L’argomento che in questi giorni sta tenendo banco nei vari media è ovviamente il viaggio della sonda New Horizons, arrivata su Plutone in data 14 luglio. Quando si fantastica su apparecchiature spaziali così complesse, l’immaginario collettivo associa il tutto ad un tipo di tecnologia all’avanguardia, inarrivabile e non ottenibile dai civili, ma a sorpresa è stato invece divulgato che la CPU della sonda altri non è che il buon vecchio processore 32-bit MIPS R3000 . Qualora questa serie di caratteri non fosse altro per voi di… beh, di una serie di caratteri, vi facciamo ascoltare che tipo di suono avrebbe potuto emettere New Horizons al momento dell’avvicinamento a Plutone.
Esatto, la sonda è alimentata dalla stessa CPU della prima e originale PlayStation ! Commercializzata nel 94 in Giappone e nel 95 nel resto del mondo, la macchina Sony condivide quindi il proprio “cuore” con la sonda che dal 2006 esplora lo spazio. Se questo fatto all’apparenza può far sorridere, o dar adito a tristi battute sul fatto che la PlayStation sia quindi una console “spaziale”, vi è da tener conto che il processore scelto per New Horizons è stato probabilmente preso in considerazione ben prima del lancio ufficiale della sonda e che le motivazioni dietro questa scelta devono aver quasi sicuramente riguardo l’affidabilità del pezzo di hardware in questione, nonché la sua semplicità nell’essere modificato.
O forse gli ingegneri della Nasa hanno compreso come solo il 32-bit MIPS R3000, temprato da situazioni di stress create da parte dei videgiocatori di tutto il mondo che hanno abusato, lanciato e consumato PlayStation che risultano essere operative ancora oggi, sarebbe stato in grado di affrontare le fatiche di un viaggio interplanetare, chissà…
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