Orphan Black – Come una sola attrice può mandare avanti una serie tv

State tornando a casa dopo una dura giornata di lavoro. Entrate in stazione con il solo intento di prendere la metro e rilassarvi sul plasticoso e torbido sedile. Aspettate che la vostra corsa arrivi e vi guardate un po’ intorno. È tarda serata ed insieme a voi c’è solo una donna che si aggira con fare frettoloso e sospetto, avvicinandosi fin troppo verso i binari. La vedete togliersi le scarpe e camminare scalza verso il treno che entrambe stavate aspettando. Vi avvicinate per capire quali siano le sue intenzioni e ad un tratto si volta per guardarvi. Ha lo stesso vostro volto, gli stessi occhi e gli stessi lineamenti. Sembrate due gocce d’acqua. Il suo sguardo stanco e perso si posa su di voi per un istante prima di gettarsi in mezzo ai binari. Ecco, questo è l’incipit dell’episodio pilota di Orphan Black, serie tv canadese andata in onda per la prima volta su BBC America e Space Canada nel 2013. Scritta da Graeme Manson e diretta da John Fawcett, ha come stella indiscussa e volto principale una Tatiana Maslany davvero impeccabile. Ci sono stati vari show che hanno portato trame simili o utilizzato lo stesso tipo di regia, lavoro di camera ed effetti speciali per ricreare situazioni come queste, ma mai qualcuno si era spinto così oltre. Noi siamo qui per raccontarvi, a grandi linee, la storia che si cela dietro questa serie, ma ci soffermeremo principalmente sul duro ed ottimo lavoro di Tatiana che, dopo 5 stagioni, ha interpretato ben 16 cloni.

Orphan Black è al momento disponibile su Netflix, totalmente doppiata in italiano e, sebbene non riesca a raggiungere il livello di interpretazione vocale dell’attrice originale, ha molto da offrire anche in lingua nostrana. Partiamo proprio da questo elemento, Tatiana è una sola persona che deve inizialmente dare voce e spessore a circa 7 cloni nella prima stagione. I principali che ci porteremo dietro per tutti gli altri episodi sono 5: Sarah, Helena, Cosima, Alison e Rachel. Oltre ad un cambio di look, trucco e parrucco, ciò che riesce a diversificare queste donne è, in effetti, proprio la cosa che più le accomuna: la Maslany stessa. Quest’attrice, conosciuta anche per Woman in GoldLicantropia ApocalypseLa memoria del cuore, è riuscita a garantire loro un modo di parlare, un’espressività ed un linguaggio del corpo, unici e facilmente riconoscibili. Questo, oltre a permettere un’immediata caratterizzazione, garantisce allo spettatore di poter scegliere il proprio clone preferito. Anche perché, sebbene la storia principale segua le vicende di Sarah, il lavoro di squadra e la famiglia sono i temi principali di Orphan Black ed ogni “sestra” ha la propria side story per ogni stagione. I personaggi crescono durante lo show, si imparano a conoscere, creano alleanze, nascono amori ed inimicizie, tutto condito poi da una trama che riesce a reggere nonostante sia stata diluita in 50 episodi. Non sempre il livello di sceneggiatura e di plot twist rimane nel proprio standard, ma almeno possiamo contare sull’attrice principale.

 

La splendida interpretazione di Tatiana Maslany riesce a mandare avanti la serie tv anche nei momenti più bui.

 

