Razer DeathAdder V2 Mini Recensione | A distanza di pochissimo dall’uscita della versione V2 del famoso DeathAdder, Razer torna con la sua proposta in scala ridotta, come già è accaduto per il Viper, ovvero il DeathAdder V2 Mini. In pratica, l’azienda ha deciso di rimodellare le dimensioni del mouse iniziale al fine di soddisfare anche coloro che hanno delle mani più piccole. La periferica non è ancora disponibile in Europa, ma molto probabilmente il suo prezzo si aggirerà intorno ai 60 euro e sarà disponibile entro la fine del mese di agosto. La grandezza complessiva del prodotto è di 114.2 x 65.4 x 38.5 mm. con un peso di circa 62g e un sensore PAW3359.
Com’è già accaduto per la sua controparte con forma ambidestra, il packaging del DeathAdder V2 Mini è anch’esso piuttosto minimale. Oltre al mouse, avremo modo di ricevere il classico adesivo Razer, il manuale di istruzioni e la grande novità: i grip laterali e dei tasti del mouse. In pratica, questi ultimi hanno il compito di rendere il prodotto meno scivoloso durante l’utilizzo, risolvendo un piccolo problema di pittura che rende la superficie piuttosto sfuggente. Se siete interessati, è possibile acquistare questi accessori direttamente dal sito ufficiale della compagnia, a soli 10 euro. Il sensore utilizzato è lo stesso del Viper Mini, per cui l’unica pecca che presenta è quella di avere un LOD (Lift Off Distance) più alto della media dei 2mm, arrecando la registrazione di alcuni movimenti involontari. Nel caso in cui non foste abituati alla specifica, abbiamo trovato un rimedio tramite il software Synapse, dove potrete modificare anche la colorazione RGB e l’assegnazione dei tasti e DPI. In breve, selezionando il tappetino “Firefly V2”, nell’opzione di calibrazione, potrete decidere voi stessi la distanza con cui l’hardware continuerà a registrare gli spostamenti da sollevato. Ovviamente, non abbiamo nulla da ridire sul peso, dato che con soli 62 grammi, siamo nel pieno della fascia lightweight.
Come la stessa nomenclatura “Mini” ci fa intendere, il target primario per questa versione è chiaramente diretto a tutti i giocatori che hanno delle mani relativamente piccole. Ciò non vuol dire che diversi tipi di utenti non possano trovarlo confortevole. La scelta è, appunto, dettata ampiamente dalla presa che si ha: nel caso in cui la vostra taglia sia S, potrete utilizzare un’impugnatura palm o claw, mentre per gli M, è possibile applicare un posizionamento fingertip o claw. Se avete una grandezza di tipo L, sfortunatamente sconsigliamo l’acquisto perché quasi sicuramente troverete il DeathAdder V2 Mini esiguo. Il cavo utilizzato è il Razer Speedflex Cable, il quale si rivela ottimo, dato che è assolutamente un’opzione migliore dei classici fili in gomma e, grazie alla sua moderata durezza, non causerà alcun fastidio anche nelle fasi di gioco più concitate. I piedini, invece, sono composti al 100% da PTFE, non a caso sono in grado di assicurare prestazioni all’avanguardia rispetto alla norma. Sono anche piuttosto spessi, proprio per questo risulterà difficile avere un feeling spiacevole.
Per quanto concerne i click, i suddetti hanno bisogno solamente di una leggera pressione per la loro attivazione, tuttavia, abbiamo notato un piccolo fenomeno di pretravel, ossia, prima di arrivare al termine del loro percorso per fornire l’input c’è una leggera fase di percorrenza a vuoto che può risultare fastidiosa. I tasti laterali, almeno, non soffrono dello stesso problema, ma sono un po’ più rigidi. Un pregio di questi ultimi è il loro posizionamento e le dimensioni. Infatti, è molto semplice arrivare a loro, ma al contempo c’è abbastanza spazio sul lato del mouse da consentire un corretto posizionamento del pollice. La rotellina, invece è abbastanza silenziosa ed ha un feeling piacevole, oltre a fornire uno stop ad ogni scroll che garantirà azioni precise, senza incorrere in movimenti accidentali che possono dar fastidio. Infine, ricordiamo che è anche possibile cambiare DPI in ogni momento grazie al bottone apposito, posto al centro del mouse, che però non causa alcun disagio.
Insomma, Razer è entrata nel vivo dell’ambito Esports, prima con il Viper Mini ed adesso con la rivisitazione di uno dei mouse ergonomici che hanno fatto la storia dell’industria. Nonostante alcune piccolezze, come il pretravel dei click principali e la superficie scivolosa del mouse, noi di VMAG consigliamo assolutamente l’acquisto del prodotto. Suvvia, siamo davanti ad un design che ha ispirato diverse aziende del settore, offerto ad un prezzo ragionevole, che è in grado di garantire una delle migliori esperienze competitive attualmente. Ottimo sensore, cavo, piedini e click, insomma, cosa chiedere in più se si ha intenzione di fruire di shooter competitivi? Infine, vorremmo fare un plauso all’azienda poiché è ormai diverso tempo che sta sfornando prodotti che riescono a soddisfare tutti i trend dell’industria, riuscendo a garantire prestazioni all’avanguardia.