Minecraft Dungeons Recensione – Un nome, una garanzia

Prendere mostri a calci nel cubo in puro stile Minecraft (e un po' Diablo).


Minecraft Dungeons Recensione PC | Partiamo dicendo un’ovvietà: Minecraft è uno dei videogiochi più colossali e rivoluzionari dell’intera storia dell’industria. Questo titolo apparentemente così semplice e banale è riuscito a cambiare il nostro concetto di “libertà di gioco” e continua ad attirare intere masse di appassionati, anche grazie alla gigantesca quantità di contenuti disponibili, ufficiali e non. Molti hanno provato a battere questo gigante con prodotti anche più originali e divertenti, senza infine riuscire minimamente a scalfirlo (mi dispiace, Terraria). Adesso, il suo sviluppatore Mojang Studios ha ben pensato di sfruttare il suo gioiello per espandersi verso nuovi fronti. È così che nasce Minecraft Dungeons, un’avventura action in puro stile Diablo ma con tanti, tanti cubettini a comporre la sua struttura, che Microsoft ci ha gentilmente concesso di provare. Lasciamo a casa banchi da lavoro e utensili vari per abbracciare armi e armature, fiondandoci in dungeon sempre più pericolosi per sconfiggere il nemico più potente di tutti: un villico arrabbiato. Con queste premesse, sorge spontanea una domanda: cosa accomuna le due opere? E la risposta è, beh, i cubi. Ah, e c’è anche Steve. Personaggi, mostri e stile grafico sono quelli a cui siamo affezionati, ma il gameplay è tutta un’altra storia, e noi siamo pronti a raccontarvela.


Tutto ha inizio quando l’Arci-abitore, un povero nanetto maltrattato dai suoi simili, trova un potente artefatto nascosto in una caverna: la Sfera del Predominio – che in realtà è un cubo, ma sorvoliamo – e sfrutta il suo potere per catturare e schiavizzare tutti coloro che lo hanno rifiutato e umiliato. Per quanto alcuni di noi potrebbero pure concordare con le sue motivazioni, nulla toglie che la sua tirannia vada fermata prima che porti il mondo alla rovina. Il compito di affrontare le orde dei suoi tirapiedi e salvare la vita agli abitanti cade nelle nostre mani, ed è qui che cominciamo il nostro viaggio. La trama rimane semplice, scorrevole e a tratti persino banale per tutta la durata dell’avventura, ma è chiaro che lo scopo dello sviluppatore fosse ben altro che raccontare una storia epica e ricca di colpi di scena. Per ciò che Minecraft Dungeons vuol essere, è perfetta. Abbiamo, inoltre, l’occasione di osservare come sarebbe la vita in un ipotetico mondo minecraftiano, il che offre ben più di una soddisfazione per gli appassionati.

 

Minecraft Dungeons offre tantissimi modi diversi di affrontare l’esperienza e personalizzare il proprio stile di combattimento, e ciascuno può divertirsi come meglio crede.

 

Passiamo ora al cuore dell’opera: il gameplay. Abbiamo già detto che questo titolo fa l’occhiolino a Diablo (vedi la grafica isometrica), anche se non mantiene la sua profondità. Tutto, dal combattimento alla personalizzazione, è infatti studiato per essere estremamente semplice, intuitivo, veloce e accessibile. Ne consegue che Minecraft Dungeons è un gioco adatto a chiunque, che con le sue poche pretese accontenta e diverte anche l’utente meno avvezzo al genere. Rimane, comunque, qualche sprazzo di parametria e costruzione del proprio arsenale per la gioia dei più esperti, permettendo di combinare vari effetti e diventare pressoché inarrestabili. Per tutti gli altri, è sufficiente dare un’occhiata alla spunta: verde è più forte, rosso è da buttare. Considerando la presenza di una modalità multiplayer online e locale (purtroppo senza matchmaking casuale), è chiaro che l’esperienza sia meglio vissuta in gruppo per affrontare orde di nemici nel proprio tempo libero. Un ottimo passatempo, senz’altro.

Minecraft Dungeons
Ci sono anche gli animali, per chi desidera un po’ di compagnia.

In cosa consiste però il gameplay? Dopo aver scelto un dungeon, veniamo catapultati in una grande mappa perlopiù lineare, ma con qualche via secondaria che spesso e volentieri ricompensa con graditi tesori. Abbiamo a disposizione un’arma fisica come la spada, una a distanza, una pozione di cura ricaricabile e l’immancabile schivata. Il combattimento ruota intorno a questi quattro elementi, ed è condito da un’interfaccia che permette di tenere tutto quanto sotto controllo con molta facilità. Rispetto al gioco originale, in Minecraft Dungeons l’equipaggiamento ha durata infinita e non si può rompere, quindi possiamo sfruttare ogni nostra arma senza pericolo di usura – occhio però alle frecce, che se si esauriscono rendono inutilizzabile il nostro arco. Oltre però all’arsenale base, possiamo anche assegnare ai tasti rimanenti delle abilità attive, che sono liberamente utilizzabili e vanno in ricarica dopo il consumo. Infine c’è l’armatura, che svolge le uniche funzioni di aumentare la nostra difesa e concederci qualche parametro in più (se vogliamo escludere la modifica dell’aspetto fisico del personaggio). Nonostante gli oggetti non si consumino, però, dobbiamo comunque cambiare frequentemente il nostro equipaggiamento. In maniera simile a Nioh e altri titoli basati sul loot, più avanziamo nelle missioni e più troviamo equipaggiamenti di potenza superiore. Dato che non è possibile potenziare armi o abilità (tranne che con gli incantesimi, ma ne parliamo dopo), il gioco ci porta spesso e volentieri a modificarli, per restare al passo con l’aumento di forza dei nemici.

