Maid of Sker Anteprima | La paura, nell’immaginario collettivo si è sempre insidiata nella mente dell’uomo, dando vita a fobie e sensazioni di pericolo anche dove siamo totalmente al sicuro. Molti sono stati i film ed i videogiochi che hanno tentato di ricreare un malessere naturale, punzecchiando l’istinto primordiale che salvaguardia la nostra incolumità, tramite jumpscare e immagini inquietanti. Ragni, serpenti, luoghi bui e angusti, suoni gutturali e grida disumane sono al centro di ciò che si pensa possa fare davvero paura. Ma c’è qualcos’altro che spaventa davvero, anzi, terrorizza: il silenzio. In un bosco solitario, in una casa scricchiolante o passeggiando per una strada poco illuminata, si ha sempre il terrore che qualcosa ci segua e che, se viene emesso qualche suono, è la riprova che siamo davvero in compagnia di qualcuno o qualcosa. Quindi, quando non udiamo nulla di particolare ci sentiamo al sicuro, certi che un mostro o serial killer farebbe qualche tipo di rumore per segnalarci la loro presenza. Ma cosa accade quando siamo noi a dover fare silenzio? Cosa succede quando anche un singolo respiro più pronunciato potrebbe portarci alla morte? Non possiamo scappare ed ogni nostra azione deve essere studiata a fondo per emettere meno rumore possibile. Maid of Sker, fa del suono la nostra unica arma e del silenzio una lama a doppio taglio. Ideato da Wales Interactive, questo survival-horror in prima persona sarà disponibile a luglio 2020 su PlayStation 4, Xbox One, Steam e Nintendo Switch. Proprio per questo motivo, noi di VMAG siamo qui per parlavi di questo titolo prima che esca e per vedere insieme cosa ha da offrire per il panorama dell’orrore videoludico.
Un uomo, una lettera, un hotel…
È il 1898, prendete il treno che porta all’Hotel Sker mentre state leggendo la lettera di Elizabeth. E arrivate fin sotto il cancello principale e già sapete che questa non sarà una gita di piacere. La vegetazione è fitta e trascurata, tutto intorno a voi sembra essere rovinato e lasciato a morire. L’aria viziata dell’edificio è pesante e polverosa mentre vi addentrate nella hall per dare un’occhiata. C’è silenzio ovunque, ma avete lo strano presentimento che questa quiete non durerà a lungo. Durante la vostra perlustrazione incapperete in alcuni individui dall’aspetto poco rassicurante: i Quiet Men. Uomini con un sacco in testa, ciechi, ma non per questo motivo meno pericolosi. Dovrete stare molto attenti a qualsiasi movimento. Non cercate di attaccarli, morireste all’istante. L’unica vostra chance per restare in vita è rimanere in silenzio e trattenere il respiro. Seguendo le leggende folcloristiche del Galles, impersonerete Thomas Evans, un musicista coinvolto in una terrificante battaglia per salvare la donna che ama. La dimora dove accadrà tutta la vicenda esiste realmente e si dice essere la più infestata della Gran Bretagna. Inoltre, gli sviluppatori si sono basati sulla storia vera di Elizabeth Williams e dei tragici eventi connessi alla sua famiglia e all’hotel stesso.
Trattenete il respiro se volete restare vivi
Maid of Sker è un survival-horror in prima persona che mira a giocare con i suoni, con il silenzio e con la paura. Caratterizzato da un gameplay semplice ed intuitivo, sin dall’inizio saprete che, per restare vivi nell’Hotel Sker, dovrete giocare d’astuzia. Ogni singolo passo, movimento e respiro simboleggia un azzardo che non sempre potrete permettervi di compiere. Trattandosi di un titolo basato principalmente sul sound design, la tecnologia impiegata per la riuscita dell’esperienza è all’avanguardia e molto performante. Avremo, infatti, difronte un sistema di intelligenza artificiale basato sul suono 3D oltre che una base visiva con risoluzione 4K (con un enhancement per PS4 Pro e Xbox One X). Anche se per avere una certezza tecnica dovremo attendere la release ufficiale del titolo, possiamo affermare che il gameplay mostrato ieri al Future Games Show è riuscito a catturare la nostra attenzione.
Non avrete mai un’arma se non un marchingegno sferico, simile alla Mappa di Jim Hawkins nel film d’animazione Disney il Pianeta del Tesoro. Questo oggetto è ciò che vi separa da un futuro ricco di dolore e sofferenza. Quando avrete terminato il respiro e sarete accerchiati dai Quiet Men, vi sentirete obbligati ad usarlo per avere salva la vita. Emettendo un suono violento che stordisce i nemici, più sensibili rispetto a voi, avrete la via libera ma a caro prezzo: gli utilizzi sono davvero ridotti perciò assicuratevi di sfruttare questa sfera steampunk solo se davvero necessario. Oltre a cercare Elizabeth, mentre perlustrerete l’hotel e i dintorni, potrete trovare enigmi da risolvere o collezionabili utili a scoprire di più sulla storia di Maid of Sker. E attenti, ogni singola scelta sarà cruciale e sarete spesso sottoposti a delle decisioni difficili da dover compiere. Questa narrazione multipla vi garantirà diversi finali ed una rigiocabilità molto ampia. Infine, Maid of Sker comprenderà tre tipi di difficoltà che modificheranno il comportamento dei Quiet Men, la loro forza, i salvataggi manuali limitati (come ad esempio Resident Evil 2 Remake), munizioni per il marchingegno sonoro e oggetti curativi ridotti rispetto alla Modalità Standard.
Aspettative e paure
Maid of Sker si presenta come un titolo assolutamente da provare, in grado anche di far rabbrividire i più temerari. Dotato di un comparto sonoro studiato minuziosamente per funzionare al massimo sulle piattaforme più disparate, giocarci con le cuffie non sarà solo un’opzione ma un obbligo, piacevole e terrificante allo stesso tempo. Se da una parte speriamo vivamente di sentirci sempre con il fiato sul collo mentre esploriamo il fatiscente hotel gallese, dall’altra temiamo che le scelte a nostra disposizione possano intaccare l’esperienza horror, non sempre positivamente. Oltre ciò, il gameplay ed alcuni dettagli potrebbero ricordare un Bioshock Infinite di turno, persino con un personaggio femminile da dover salvare con il medesimo nome. Anche l’idea di usare il suono a proprio vantaggio lo avevamo già potuto scoprire tramite The Last of Us, dove potevamo produrre dei rumori per far spostare i Clicker in una posizione a noi vantaggiosa. Ma vedere questi elementi all’interno di un horror meno action e più narrativo, mancava ancora all’appello. Certo, questo marchingegno somiglia un po’ alla telecamera di Outlast, ma i loro utilizzi sono differenti seppure ridotti sempre dalle poche batterie presenti in-game. Quindi, a rigor di logica, ci aspettiamo che Maid of Sker possa mostrarci qualcosa di nuovo con delle introduzioni anche già viste in altri titoli, ma che, se sfruttate nel modo giusto, potrebbero rivelarsi vincenti per l’opera di Wales Interactive.