Che Daedalic Entertainment fosse sinomino di giochi indipendenti di qualità non avevamo dubbi, visti i trascorsi da developer e da publisher. Questa volta è il turno di un’avventura grafica punta a clicca, vecchio stile. Non fatevi ingannare però, siamo davanti ad un titolo dal sapore piuttosto moderno, che sa fare dell’autoironia e sa intrattenere mediante una narrativa pungente e talvolta piuttosto originale. Giochiamo nei panni di Anna, che come suggerisce il titolo del gioco, avrà una missione da compiere: salvare il nonnino malato.
Per farlo dovremo risolvere innumerevoli enigmi e situazioni bizzarre ai limiti della fantasia. Anna è dotata di poteri soprannaturali, tra cui la telecinesi, la quale ci permetterà di torturare persone,  spostare oggetti e risolvere i puzzle più impegnativi. Pensavate davvero fosse tutto qui? Anna potrà parlare con creature apparentemente morte e sepolte, con pupazzi, fantasmi e cosi via. Vestiamo dunque i panni di una super-bambina, in grado di abbattere qualunque muro si trovi di fronte a colpi d’intelligenza e furbizia. Nel momento in cui cominciamo a far muovere i primi passi di Anna, ci rendiamo subito conto di essere in un enorme enigma, costituito dagli oggetti utili che abbiamo intorno, dislocati nelle stanze e nel mondo di gioco in modo talvolta intelligente, con il fine ultimo di farci ragionare di fronte alle difficoltà della piccola protagonista.
Anna avrà modo di interagire con gli oggetti in due modi: infatti con il tasto sinistro del mouse compierete le azioni mentre con il tasto destro il nostro personaggio esaminerà la scelta riflettendo e rivelando consigli più o meno tra le righe al giocatore. E’ una sorta di aiuto fornito dagli sviluppatori nel momento in cui si perde il naturale filo dei puzzle a cui Anna’s Quest ci sottopone. Un altro aiuto viene fornito affinchè possiamo renderci conto di quali oggetti sono utilizzabili da Anna e quali sono semplicemente parte dello sfondo del mondo di gioco. In questo modo, tramite l’utilizzo di pochi tasti, uniti ad un inventario estremamente intuitivo, anche grazie ai colori, il gameplay scorre fluido e talvolta ci si dimentica anche di essere all’interno di un punta e clicca. Non si può dire che sia la stessa cosa per i ritmi narrativi che viaggiano a tempi alterni in base alla velocità che impiegherete a capire i puzzle e risolvere i problemi che dovrà fronteggiare Anna. Spesso di tratta di enigmi intuitivi e che non richiedono lunghi ragionamenti, tuttavia capita molte volte che i puzzle siano risolvibili solo se tornato un po’ indietro e recuperando oggetti lasciati alle spalle, in pieno stile Monkey Island e può effettivamente rallentare il ritmo di gioco.
Dal punto di vista tecnico Anna’s Quest si difende piuttosto bene, senza però forzare la mano verso una grafica mozzafiato. Siamo al cospetto di un disegno di un artista, la cui mano ha dato vita e poteri magici ad Anna e i suoi antagonisti. Lo stile degli scenari di cui siamo testimoni scherza con il suo ego, con rappresentazioni ironiche e talvolta buffe, che fanno sorridere poichè si sposano estremamente bene con il mood del titolo. Il tutto si fonde egregiamente con la parte dialogata che, come potete immaginare, non vede implementato il doppiaggio italiano.
Nel complesso siamo di fronte ad un’avventura grafica punta e clicca di buon livello, che sa scherzare e tornare seria in poche battute. Ironizza e prende in giro alcuni classici enigmi divenuti clichè facendosi leggere tra le righe, puntando però i piedi nel momento in cui bisogna rimanere seri poichè gli spunti e le tematiche non mancano. Come ho già evidenziato in precedenza, la sua pecca risiede nello stile di gioco e nella scaltrezza del giocatore, che possono portare Anna’s Quest a risultare lento e macchinoso per via di alcune scelte di game design nella risoluzione degli enigmi e nelle interazioni con oggetti e NPC.  Tuttavia, qualora siate amanti dei punta e clicca che strizzano l’occhio alla vecchia scuola e amate risolvere enigmi dal mattino alla sera, siete nel posto giusto. Posate sul tavolo il cubo di Rubick, mani sulla tastiera e per 19.99€ diventerete una bambina alla ricerca di una cura per il suo povero nonnino.