The Last of Us Parte II: le differenze tra Ellie e Abby

The Last of Us Parte II è uscito da qualche giorno ed i pensieri riguardo la storia sono abbastanza discordanti tra loro. C’è chi l’ha odiato e chi l’ha preferito al primo. Di differenze e parallelismi con il capitolo precedente ce ne sono molte, ammettiamolo. Ma in questa sezione, dopo aver finito il gioco, non parleremo direttamente di questi fattori, ma di due personaggi che abbiamo potuto conoscere e scoprire maggiormente durante le 20 ore passate con loro. Quindi, se ancora non lo avete finito o preferite evitare gli spoiler vi consigliamo di non andare oltre. Per tutti gli altri, benvenuti: oggi parleremo di Ellie e Abby e di quanto queste due protagoniste abbiano in comune.

Gameplay

Partendo dal presupposto che nessuno si sarebbe mai aspettato di dover impersonare Abby così tanto a lungo all’interno di The Last of Us Parte II, lo shock iniziale potrebbe essere stato molto per chi avrebbe voluto solo vendicarsi su di lei dopo ciò che ha fatto. Nelle prime ore di gioco, infatti, impariamo a conoscerla senza però sapere le sue motivazioni. Quindi, nel preciso istante in cui lei e la sua squadra intrappolano e torturano Joel c’è solo un’emozione che è possibile provare: rabbia. Vorremo fargliela pagare per ciò che ha fatto e, proprio per questo motivo, inizialmente almeno, non riusciremo a empatizzare con lei quando riprenderemo a giocarci in seguito. Ha ucciso il protagonista del primo The Last of Us, è naturale non riuscire a farcela piacere. Ma c’è chi, invece, ha preferito giocare con lei piuttosto che con Ellie. Questo perché a differenza della ragazza, con Abby sarà molto più divertente. I colori delle ambientazioni e alcune scelte di game design saltano più all’occhio e, per chi ha amato il primo titolo, impersonare questo membro dei WLF sarà come tornare indietro nel tempo.

Infatti, se ci fate caso, le aree dove giocheremo nei suoi panni sono molto più ristrette e meno dispersive, senza danneggiare troppo l’esplorazione. I combattimenti sono più dinamici e brutali grazie alla sua forza e, soprattutto, le armi che trova sono anche più facili e potenti da usare. Quindi, a differenza di Ellie, il gameplay con Abby risulta molto più simile a quello che tutti ricordavano come l’originale di The Last of Us. Inoltre, lei assomiglia molto a Joel e ha sempre accanto a sé una figura più piccola e debole da dover proteggere, proprio come accadeva nel primo titolo con noi che dovevamo difendere Ellie. D’altra parte con la nostra ragazza, ormai 19enne, ci troveremo spesso a combattere da soli, a ponderare meglio alcune scelte e a preferire un approccio più furtivo rispetto a quello aggressivo e attivo di Abby. Le zone da esplorare sono più ampie e desaturate rispetto ai magnifici scorci mostrati nella seconda parte del gioco. Anche per questa ragione è possibile che quelli che hanno odiato questa scelta di gameplay si siano comunque divertiti sotto sotto. Ma qual è il motivo dietro queste decisioni prese dagli sviluppatori di Naughty Dog? Perché mostrarci anche tutta la storia di Abby?

The Last of Us Parte II

Emozioni discordanti

Il motivo è semplice: non siamo costretti a capire le sue motivazioni o a empatizzare con lei. In entrambi i casi, sia che la preferiate a Ellie o che abbiate odiato i 3 giorni passati con lei, questa scelta si ripercuote sempre sulle emozioni, proprio dove The Last of Us Parte II vuole andare a colpire. Per tutta la durata del gioco saremo obbligati a provare diversi tipi di sensazioni: delle volte saremo arrabbiati, tristi, impauriti o frustrati o, addirittura, annoiati. Quindi, non dovete per forza amarla e nemmeno biasimarla. Dovete solo continuare a giocarci insieme, anche se il vostro obbiettivo è solo quello di tornare a impersonare Ellie. E, proprio quando pensate di poterlo fare di nuovo, venite colpiti ancora una volta dall’angoscia mentre dovrete combattere contro la ragazza, nei panni di Abby. Griderete contro di lei per tentare di fermare la sua furia, anche quando sta colpendo ripetutamente Dina. La odierete per aver ucciso Jesse ed aver ferito gravemente Tommy, ma alla fine Lev la ferma e la fa riflettere, placando la sua ira. C’è anche da dire che Abby, a differenza di Ellie che per tutta la storia cerca solo vendetta, voleva solo farla pagare a Joel, proprio per questo non aveva ucciso a sangue freddo qualcun altro. Il suo scopo era quello di onorare la morte di suo padre.

