E così, ancora una volta in un tempo brevissimo (sia per gli standard Blizzard che in generale per una nuova espansione) i developer di Hearthstone stanno per intervenire sulle carte dell’ultima espansione con una patch di bilanciamento… e diversi nerf. La classe più colpita, ancora una volta, il Demon Hunter, DH per gli amici. Nonostante gli interventi il fratello malvagio di Malfurion è sopravvissuto adattandosi all’aria che diventava, però, sempre più irrespirabile. Ora, almeno apparentemente, lo spazio di manovra è terminato per il DH. Oppure… no? Agosto è vicino del resto! E con lui una nuova espansione di Hearthstone!
Ecco le carte nerfate
Anzitutto, ecco la lista delle carte che stanno per essere nerfate da Blizzard (i nerf sono già decisi, ma ancora non sono stati applicati con un update):
- Regina Alexstrasza (leggendaria generica) – i draghi che mette in mano ora costano 1 e non 0
- Kayn Furiasolare (leggendaria Demon Hunter) – ora ha 4 punti vita invece di 5
- Lame da Guerra di Azzinoth (epica Demon Hunter) – ora costa 6 e non più 5
- Scorta del Corsaro (rara Guerriero) – adesso fornisce solamente un +1 alla durabilità dell’arma pescata senza offrire punti di attacco in più
- Metamorfosi Demoniaca (leggendarie Demon Hunter) – il suo potere infligge 4 danni e non 5
- Incantatrice dei Draghi (rara mago) – ora costa 7 invece di 6 cristalli
- Fortuna Fungina (rara Druido) – ora costa 3 cristalli e non più 2
- Galakrond, l’Incubo (leggendaria Ladro) – le carte che ci fa pescare costano 1 invece di 0, sia quando pesca una sola carta che quando ne pesca di più
Motivazioni e implicazioni dei nerf
Non tutti i nerf hanno ricevuto una spiegazione convincente da parte dei developer a dirla tutta, che però hanno avuto spiegato che il loro intento è “spingere i giocatori a provare versioni più control della classe”. In effetti, tutti i nerf alle carte del Demon Hunter colpiscono la curva tempo (le giocate in curva non sprecano mana e massimizzano l’impatto delle giocate in ogni turno) e rallentano l’aggressività del DH considerevolmente. Ma, in realtà , quando il Demon Hunter veniva giocato in versione aggro (all’inizio) era diventato così forte da non avere rivali. Quindi, i player hanno trasformato le liste aggro in control, senza che la classe perdesse di potenziale, anzi. La risposta sono stati ulteriori nerf. Così, le liste control sono tornate aggro ancora una volta. E ora questo. Che il DH sia versatile e “inaffondabile” è chiaro, ma cosa ne sarà della classe adesso che sia le versioni control che quelle aggro sono state colpite da così pesanti nerf alle core card? Qui nuova espansione ci cova… cosa dobbiamo aspettarci dal mese di agosto? I giocatori di DH intanto vibrano e tremano tutto insieme.
E tutti gli altri nerf? Quello a Regina Alexstrasza è uno strano ibrido mentale. Nel senso, i giocatori si lamentavano della potenza smisurata di quasi tutti i deck Highlander (ne è un esempio la versione Druido di cui abbiamo scritto settimana scorsa), ma… non era certo la Regina draconica il vero problema. Bensì, Zephyris. Il genio della lampada che salva e vince da solo molte partite, così, resta illeso, mentre la povera Ale si vede pesantemente depotenziata. Galakrond versione Ladro, invece, è un drago che nelle scorse settimane il nerf se lo è andato davvero a cercare. La facilità con la quale il Rogue pescava carte a costo zero nelle ultime liste da legend dei mesi trascorsi non poteva passare inosservata a Blizzard. Che però, curiosamente, interviene solo ora, con il meta assestato e un Ladro che, benché molto forte, non è di certo più il padrone della ladder. Anche in questo caso, quindi, sospetto che siano implicate future nuove carte della prossima espansione!
I nerf rimanenti, infine, sono semplici bilanciamenti di routine a costi ed effetti di carte rare estremamente diffuse che forse sarebbe stato meglio testare un po’ più a lungo. Ma meglio tardi che mai. Se non altro, quindi, Blizzard sta mantenendo per Hearthstone la sua promessa di inizio espansione, agendo con maggiore prontezza rispetto al passato su situazioni pericolose o scomode. Si può fare un passo ancora più avanti ascoltando i pro più attentamente, dato che sono i player con maggior ore ed esperienza sulle spalle. E spesso, non sempre, sono coloro che riescono a identificare con più precisione strategie impossibili che però, se diventassero di dominio pubblico, rischierebbero di danneggiare l’economia di gioco e le ladder competitive di ogni grado. Per non parlare dei tornei. Ma questa, è un’altra storia.Â