Mortal Shell Anteprima | Dopo l’annuncio inaspettato del ritorno di Demon’s Souls per PlayStation 5, grazie al remake che arriverà poco dopo il lancio della console, i fan dei soulslike saranno sicuramente alla ricerca di un titolo da scoprire per incrementare ancor di più la fame di GDR ricchi di azione e difficoltà. Ed è proprio Mortal Shell a ricordarci di come non esistano solo opere di From Software a regalarci esperienze del genere, ma è anche grazie ai competitor che le innovazioni arrivano. Finanziato da Epic Games e sviluppato da Cold Symmetry, il titolo ha reso l’accesso alla sua beta pubblica disponibile direttamente dall’Epic Games Store, in cui potrete viaggiare per tutto il dungeon iniziale. La data di rilascio non è ancora stata annunciata, tuttavia sarà presente per PlayStation 4, Xbox One e PC nel corso di quest’anno, al prezzo di 29,99 euro.
Ambientazioni macabre… persino per un Souls!
Se c’è una cosa che ci ha colpito di Mortal Shell durante la nostra sessione di gioco, è la caratterizzazione dei nemici e, soprattutto, dei due dungeon proposti. A conti fatti, l’intera partita può dirsi conclusa dopo circa un’ora di gioco, visto che il percorso della versione di prova è alquanto breve. Tuttavia, le ambientazioni sono molto cupe e macabre. Seppure i vari Dark Souls ci abbiano abituato a location del genere, come la Città Infame, Lo Scolo, Valle della Corruzione e molte altre, dobbiamo ammettere che le due parti visionate sono effettivamente molto d’impatto, spingendo la nostra curiosità a scoprire di più sulla lore. Gli stessi avversari che proveranno ad ostacolarci dispongono di design unici e piuttosto spaventosi. Insomma, la crudezza di certo non manca ed è innegabile constatare come il carattere di Mortal Shell ci sia e, quindi, non va assolutamente confuso con l’ennesima copia, mal riuscita, della più famosa serie.
Un gameplay già visto… ma innovativo
Sì, da buon soulslike, il fulcro del gameplay di Mortal Shell è molto simile a quello delle produzioni di casa From Software. C’è un però: i ragazzi di Cold Symmetry hanno pensato che la loro creazione non sarebbe dovuta divenire un mero “copia e incolla”, proprio per questo sono state inserite diverse feature molto interessanti. La Pietrificazione è probabilmente la skill più popolare che ha generato diverse discussioni tra i fan. Sebbene certe volte l’abilità possa innegabilmente rivelarsi abbastanza potente, dato che ci consentirà di non subire un attacco diretto durante la sua attivazione, causando una riflessione dell’offensiva nemica e fornendoci un’apertura, tutto sommato non è poi così forte. Di certo, è essenziale per il prosieguo in serenità della demo, non a caso, sarà molto complesso provare a non utilizzare mai la nuova implementazione e arrivare fino al nostro obiettivo. Un altro cambiamento ben accetto è stato il concetto di “shell”, che significa letteralmente guscio. Infatti, il nostro personaggio principale ha la capacità di trasferirsi in diverse carcasse, che rappresentano le classi tradizionali di ogni GDR. Questa abilità permette di sperimentare diversi stili di gioco, con rami di potenziamento unici, senza doverci preoccupare di come spendere il nostro Tar per l’aumento delle statistiche.
E la difficoltà?
Un elemento imprescindibile per un titolo che si rifà a Dark Souls è sicuramente la difficoltà. Senza alcun dubbio, probabilmente rendere equo il grado di sfida all’interno di un videogioco non è semplice, soprattutto se si ha in mente un progetto come Mortal Shell, ciò, però, non può esimere i creatori da alcune pecche di questo tipo. Sì, qui una partita non è una passeggiata, anzi. Ma questo non vuol dire che debba esserci una componente “difficile” ingiustificata. Fornire poche cure che, per altro, non hanno effetto istantaneo e rendere ogni colpo subito così potente da polverizzarvi con massimo tre colpi non fa che rendere la sessione frustrante. Ed è proprio qui che cade la beta del GDR, visto che ogni nemico ha sequenze di attacco piuttosto basilari e che si contano sulle dita di una mano, compreso il boss. Per cui, il principio che rende questo soulslike inferiore all’originale, almeno al momento, è la gestione dell’arduità di ogni livello. In breve, negare consumabili curativi e fornire ai nostri avversari un output di danno enorme non equivale a sequenze oggettivamente peculiari, come la famosa scalata al castello di Anor Londo. Zone come quest’ultima spingono il fruitore a riflettere su come avanzare, nonostante abbia a disposizione una grande dose di Fiaschette Estus e altri oggetti di supporto.
Noi di VMAG, nel complesso, abbiamo apprezzato la versione di prova di Mortal Shell e crediamo che abbia il potenziale per divenire un’ottima alternativa alla saga più famosa da cui si è ispirato. Nonostante la caratterizzazione delle ambientazioni e dei nemici, un gameplay già visto, ma con aggiunte che lo rendono molto interessante, ed un sistema di combattimento funzionale, la produzione di Cold Symmetry, a nostro avviso, avrebbe bisogno di una rivisitazione al sistema di gestione della difficoltà. Cosicché diventi frustrante non a causa delle poche cure (e di come si attivano) e del danno molto alto dei nemici, ma con sezioni di gioco ben pensate ed oggettivamente ardue da affrontare, anche per i più esperti.