 

Ogni missione introduce una nuova minaccia e la sfrutta in diversi modi, proponendo al giocatore sfide sempre differenti.

 

I dungeon, secondo punto chiave dell’opera (stanno pure nel nome), sono unici e ben caratterizzati rispetto alla zona in cui andiamo a inoltrarci. Passiamo da villaggi in rovina a foreste notturne, da monti innevati a caverne oscure, in un continuo cambio di stile che ci ricorda il fascino irresistibile del quadrato. La bussola indica l’obiettivo e il nostro unico scopo è raggiungerlo, facendoci strada tra le orde di mostri che ci si parano davanti. La maggior parte delle volte avremo a che fare con un layout semplice e con ben pochi elementi ambientali con cui interagire, tranne qualche porta chiusa o leve da azionare per proseguire nella missione. Le cose si fanno più interessanti con il progredire nel gioco, in cui fanno la loro comparsa sempre più trappole, marchingegni, allarmi o imboscate che vanno a rendere più varia e interessante l’esplorazione. Quest’ultima, purtroppo, è quasi sempre inutile, a meno che non desideriamo collezionare tutti gli scrigni o affrontare più nemici. Sarebbe stato molto più intrigante poter trovare oggetti unici o segreti rari nelle strade secondarie dei dungeon, tuttavia quel poco d’interessante che si può reperire è facilmente surclassato dal primo pezzo d’equipaggiamento, che si recupera nella missione successiva.

Minecraft Dungeons
Non vi ricorda un po’ Slender?

Dove manca varietà nel viaggio, però, ce n’è a sufficienza negli avversari. Certo, le continue orde portano a un riciclo spudorato dei mostri, ma ci sono abbastanza tipi diversi da coprire ogni ruolo e creare scenari di combattimento interessanti. Oltre ai banalissimi zombie, i classici nemici che ci corrono incontro, muoiono subito e infliggono pochi danni, possiamo incontrare diversi tipi di arcieri, ragni che immobilizzano con le loro ragnatele, creeper tanto pericolosi qui quanto nel Minecraft originale, e tanti altri ancora. Ogni missione introduce una nuova minaccia e la sfrutta in diversi modi, proponendo al giocatore sfide sempre differenti senza cadere nell’abuso del “trial and error” – che qui avrebbe gravemente minato l’esperienza. Non solo, ma il giocatore possiede tre vite e la perdita di una non comporta il reset dei progressi, pertanto è possibile sperimentare e sbagliare senza preoccuparsi troppo (occhio a non esaurirle, però). A completare il quadro ci sono occasionali boss e miniboss, sparsi per i dungeon e, anche qui, in grado di proiettare il giocatore in battaglie uniche e divertenti. Per quanto semplice, il game design di Minecraft Dungeons funziona perfettamente ed è adatto a qualunque tipologia di giocatore. Bravi, Mojang Studios.

 

Un gioco senza troppe pretese, facile da imparare e adatto a tutti.

 

Quando non siamo impegnati a combattere, veniamo inviati al nostro piccolo accampamento. Questo luogo pacifico offre poche interazioni, ma tutto il necessario per prepararci alla prossima avventura. Le attrazioni principali sono i due negozi, uno per le abilità (chiamate artefatti) e uno per l’equipaggiamento. Scoprendo tesori, affrontando orde e liberandoci degli oggetti inutili, accumuliamo smeraldi da spendere presso di essi. Al posto di scegliere quale arma o mossa acquistare, però, possiamo unicamente confidare nella sorte: ciò che riceviamo dopo aver pagato è, infatti, completamente casuale, con l’unica clausola di essere adatto al nostro grado. Allo stesso modo, completare una missione ci fornisce una cassa che, una volta aperta, dona un oggetto raro e spesso nuovo. Inoltre, sconfiggendo i mostri, faremo salire di livello il nostro personaggio e guadagneremo punti incantesimi. Questi ultimi possono essere spesi su armi e armature per donare loro degli effetti aggiuntivi, tramite semplici e intuitivi alberi delle abilità. Dopo aver investito i punti, possiamo riaverli indietro se distruggiamo l’oggetto incantato.

I poteri che possono essere concessi sono casuali e variano da pezzo a pezzo, a volte permettendoci anche di assegnarne più di uno. Tutto questo può essere anche svolto al volo nei dungeon, consentendoci di cambiare velocemente arma se ne troviamo una migliore della nostra. L’ultimo elemento che possiamo decidere prima di partire è la difficoltà della missione: in base alle nostre esigenze (o ai nostri desideri), abbiamo la possibilità di incrementare o diminuire la forza dei mostri, in modo da rendere più difficile o più facile il gioco. Minecraft Dungeons offre tantissimi modi diversi di affrontare l’esperienza e personalizzare il proprio stile di combattimento, e ciascuno può divertirsi come meglio crede. Ancora una volta, semplice ma efficace.

Minecraft Dungeons
Ah sì, il mio potenziamento preferito.

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