Sword Art Online Alicization Lycoris Recensione PS4 | Dopo una prima stagione da brivido e la comparsa di un nuovo cast secondario e principale davvero interessante e curato, la saga di SAO fa ancora sognare sia gli amanti dell’anime che i giocatori JRPG. E, in attesa della seconda parte di War of Underworld, è arrivato il momento di ripassare un po’ di storia con il nuovo titolo targato Bandai Namco. Sword Art Online Alicization Lycoris è uscito il 10 luglio 2020 per PC, Xbox One e PlayStation 4. Noi di VMAG siamo qui per parlarvene nel dettaglio, specialmente per quanto riguarda l’ultima piattaforma sopracitata. Siete pronti per rivivere le avventure di Kirito e scoprire cosa ci sia dietro i suoi ricordi perduti? Alice e Eugeo ci aspettano insieme a tanti altri personaggi che abbiamo avuto la possibilità di incontrare nell’anime, uscito nel 2018. Ricordiamo che è possibile rispolverare i vecchi episodi su Amazon Prime Video e che, dal 4 luglio, ogni sabato alle 21.00 è disponibile una nuova puntata dell’ultima stagione! Senza ulteriori indugi, partiamo invece con la recensione. Avrà fatto breccia nel nostro cuore di appassionati? Scopritelo insieme a noi!
Non appena si avvia il gioco, veniamo catapultati nel menù principale dove alcune voci dovranno essere sbloccate man mano che si prosegue con la storia. Avviando una Nuova Partita, la nostra unica opzione oltre alla scelta della lingua e della luminosità, inizieremo il nostro viaggio insieme a Kirito. Intrappolato nel mondo di Underworld, la storia di Sword Art Online Alicization Lycoris segue le vicende dalla prima stagione chiamata Alicization, appunto. Oltre a qualche piccola divergenza dall’anime originale, come degli scontri supplementari, non ci sono troppe parti differenti. Un’ottima notizia per i fan. Una volta terminato il tutorial arriva il momento di cominciare l’avventura in compagnia di Eugeo, il nostro compagno e amico di battaglia. Già da qui si può notare lo stile di combattimento che, se nel tutorial ci mostrava le nostre abilità principali, qui si estende anche ai personaggi secondari del nostro gruppo. Infatti, una delle peculiarità del titolo è proprio quella di poter dare ordini ai nostri alleati e prendere il controllo dei membri del party, permettendo un maggiore approfondimento degli attacchi e una migliore comunicazione.
Il mondo di Sword Art Online Alicization Lycoris è vivo, meraviglioso, ma anche ricco di vari problemi tecnici che impediscono l’immersione totale del giocatore più esigente.
Durante il nostro viaggio faremo la conoscenza di vari personaggi che avevamo già potuto incontrare durante gli scorsi titoli o grazie all’anime di SAO. E, man mano che proseguiremo, andremo anche a riscoprire tutte le città visitate da Kirito e Eugeo. Partendo dal villaggio del nostro amico, fino a passare per Rulid, Centorea, Zaccaria, la valle Vizea, le pianure Mildia e le praterie Grasis. Ogni zona sarà esplorabile e dotata di una minimappa che potrete richiamare a schermo. Consigliamo però di non farlo, a causa delle dimensioni di alcune che potrebbero davvero intralciarvi durante le ore di gioco. Nonostante questo, ci saranno dei waypoint e una bussola per indicarvi la via. Durante l’esplorazione, resterete affascinati da alcune cittadine, ma non dalla natura stessa che risulta troppo realistica per un titolo in stile anime. Un grande problema che abbiamo potuto riscontrare sulla nostra console (PS4 liscia) è la fisica delle luci e come queste vengano percepite dagli oggetti, creando delle ombre esageratamente marcate e pixellose. Altro punto a sfavore è un esagerato numero di pop up, non solo di vegetazione od oggetti ma anche di NPC, che risulta davvero problematico a lungo andare. Oltre ciò, appena avremo iniziato la nostra avventura, dovremo fare i conti con vari tutorial che appariranno a schermo bloccandoci, anche durante i combattimenti. Questo particolare non sarebbe stato così frustrante se il font utilizzato per darci i consigli fosse stato più grande.
