Hellpoint Recensione – Un soulslike spaziale

Hellpoint Recensione | Quest’anno, si è prospettato molto positivo per tutti gli appassionati dei generi souls-like. Prima con l’annuncio di Mortal Shell, di cui abbiamo giocato la beta, e successivamente il reveal del Remake di Demon’s Souls per PS5. Tra questi, si è inserito anche il progetto di Cradle Games, Hellpoint. Il suddetto è un’altra variante della nota serie di From Software, ma ambientato nello spazio. Il titolo verrà rilasciato il 30 luglio per PC, Xbox One e PS4, però è possibile effettuare il pre-order e pagarlo solo 17 euro, al posto dei canonici 30. L’intera storia è ambientata sulla navicella di Irid Novo, in cui dovremo svelare il mistero che ha portato alla scomparsa della civiltà umana. Sono anche presenti le modalità co-op e PvP, per gli amanti dei multiplayer, ma ora, entriamo nel vivo dell’analisi.


Se c’è un elemento che davvero riesce a salvare Hellpoint, quello è il design del mondo di gioco. L’atmosfera sci fi proposta riesce a garantire una resa visiva di buona qualità, considerando che il gioco è stato fatto con Unity. Gli stessi nemici hanno un’estetica più o meno originale, ma sfortunatamente, esistono solo poche tipologie di avversari. I dungeon presentati riescono a carpire appieno il senso di claustrofobia che gli sviluppatori intendevano trasmettere, il tutto alimentato da alcuni agguati che potranno sorprendere anche i veterani del genere. Sfortunatamente, gli aspetti positivi finiscono qui.

Hellpoint

Ora, dobbiamo, malauguratamente, elencare tutti i difetti che sono presenti in Hellpoint. E fidatevi, non sono pochi. Il primo appunto, come ormai da prassi per ogni souls-like, va fatto alla telecamera. Nonostante nelle opzioni sia possibile cambiare il campo visivo, proprio per evitare problemi con le varie angolature, quest’ultima feature viene resa inutile quando non viene applicata. Infatti, anche se il vostro FoV è al massimo, avrete comunque delle complicazioni. Non siamo riusciti a capire se questo sia dovuto a un bug oppure sia la stessa implementazione a risultare infine inutile. Abbiamo anche apprezzato l’inclusione della meccanica del salto, ma solo l’idea. Essendo sviluppato con il game engine Unity, l’opera presenta dei movimenti piuttosto macchinosi, oltre a non poter registrare correttamente determinate azioni combinate, a causa della basilarità del software. Questo comporta numerose cadute dovute al fatto che la riuscita del nostro balzo sarà una vera e propria scommessa. In breve, se attiviamo la corsa, la distanza dell’allungo sarà maggiore, tuttavia, molte, troppe volte ci è capitato di cadere giù da un burrone perché c’è stata una mancata registrazione dell’evento.

Hellpoint

Senza discostarci dall’aspetto tecnico, parliamo del sistema di combattimento. Il suddetto, oltre a essere un po’ macchinoso, è pieno di glitch che possono essere abusati, rendendo Hellpoint più facile di quello che già è. In sole poche ore di gioco, abbiamo scovato diversi exploit che permettono di attaccare e schivare allo stesso tempo, con tutte le armi. Inoltre, c’è anche una mossa, possibile solo se non equipaggiate uno scudo, che è in grado di buttare a terra OGNI nemico, boss compresi. Anche se i nostri avversari compensano molto spesso con hitbox discutibili e frame di partenza nelle offensive quasi nulli. Per cui, se pensavate che il titolo analizzato fosse difficile, non preoccupatevi, non lo è, o almeno non grazie alle sue boss fight e agli scontri vari. Le stesse caratteristiche guadagnate tramite level-up sono, per la maggior parte, inutili. Il bonus di DPS per le armi è quasi inesistente, costringendoci a ripiegare semplicemente sulle statistiche di vita e stamina. Di conseguenza, il potenziamento delle armi è, di base, anch’esso futile, dato che è troppo dispendioso per un risultato, a conti fatti, poco soddisfacente, rafforzato anche dal fatto che non ci è dato sapere lo scaling delle statistiche per ogni pezzo di armamento. A questo punto ci sarete già arrivati, ma lo diciamo lo stesso: quasi tutte le armi sono sterili, soprattutto i fucili e catalizzatori, visto che non potrete abusare dei vari bug con essi.