Quindi alla fine chi è il vero cattivo? Per chi dovremo tifare quando queste due combatteranno nella conclusione? Per nessuno, per Ellie o per Abby, la scelta è vostra. Adesso che avete conosciuto entrambe le facce della medaglia potete scegliere dove schierarvi o semplicemente comprendere una cosa: in questo mondo ci sono solo sopravvissuti, né buoni o cattivi. Entrambe hanno ottimi motivi per uccidere l’altra e lo sappiamo bene. Ma se Ellie cerca di trovare la pace nella vendetta, Abby invece prova a perdonare e non vuole combattere nello scontro finale a Santa Barbara. Sono entrambe le ombre di loro stesse e potrebbero facilmente morire senza predominare. Alla fine, però, chi ferma Ellie dal macchiarsi di un’altra colpa è proprio il ricordo di Joel. Il motivo dietro la sua azione, quella di lasciare in vita l’altra, non è stato apprezzato da tutti. In fondo, hanno ucciso molte altre persone, perché non aggiungerne un’ultima alla lista? Semplice: il circolo vizioso iniziato da Joel, quando ha salvato Ellie dalla sala operatoria e sparato al chirurgo, ha innescato la sete di sangue di Abby che poi ha accesso la furia di Ellie stessa. Ma la colpa non è neanche di Joel. Non è di nessuno.

The Last of Us Parte II

Punti in comune

Sappiamo già che The Last of Us aveva molteplici parallelismi durante la storia, anzi l’intera trama era raccontata a specchio. Quindi, anche qui abbiamo molto di cui parlare. Partendo dall’elemento più semplice e palese, i nomi delle due ragazze sono molto simili per assonanza. Inoltre, nelle principali teorie, molti pensavano che Abby potesse essere la madre di Ellie, perché non si sapeva molto su di lei e i loro volti erano abbastanza simili. E infine, le loro vite sono simili, entrambe lacerate dalla tragedia. Ma passando a cose più serie e meno palesi, possiamo subito capire cosa abbiano in comune quando scopriamo che Abby faceva parte delle Luci, il gruppo in cui sia la madre di Ellie che Marlene hanno vissuto fino alla fine. Entrambe perdono la loro figura paterna in un modo diverso, ma comunque devastante. Condividono, quindi, non solo una perdita fondamentale per la loro crescita ma anche una ricerca di vendetta che le porterà entrambe a commettere delle azioni davvero brutali, necessarie per sentirsi meglio, per avere giustizia. L’unico problema dietro questa scelta risiede nel fatto che entrambe hanno delle persone da perdere in questa guerra e, andando avanti nel gioco, vediamo quanto abbiano già perso per inseguire il loro obiettivo. E, dulcis in fundo, anche la loro situazione sentimentale è simile: un triangolo amoroso con in mezzo una persona incinta.

Le differenze invece tra questi due personaggi sono presenti per tutta la durata di The Last of Us Parte II. Partendo dalla più palese, Abby non vuole più cercare vendetta perché capisce prima di Ellie quanto possano ancora perdere. E sarà proprio Lev, la figura che ricorda la piccola Ellie in The Last of Us (anche per le converse che indossa), a far cambiare decisione alla donna. L’altra, invece, non riesce a continuare a vivere felicemente con Dina e JJ, perché resta bloccata nel ricordo della morte di Joel, per rimorsi e rimpianti dovuti dal loro ultimo litigio e da una promessa di ricominciare che è stata spezzata violentemente dai tragici eventi. Per questo motivo Ellie, spianta dall’odio e dalla rabbia di Tommy, decide di andare a scontrarsi con Abby per l’ultima volta, a Santa Barbara.

The Last of Us Parte II

Scelta finale

Il finale di The Last of Us Parte II è banale, alcuni dicono. Altri lo hanno apprezzato. Altri non lo hanno compreso. Ma c’è da dire una cosa: spiazza proprio come la conclusione del primo. Sorprende in un altro modo, è vero, ma in ogni caso riesce a non farci accettare immediatamente quel tipo di scelta, proprio come quando Joel non solo lava Ellie dalle Luci, ma le mente anche. Qui, le due ragazze combattono fino alla morte, con Ellie che riesce persino a soffocare Abby sott’acqua. Poi il ricordo di Joel la ferma e si intuisce profondamente quanto questa scelta le faccia male, perché se da una parte ha finalmente spezzato il circolo vizioso di odio e vendetta, dall’altra non è riuscita a vendicarsi, a dare un senso alla sua vita. Questo perché voleva davvero sacrificarsi per una giusta causa 5 anni prima. Tolta questa opportunità proprio da Joel, Ellie è persa e confusa e lo è ancora di più quando lo perde. D’altra parte Abby decide di non vendicarsi della morte di Owen e Mel, nonostante lei lo amasse davvero. Quindi, concludendo, sia che preferiate la ragazza immune o il “lupo dei WLF”, siamo certi che abbiate provato molte emozioni durante The Last of Us Parte II, non sempre positive e spesso dolorose. Speriamo vivamente che con questo articolo abbiate potuto trovare qualcosa che ancora non vi era saltato all’occhio oppure abbiate potuto vedere questo nuovo titolo sotto un’altra prospettiva.

V MENSILE
V007 Mensile