Perché sì, a livello di scrittura ci sono stati molti momenti dove lo show arrancava e mancava di originalità, ma con alcune semplici trovate, è riuscito a proseguire fino alla stagione conclusiva. Una delle migliori che trainavano il pubblico in entrambe le prime stagioni, sono state le bizzarre e comiche scenette tra i cloni e non solo. Ogniqualvolta una delle protagoniste non doveva farsi scoprire da chi ancora non conosceva il loro segreto, escogitava un modo per risolvere la questione. Come? Fingendo di essere un’altro clone! Essendo una serie tv sci-fi e thriller, Orphan Black tratta anche di temi pesanti e seri, e chi conosce la verità deve essere eliminato. Essendo un esperimento top secret e avendo un’organizzazione che trama nell’oscurità, ci saranno parecchi inseguimenti, sparatorie, rapimenti e sparizioni. Quindi i “cloni dovranno fingersi altri cloni”. Ecco qui, quindi, la parte comica e parodistica dell’intero show, dove: una Cosima interpreta Alison rovinando il suo discorso davanti all’intero corpo studentesco o dei genitori; oppure una Sarah viene baciata da Delphine credendo fosse Cosima, o ancora Sarah che si agghinda con una fantastica pelliccia color avorio ed occhiali glitterati per fingere di essere Krystal.

Se avete mai cercato sul web i blooper di una serie tv, film o show di qualsiasi tipo, probabilmente vi sarete fatti grosse risate. Per capirci, ora sui canali principali, come Youtube per Netflix, postare i retroscena migliori con un montaggio semplice ed una musichetta di sottofondo è diventato molto comune. A differenza di altri titoli, Orphan Black non fa sempre ridere, ma sottolinea il duro sforzo e la vera professionalità di Tatiana stessa. Come già detto, lei è l’attrice principale e interpreta, ad episodio, almeno 3 cloni. Sommate le battute da dover ricordare alle movenze, all’intonazione della voce, all’espressività ed ecco qui quello che accade nelle riprese fallite: non sempre riesce a reggere la tensione e l’accumulo di stress. Molti sono stati i casi dove i fan hanno appoggiato l’interprete, affermando quanta forza d’animo e duro lavoro ci fosse dietro una singola puntata. Perché, non solo le scene vanno girate più e più volte per vari motivi in generale, ma qui la troupe era obbligata per far recitare Tatiana per ogni singolo personaggio. Infatti, in ogni scena dove vediamo i cloni interagire, sono più inquadrature montate ad hoc per far sembrare che davvero esistano due o più persone con lo stesso volto. In realtà sono solo altri attori che danno il tempo giusto per formare il dialogo che poi verrà girato nuovamente, scambiando il loro posto con la Maslany. Tutto questo impegno nella produzione di un episodio grava, ovviamente, sulle spalle di chi è sempre davanti alla telecamera anche quando non interpreta la protagonista.

 

Non sempre Tatiana Maslany riesce ad essere forte sul set, ma gli altri attori le restano vicino senza mai giudicarla.

 

Ci sono due scene, delle tante presenti sul web che davvero scaldano il cuore. La prima avviene all’incirca nella terza stagione, dove avviene una cena di “famiglia” con tutti i cloni principali. Immaginate da voi quante volte una sequenza del genere possa essere stata provata. Perché, non solo le ragazze si passano il cibo o fanno battute tra loro, facendo quindi riposare la camera in più riprese, ma interagiscono anche con tutto il resto del cast principale. Ad un certo punto si può benissimo vedere il crollo emotivo di Tatiana che, dopo aver già interpretato dei cloni, arriva ad Helena, vestita con una maglietta rosa molto simpatica e paradossale per il suo carattere. Qui la Maslany inizia a ridere per poi scoppiare in un pianto nervoso chiedendo scusa svariate volte. Felix (Jordan Gavaris) se ne accorge, le asciuga il viso ma continua a ridere per non farla preoccupare. Nella seconda, avvenuta durante la fine della quinta stagione, sono presenti Cosima e Delphine (Évelyne Brochu) intente a finire qualcosa di davvero importante al computer. Secondo lo script la scena sarebbe dovuta terminare con le due che sorridevano per la vittoria, ma Tatiana ha iniziato a piangere e Évelyne l’ha seguita senza rovinare il tutto, garantendo una delle più realistiche e toccanti scene di tutto Orphan Black. L’attrice ha poi spiegato in un’intervista che non fosse qualcosa di voluto, ma che si sentisse così stanca e sollevata per essere arrivata a fine percorso col personaggio di Cosima, che non è riuscita a trattenersi.

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