VirtuaVerse Recensione PC | Ammettiamolo, il genere cyberpunk ha sempre affascinato. Sia in Occidente che in Oriente ci sono state alcune opere, ancora oggi ricordate per la loro unicità, che hanno gettato le basi per altri titoli e ci hanno dimostrato come il futuro non debba per forza essere desertico, desolato e grigio. Lasciate quindi perdere i palazzi distrutti e la sabbia perenne alla Ken Shiro, per abbracciare una nuova idea di quello che potrebbe attenderci prossimamente, come in un possibile 2049 alla Blade Runner. In attesa del titolo per eccellenza che dovrebbe farci sognare ad occhi aperti mentre lo giocheremo, Cyberpunk 2077, ne sono usciti altri che sembrano volerci spingere ad entrare ancora di più in questo mondo distopico e quasi perennemente notturno. È qui che, ad esempio, troviamo l’ultimo Huntdown, un simil Metal Slug per intenderci, o il videogioco che oggi andremo a trattare: ovvero VirtuaVerse. La nuova opera di Theta Division ha davvero molto da offrire, soprattutto a chi di genere cyberpunk vive e respira. Abbiamo avuto la possibilità di provarlo su PC (Steam) e queste sono le nostre idee a riguardo. Quindi, prendete la vostra moto futuristica (in stile Akira) ed il vostro AVR, è ora di vivere una nuova avventura.
VirtuaVerse si apre con il classico menù che già ci fa intendere immediatamente cosa ci attenderà in seguito. Con uno stile pixelloso e a tinte fucsia che spiccano su tutto il resto, capiamo che l’impronta artistica si farà sentire per tutta la durata del videogioco, e questo ci piace. Scritte giapponesi a neon, pioggia incessante di sottofondo e musica a 16 bit ci accompagneranno durante l’esplorazione del menù dove, udite udite, sarà anche possibile impostare la lingua in italiano. Davanti a noi possiamo vedere un tavolo con uno schermo dove ci sono tutte le opzioni ed il classico “Nuova Partita”. Attenzione, il titolo non dispone della possibilità di autosalvataggio, quindi ricordate sempre di farlo voi stessi e di cambiare slot per non trovarvi in situazioni alquanto spiacevoli. Oltre ciò, quasi tutti gli oggetti davanti al nostro PC potranno essere toccati e, ognuno di loro, vi aprirà un link su Google indirizzandovi alla pagina degli artisti che hanno contribuito allo sviluppo dell’opera.
La storia è molto semplice, ma gli eventi che ne seguiranno saranno dettati dalle vostre azioni e dall’ingegno
Nathan si sveglia nel proprio appartamento da solo. Jay, la sua ragazza, è scomparsa e noi dobbiamo ritrovarla. L’incipit per iniziare la storia è molto semplice e non necessita di ulteriori spiegazioni. Questo perché sarà la nostra stessa interazioni con gli oggetti nell’ambiente circostante a scendere nel dettaglio. Ogni volta che cliccheremo su qualsiasi cosa, Nathan inizierà un monologo e delle volte, quando sbaglieremo, ci andrà persino contro. Un vero e proprio modo per sfondare la quarta parete che, oltre a far sorridere, crea un rapporto differente col personaggio. Non siamo più solo giocatori, ma veri e propri compagni d’avventura. E, a differenza del nostro protagonista, noi non conosciamo nulla del suo mondo. Abbiamo bisogno di lui per comprendere al meglio quest’universo cyberpunk e lui ha bisogno di noi per ritrovare la sua ragazza. Nasce quindi una collaborazione tacita che, proprio come accadrebbe nella realtà, non sempre ci vedrà d’accordo su una determinata azione.
VirtuaVerse è un’avventura cyberpunk punta e clicca, quindi, oltre all’interazione con Nathan e con gli oggetti circostanti, abbiamo modo di conoscere anche vari NPC che ci aiutano o ci ostacolano durante il nostro viaggio. Ogni personaggio è vivo e ci permette di fargli alcune domande, che vengono aggiornate in base allo sviluppo della trama. Servirà ascoltare bene ogni interlocutore per poter sfruttare le nuove informazioni a nostro vantaggio e raggiungere l’obiettivo principale. Dovremo ingegnarci parecchio per arrivare a risolvere alcuni enigmi e, nonostante le aeree di gioco siano abbastanza delimitate, ci sarà molto da scoprire. Spesso i commenti di Nathan potrebbero persino risultare frustranti, dovuti sempre da una nostra azione sbagliata o fallita.
La cura nei dettagli di ogni singolo oggetto, il commento di Nathan a riguardo e l’interazione con gli NPC lo rendono un titolo quasi perfetto.
Il mondo di gioco è perfettamente contestualizzato nel proprio genere di appartenenza. Come già detto, ogni oggetto e persona è a sé e va studiato a fondo. Ad esempio, per chi vuole avere ogni singola informazione riguardo ciò che abbiamo vissuto in precedenza o, semplicemente, rivedere gli obiettivi da completare, basta premere J per leggere il diario su una specie di AppleWatch vecchio stile con schermo verde. In VirtuaVerse ci sono due tipi di personaggi: gli umani che ancora non hanno impiantato il chip di realtà aumentata e chi invece lo ha fatto. Nathan è uno dei pochi che vedremo con questa peculiarità. Ciò permette sia a lui e, quindi, anche a noi di poter vedere scritte, avatar, pubblicità ed oggetti, invisibili per altri. Questo utilizzo della tecnologia però ha portato a una vera e propria dipendenza al virtuale, che qui viene spiegata e sviscerata tramite una lieve critica sociale.
VirtuaVerse è un gioco davvero speciale e unico nel suo genere. Riesce perfettamente a legare il cyberpunk all’avventura grafica punta e clicca, garantendo un’interazione ampissima con l’intero universo di gioco. Lo stile grafico e il comparto sonoro si sposino perfettamente con il gameplay, mentre gli enigmi e le azioni da dover compiere non sono mai banali e spesso sono anche molto difficili da comprendere e mettere in atto. Questo può però portare ad una frustrazione considerevole durante le partite, che può sfociare anche nella chiusura dell’applicazione dopo svariati tentativi falliti. Anche perché alcune scelte si ripercuotono nelle azioni che potremmo compiere in futuro. Se amate gli intrighi e prediligete videogiochi di logica, con delle trovate spesso fuori le righe, vi consigliamo di provarlo. Per tutti gli altri che, invece, non riescono a restare fermi a puntare solo il mouse e a leggere e ingegnarsi parecchio durante le ore di gioco, potrebbe non fare al caso vostro. Infine, un appello a tutti gli amanti del genere cyberpunk, VirtuaVerse non può mancare nella vostra raccolta, soprattutto durante questo periodo in attesa del titolo di CD Projekt RED.
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