Seppure non ci sia nemmeno la possibilità di modificare la lingua originale, uno dei fattori principali che verrà apprezzato maggiormente dai fan della serie è proprio il doppiaggio in giapponese. La lunga lista di sottotitoli tra cui poter scegliere risulta inoltre un ottimo modo per non perdersi nessun passaggio e comunque apprezzare le voci dei protagonisti. L’unico problema sono alcune traduzioni sbagliate in italiano che, per chi non dovesse conoscere il giapponese, sarà impossibile scovare. Oltre a questa opzione ce ne saranno altre per decidere come utilizzare al meglio l’interfaccia di gioco. Dopo aver settato la luminosità, possiamo scegliere se optare per una visuale in terza persona o in prima. Entrambe hanno dei punti a favore, ma anche dei contro. La prima è la più comoda durante i combattimenti, anche se la telecamere diventa un vero e proprio ostacolo nei momenti più salienti e adrenalinici. La seconda invece garantisce un’immersione maggiore che però va a sfociare in una sensazione minima di appagamento mentre si partecipa a uno scontro. Come già detto, entrambe hanno dei punti a sfavore, ma a causa di alcuni problemi tecnici di Sword Art Online Alicization Lycoris, la migliore per l’esplorazione risulta quella in prima persona, mentre la visuale in terza agevola le parti più action.
Passiamo ora a parlare più nel dettaglio del gameplay e dell’esplorazione. Sword Art Online Alicization Lycoris gode di un semi open world che permette di poter esplorare alcune aree e avere i punti principali segnati sulla minimappa. Oltre alle missioni della storia, abbiamo anche la possibilità di svagarci un po’. Possiamo ad esempio completare delle missioni secondarie tramite NPC o Statue che troveremo di volta in volta. Oltre ciò, si possono sconfiggere vari mostri e animali in alcune zone, anche se questi non attaccheranno mai per primi. E per finire, c’è anche la possibilità di cucinare, pescare e raccogliere oggetti. La prima azione può essere compiuta quando ci accamperemo oppure in alcuni villaggi vicino all’NPC apposito. La seconda invece sarà presente in più punti, vicino ai corsi d’acqua. E, in base alla canna da pesca e alla nostra posizione sulla mappa, i pesci cambieranno permettendoci di avere un repertorio più vasto. La terza servirà maggiormente per adornare i nostri prelibati piatti con qualche bacca o fungo trovato per la via.
I combattimenti in Sword Art Online Alicization Lycoris godono di varie mosse da poter eseguire, ma nessuna sembra convincere appieno.
Oltre a poter girovagare per il mondo di gioco, in Sword Art Online Alicization Lycoris dovremo anche combattere. Lo stile adottato dal titolo rispecchia quello classico di ogni JRPG. Avremo, infatti, un menù dedicato unicamente al nostro personaggio e ai compagni del gruppo. Dopo aver scelto il costume e l’arma da impugnare, ci saranno anche gli oggetti della scelta rapida da dover impostare e le varie abilità. Quest’ultime sono sbloccabili tramite l’aumento dei punti ESP e quindi del livello del nostro personaggio. Avremo ben tre rami da dover completare, ognuno dedicato a uno stile di combattimento diverso: attacco, difesa e potenziatore (per le abilità di supporto per gli alleati). Ci saranno anche delle abilità speciali da poter utilizzare durante le battaglie. Partiremo con solo due di queste, fino a equipaggiarne un massimo di quattro. Quando chiameremo un nostro compagno, potremo ordinargli come approcciarsi alla battaglia: se in modo più difensivo, offensivo o di supporto. Una volta aver sconfitto gli sgherri, sarà poi la volta dei boss. Dobbiamo ammettere che, nonostante i modelli 3D di ogni personaggio siano davvero curati nel minimo dettaglio, i combattimenti con loro risultano molto scialbi, lunghi e ripetitivi. Questo problema è causato da una loro barra della salute troppo ampia e da un set di mosse ripetitivo e facile da imparare. Sembra quasi impossibile morire e ricominciare una partita.
Insomma, Sword Art Online Alicization Lycoris è un titolo che avrebbe davvero potuto fare la differenza all’interno della vasta gamma di JRPG dedicati agli anime più famosi. Ma, a causa di vari problemi tecnici e un sistema di combattimento ripetitivo e poco appagante, sfocia nel classico gioco adatto a un pubblico molto giovane o comunque poco pretenzioso. Siamo certi che i fan della serie riusciranno ad apprezzarlo perché riesce, a differenza di altri giochi, a raggiungere un livello di accuratezza nei dettagli dei modelli 3D davvero molto alto. Inoltre, rispecchia vivamente lo stile di SAO, contenendo anche un’opening davvero di qualità, sia visiva che auditiva. Peccato averla potuta vedere solo alla prima accensione. E, infine, alcuni dialoghi sono anche presentati con gli avatar dei protagonisti, minuziosamente disegnati e colorati, con varie espressioni e pose. Quindi, se siete dei grandi appassionati di SAO, questo titolo ha molto da offrirvi, a patto che ne accettiate anche i difetti.