Hellpoint

Ovviamente, ormai inutile annotarlo, ma i vari problemi attanagliano anche lo stesso mondo di gioco. In diverse occasioni ci è capitato di rimanere bloccati in determinati punti della mappa perché le collisioni non sono programmate in maniera ottimale, e lo stesso capita ai mostri. L’intelligenza artificiale è un altro grosso problema di Hellpoint, che genera boss di una facilità disarmante, grazie al fatto di potergli costringere a eseguire un particolare attacco all’infinito ripetendo semplicemente lo stesso approccio più e più volte. Il tutto si riflette anche nei minion, con questi ultimi che soffrono anche di problemi di avvistamento, consentendoci di uccidere tutti furtivamente a due passi di distanza dai compagni. Chiariamo che il tutto si ripete pure per i mob di base, proprio perché il 90% dei boss diventeranno parte di questa categoria, togliendo ulteriore serietà al loro status. Una piccola nota va fatta a un eroe che ci ha regalato un momento d’oro in un dungeon specifico. In breve, questo avversario unico non è stato, apparentemente, progettato per ingaggiare un combattimento con noi. Infatti, tutto quello che farà sarà salire e scendere delle scale ignaro di tutto, nel mentre avremo la possibilità di martoriarlo indisturbato. Abbiamo verificato più volte facendolo rinascere se si trattasse di una casistica unica o no e, a quanto sembra, è proprio un errore di progettazione. Piccola parentesi sulla meccanica di creazione degli oggetti. Per quanto abbiamo apprezzato, in piccolissima parte, l’idea, crediamo che l’aggiunta di uno shop dove reperire almeno i materiali base sarebbe stata apprezzata. Soprattutto se consideriamo che lo stesso sistema è essenziale per terminare il gioco, ma nessuno ci dice come raccogliere gli elementi richiesti, visto che sono drop casuali di nemici con una percentuale pari a zero.

 

Hellpoint
Non posso né scendere né salire, né scendere né salire…

Sì, abbiamo tenuto la parte migliore per il finale: i livelli di gioco. Un vecchio detto diceva “Tutte le strade portano a Roma” e, apparentemente, i ragazzi di Cradle Games hanno preso questa frase troppo alla lettera. Arriviamo a questa conclusione grazie agli infiniti, numerosi e a tratti insensati passaggi offerti per ogni area di gioco che portano TUTTI allo stesso identico punto. In pratica, in Hellpoint avremo a disposizione sei strade diverse ogni volta, ma solo una sarà quella che vi consentirà di andare avanti. Ciò comporta molti momenti confusionari dove non avete più idea che pesci prendere, perché le avete provate tutte. A questo, aggiungiamo che molte zone si assomigliano tremendamente, a causa della gran quantità di asset riutilizzati. Questo è il vero elemento di sfida del gioco di ruolo: non perdere la pazienza nel mentre si cerca di capire come proseguire.

Hellpoint

Se non si fosse già capito, noi di VMAG non abbiamo apprezzato molto Hellpoint. La fruizione offerta da Tiny Build è piena di problemi, sia in ambito tecnico che del sistema di gioco stesso. Abbiamo giocato per circa 12 ore e quasi la metà di queste sono state passate alla ricerca del prossimo dungeon da affrontare. Il gameplay è pieno di bug abusabili, semplice e composto da una moltitudine di elementi che, a conti fatti, si rivelano inutili nel completamento. Sicuramente il team di sviluppo dovrà iniziare a lavorare a future patch per risolvere le problematiche più gravi, come lo spawn di nemici dal nulla perché non erano stati caricati dal game engine prima del nostro arrivo. L’unica lancia che possiamo spezzare a favore di questa opera è il design complessivo, ma se siete alla ricerca di una fruizione alla pari di un souls-like, questa non fa al caso vostro.

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