Il futuro dei giochi online e dell’eSport sembra girare tutto intorno al genere dei MOBA: Bandai Namco è pronta a gettarsi nella mischia con il suo nuovo Supernova. Il gioco, sviluppato da Primal Game Studio, prende spunto da peculiarità che sono tipiche dei MOBA quali League of Legends e da strategici in tempo reale come Starcraft 2. Come riportato da GameSpot, Supernova farà impersonare ai giocatori un’unità  singola chiamata “Comandante” che avrà abilità uniche: sarà infine la squadra più forte a distruggere la base nemica da cui usciranno periodicamente dei “minion” che percorreranno un percorso prestabilito fino a scontrarsi con i minion della squadra opposta. Fin qui è esattamente come i classici League of Legends o Dota 2.
L’elemento che più avvicina questo gioco ad uno strategico è quindi la scelta dell’unità da mandare in battaglia e da potenziare. Studiare il nemico e contro attaccare sono le regole fondamentali per vincere sul campo di battaglia. Supernova non godrà della meccanica del “last-hit”, meccanica fondamentale nei MOBA canonici  che permette al giocatore di accumulare più oro dando l’ultimo colpo al minion di turno. Il gioco punterà tutto sul capire la strategia nemica e annientarla, come accade in un contesto di guerra.
La peculiarità però arriva ora: le ondate di minion che si genereranno non saranno auto-generati dal gioco, ma sarà il giocatore stesso a decidere quale tipo di unità creare e come potenziarla. L’unico modo per fare ciò è usare risorse che possono essere reperite o uccidendo un comandante nemico o accumulate nel tempo.
Una fusione così netta di generi forse non era ancora stata azzardata, ma in modo più discreto di è forse visto nel mondo di Dota 2. Già dall’aggiornamento alla patch 6.84 i “dotari” hanno visto l’aggiunta di un nuovo oggetto chiamato Nucleo Splendente che diminuisce il tempo di recupero delle abilità del 25%: per chi gioca al MOBA di Valve sa bene che tale tipologia di oggetti non è mai stata presente nel gioco, ma bensì è nota, più che in altri, in League of Legends, il quale ne fa un buon abuso.
Per non parlare del chiacchierato Dota 2 Reborn il quale ci mostra una nuova interfaccia che assomiglia niente di meno che a quella di Heroes of The Storm. Nessuno stravolgimento particolare, ma sicuramente si nota un’avvicinamento, più o meno pensato, dei vari MOBA che fino a poco tempo fa si scontravano. Qualcuno narra anche che tramite Dota 2 Reborn si potrà giocare a League of Legends… ma le leggende lasciamole da parte… almeno per ora.
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