Martellata di ban su Heroes of the Storm: Blizzard non perdona, però si scusa!

“Qui alla Blizzard Entertainment si fanno le cose in grande, altrimenti proprio non le facciamo!”

Un’ottima strategia, non c’è che dire, e tutti sappiamo molto bene quanto queste parole siano vere guardando all’enorme successo dei loro titoli, purtroppo, però, certe volte il troppo stroppia…


Heroes of the Storm, il noto MOBA che vede protagonisti gli eroi degli universi Blizzard più famosi e di cui ricorderete sicuramente la nostra recensione, è all’attivo da non molto tempo ma è stato capace di riscuotere tutto, se non oltre, il successo sperato; nuovi eroi, nuove mappe, bilanciamenti e quant’altro sono più che presenti e ben voluti, come anche le punizioni a quei giocatori che fanno uso di cheat o dal comportamento eccessivamente molesto. Questa volta però il Martello del Ban è andato un po’ troppo oltre, colpendo anche degli innocenti!

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Solo pochi giorni fa un vasto gruppo di giocatori è stato punito per aver utilizzato programmi di hacking e/o di cheat, alcuni dei quali colti in fragrante durante l’accaduto, con un ricco e trionfante ban che, per chi non fosse pratico di tale terminologia, indica un allontanamento forzato dal prodotto in questione mediante la negazione d’accesso dal proprio account. La giustizia trionfa, il male è stato scacciato e siamo tutti più contenti, sapete chi non lo è? Quella serie di giocatori che si sono trovati puniti per le medesime ragioni ma che non avevano assolutamente colpa alcuna!

Controlli e verifiche a tappeto, in seguito alle lamentele dei soliti finti innocenti, hanno verificato proprio che diverse persone si sono trovate coinvolte erroneamente nella punizione; Blizzard non ha esitato oltre, riattivando in fretta e furia gli account colpiti per sbaglio e facendo dono ai malcapitati di uno stimpack della durata di 7 giorni, un oggetto che può essere solitamente acquistato con valuta reale e che permette di aumentare del 100% l’esperienza ottenuta e del 150% le monete d’oro ricavate a termine di ogni partita, con tanto di scuse, dovute e sincere, direttamente dall’azienda.

La Blizzard non perdona, però riconosce i propri errori e si scusa con gli innocenti malcapitati colpiti dalla furia di un Martelfato del Ban più potente del dovuto; è bello vedere con quanta serietà la compagnia prenda provvedimenti contro quella fetta di utenza che mina la stabilità dei suoi prodotti, ma la prossima volta meglio prendere la mira con più attenzione prima di far partire un colpo critico.

 

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