Buck Bradley 2 Recensione – Il ritorno di Buck e Ciroki

Versione PC

Buck Bradley 2 Recensione | Quando pensiamo ad una tappa importante del nostro percorso come le avventure grafiche, ci sono tantissimi esempi di eccellenza che possiamo sollevare, attraverso tutta la storia del medium videoludico. Fin dalle sue origini, rappresentate dal passaggio delle avventure testuali, si è configurato come uno dei pilastri per la crescita e la maturazione del mezzo. Se mancava grafica potente e all’avanguardia e potenza di calcolo sufficiente a dar forza in essere alle grandi storie del videogioco moderno, c’era un mezzo tanto potente quanto ineluttabile: la fantasia umana. In quegli anni la nostra passione poteva ancora essere considerata come un elemento di nicchia forse, specialmente quando parliamo di PC Gaming. Ma quella sottocultura, fatta di importanti ed ispirate storie testuali e i primi esperimenti grafici, avrebbe dato il via ad una vera e propria epoca d’oro delle avventure di questo tipo. Da quel momento ai grandi classici come Flight of the Amazon Queen, Space Quest, Leisure Suit Larry e King’s Quest si passò a meraviglie come La Maledizione di Monkey Island che sono rimaste scolpite nell’immaginario comune. Da quel momento ad oggi certamente il genere non è rimasto statico, subendo le contaminazioni con altre categorie e la scoperta dell’elemento tridimensionale, benché rimangano alcuni casi come quello dello scandinavo Whispers of a Machine in cui si può notare una certa fedeltà alla formula tradizionale. Uno dei titoli più recenti, benché con uno stile più da cartone e a fumetti, è Buck Bradley 2, che noi di VMAG abbiamo avuto modo di recensire, e che è disponibile su Steam in versione beta. Senza ulteriori indugi, vi invitiamo ad unirvi a noi in questa esplorazione del frutto dell’immaginazione dei ragazzi di WERDERA SRL.


Le vicende della nostra esperienza si ricollegano direttamente agli antefatti del primo capitolo, disponibile gratuitamente. Avevamo lasciato i due eroi, Buck e Ciroki, alle prese con le loro rocambolesche ed esilaranti avventure. In seguito ad una calamità naturale causata dall’inquinamento che trasforma molte persone in mostriciattoli, anche la nostra amica (con una cotta per il nostro protagonista… poco sveglio) subisce lo stesso trattamento. Dopo aver aiutato un contadino a rivitalizzare la sua fattoria grazie all’invenzione del biogas, i nostri beniamini caricano il loro side-carriola a pedali dentro un treno in direzione di Nuova Milano. Sembra che il creatore della futuristica città, chiamato da tutti l’Architetto, possa avere le capacità per far tornare Ciroki umana, di conseguenza, è fondamentale raggiungerlo prima che la mutazione divenga irreversibile. Durante il loro viaggio sulla strada ferrata, però, qualcosa va storto: dei beduini griffati in sella a dei megascorpioni tendono un agguato al convoglio, riducendo quindi in schiavitù tutti i passeggeri, tranne Buck e la sua bella, in quanto mutanti. Così comincia il loro esordio in Buck Bradley 2: il loro scopo iniziale è quello di liberare i loro amici, e per farlo dovranno trovare un modo di vincere le elezioni del deserto.

 

Con un’impostazione decisamente scanzonata ed ironica, Buck Bradley 2 sa intrattenere chi apprezza questo genere di mood in un videogame.

 

Dunque comincia il nostro loop di gameplay, fatto di intermezzi tra i dialoghi di Buck e Ciroki e le fasi narrative definite dalla progressione nel mondo di Terrastramba. Man mano che esploreremo le aree disponibili, incontreremo personaggi diversi, tutti accomunati da una certa satira e una rappresentazione umoristica. Ci capiterà quindi di incappare in improbabili vecchietti in cerca di cantieri da osservare, nostalgici della bocciofila costretti ad arrangiarsi, danzatrici del ventre senza clienti e tanti altri divertenti incontri che arricchiranno la nostra esperienza di gioco. Avremo necessità di risolvere una serie di enigmi e sfide, che si baseranno principalmente sul procurarsi l’oggetto giusto per sbloccare una situazione. Ad esempio, potremmo aver bisogno di trovare uno strumento adatto a bucare un pallone, oppure qualcosa in grado di attirare delle formiche. In ogni caso, si tratterà di piccoli incarichi che dovranno essere completati in vista di uno maggiore, ben più degno di nota per la progressione della storia. Sarà questo il ciclo che guiderà maggiormente tutto il complesso ludico, di blocco narrativo in blocco narrativo, fino al finale.

Buck Bradley 2
Proseguendo nei nostri viaggi, ci imbatteremo in una città abitata solo da vecchi, un porto sicuro in un deserto dove il pericolo è dietro l’angolo.

Lo stile cartoonesco e le atmosfere contribuiscono a dare valore a Buck Bradley 2, che si pone come un viaggio divertente e rilassante dove sono contenuti messaggi importanti dedicati alla tutela dell’ambiente e alla sensibilizzazione ai cambiamenti climatici. Non passerà inosservato lo stile fumettoso che rimane comunque gradevole e ben realizzato: tutti i disegni rivelano un certo grado di professionalità e la buona scelta dei colori contribuisce al mood generale del gioco. Se da un lato questi sono gli ingredienti giusti per una formula vincente, c’è anche la musica, mai fastidiosa, a contribuire a queste considerazioni. Delle colonne sonore adatte a ciascun ambiente, in grado di mescolarsi bene con il contesto generale dell’esperienza, ma che alla lunga potrebbero risultare ripetitive se dovessimo viaggiare spesso, come succede quando cerchiamo delle soluzioni alle difficoltà che vengono palesate di volta in volta.

Buck Bradley 2
In Buck Bradley 2, il viaggio intenso ed impegnativo nel deserto darà spazio a… importanti riflessioni.

Un titolo adatto sicuramente a chi preferisce già il genere, ma che può fungere da buon entry level per chi volesse cominciare ad addentrarsi in un filone videoludico rilevante come quello a cui appartiene il gioco in questione. Sicuramente, l’umorismo in Buck Bradley 2 è uno dei punti forti, ma dall’altro lato in opere come queste è la narrazione ad essere molto rilevante, assieme ad un giusto bilanciamento delle sfide da offrire al giocatore. Sono questi, appunto, i due ingredienti principali a decretare il successo o l’insuccesso di un’avventura grafica. Come al solito, ci teniamo a ringraziarvi per la vostra lettura, e vi rimandiamo ai prossimi appuntamenti con VMAG!

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