione?

Verione PC

There Is No Game Wrong Dimension Recensione PC | Allora, chiariamoci subito, questa non è una recensione. Perché? Beh semplice, non c’è nessun gioco. Come dite? Sì, effettivamente così questo articolo durerebbe due righe. Allora proviamo a parlare di qualcosa. Cos’è che ci fa dire se quello che stiamo provando è veramente un videogioco? In fondo, se ci pensate bene, è solo un insieme di codici letti da un software qualsiasi. Ci sono persone che programmano persino sul Blocco Note di Windows e vi state davvero preoccupando cosa significhi oramai videogame? No, sarebbe una perdita di tempo. Arrivati nel 2020 è davvero difficile creare qualcosa che si faccia notare, soprattutto se si parla di indie. Le case di sviluppo più importanti hanno dei buoni publisher alle spalle che imboccano i compratori con trailer e informazioni, finché non fanno loro il lavaggio del cervello. Per i titoli AAA è più semplice spiccare nella miriade di prodotti che ogni giorno vengono pubblicati sui canali principali. Basti pensare a Dreams che per diventare un’icona in questo periodo ha dovuto toccare nuovi orizzonti ancora inesplorati, unendo gioco ed editor. Ma allora, se non esiste più una vera definizione di videogioco e sono troppi quelli in commercio per conoscerli e provarli tutti, cosa stiamo facendo qui? Oggi, parleremo di qualcosa di nuovo, o meglio, qualcosa che si è rinnovato nel tempo e che è diventato altro. In poche parole: un gioco che non è un gioco. Il suo nome? There Is No Game Wrong Dimension. E chi sono i geni che hanno pensato di creare qualcosa del genere? Draw Me A Pixel è una piccola casa di sviluppo che ha pubblicato There Is No Game: Jam Edition 2015 e che ora ci ha onorato con un altro titolo che non può mancare nel vostro repertorio. Avrà fatto breccia nei nostri cuori o sarà stato l’ennesimo buco nell’acqua? Scopriamolo insieme in questa non recensione!

Partiamo subito col dire che la premessa iniziale non era del tutto vera, ma nemmeno del tutto falsa. Questo perché in There Is No Game Wrong Dimension è il gioco stesso a non volervi far giocare. Come è possibile, direte voi? Domanda più che lecita. Vi basti sapere che già dal menù iniziale è possibile notare alcuni particolari. È il software stesso a dirci che non c’è nulla per noi qui. Niente di divertente da fare e, anzi, ci consiglia di disinstallare il tutto. Se però resteremo convinti e andremo avanti si aprirà una schermata nuova che ci indica simpaticamente: No game here, Useless options e This way con tante frecce colorate. Già da qui possiamo evincere che non è il classico titolo quello che abbiamo davanti. E questo sarcasmo e stile parodistico sarà onnipresente. Quindi, se non siete degli amanti della commedia e dell’autoironia, forse questo non gioco non fa per voi. Se decideremo comunque di fare una partita, una voce fuori campo si presenterà a noi dicendoci ancora che non c’è nessun gioco da provare. Noi, da bravi guastafeste, dovremo fare qualsiasi cosa per far desistere il software nell’impedirci di continuare. La sfida sarà ardua e le scelte per andare avanti, a tratti, anche abbastanza sciocche. Ma è questa la vera essenza di There Is No Game Wrong Dimension: pura e semplice parodia.

 

There Is No Game Wrong Dimension è un gioco che si prende in giro da solo. Toccherà a noi farci strada nei vari capitoli a suon di scelte strambe e insensate. Date libero sfogo alla vostra creatività!

 

Passeremo quindi per vari livelli, chiamati capitoli, fino ad arrivare al Grand Finale! Pur essendo un titolo punta e clicca, There Is No Game Wrong Dimension contiene molti generi al suo interno. Ad esempio, e questi non sono spoiler perché si trovano nel trailer, c’è persino una piccola citazione a Brick Breaker, davvero geniale. Portatore anche di una critica velata e di un lato comico spassionato, ogni singolo dialogo sarà divertente e perfettamente consono al mood del gioco. A fare da contorno a un lato narrativo goffo e volutamente no sense, ci saranno anche degli NPC trattati barbaramente come… meri NPC. Qualcosa che altri titoli non si sognerebbero mai di fare. Ed è proprio qui che si rompe la quarta parete e ci si inizia a chiedere fin dove si siano spinti quei malandrini degli sviluppatori. Ma tutto ha un suo perché, delle volte buffo, altre strambo, ma sempre e comunque divertente. Insomma, non smetterete mai di restare sorpresi dalle scelte che dovrete fare per proseguire nel gioco e dagli impensabili dialoghi che faranno da sfondo alla vostra avventura. Ma aspettate, c’è anche da dire che sul lato grafico, i buoni vecchi pixel non saranno gli unici a fare la loro comparsa. Ci saranno diversi stili adottati in base alla “dimensione” in cui saremo catapultati e ogni volta non ne rimarrete mai delusi. E, dulcis in fundo, anche il comparto sonoro si lega perfettamente con il tutto. Ovviamente, non stiamo gridando al miracolo o alla più bella composizione mai creata, ma nel suo piccolo impressiona e fa compagnia, egregiamente.

There Is No Game

Una piccola nota dolente sono dei problemini tecnici che non si legano principalmente alla schermata di gioco. Essendo un’avventura grafica non necessita di requisiti pretenziosi per girare, ma potrebbe accadere che il gioco si blocchi e che dobbiate ricominciare dall’ultimo punto di salvataggio, riavviandolo. Altro fattore che giova comunque alla difficoltà del titolo, sono gli Aiuti che possiamo chiedere per andare avanti. In pratica, abbiamo dei modi per barare (con tanto di pubblico di sottofondo che fischia contro di noi) per capire cosa fare durante alcune parti. Questo perché There Is No Game Wrong Dimension fa del bizzarro il proprio stile di vita e quindi, se vorremmo continuare a giocarci dovremmo adattarci alle sue regole. Mettete da parte la razionalità e siate creativi. Dopotutto, se il titolo non avesse avuto dei momenti un po’ più complessi non sarebbe nemmeno stato così divertente trovare le soluzioni.

 

There Is No Game Wrong Dimension distrugge la quarta parete e vi fa conversare con il gioco stesso, trattando tutto il resto come una sciocca IA da dover prevaricare.

 

A inizio recensione ho detto che non c’era un gioco, perché in realtà There Is No Game Wrong Dimension è un connubio di generi. Forte di una propria identità che spicca per elementi comici e parodistici, è uno di quei titoli punta e clicca che non temono di osare e di portare qualcosa di nuovo e fresco nelle case dei videogiocatori. Sebbene ci sia qualche problemino tecnico e manchi la lingua italiana, resta comunque godibilissimo e altamente apprezzabile, persino per chi può non essere un appassionato di avventure grafiche. Quindi non possiamo fare altro che congratularci con i ragazzi di Draw Me A Pixel che sono riusciti a sfornare una piccola perla indie, davvero unica.

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