Fallout 76: Wastelanders Recensione – Non è mai troppo tardi

Versione Xbox One

Fallout 76: Wastelanders Recensione Xbox One | Per tutti i possessori di Fallout 76, potrebbe essere davvero un gran momento. Infatti, i sopravvissuti più temerari che hanno avuto il coraggio di rimanere nelle selvagge terre del West Virginia, riceveranno presto delle nuove visite. Bethesda ha ufficialmente rilasciato la nuova espansione Wastelanders, per cercare di arricchire ancora un po’ le avventure dei membri del Vault 76. Disponibile dal 14 aprile 2020, l’aggiornamento sarà totalmente gratuito per tutti i possessori del gioco base, ma c’è di più: l’espansione inaugura l’arrivo dell’opera sulla piattaforma Steam. Noi della redazione abbiamo avuto la possibilità di provarlo su Xbox One, ma è disponibile anche su PlayStation 4. Ebbene, non avete più scuse adesso. È giunto il momento di indossare la tuta, il Pip-Boy e di affrontare la dura vita al di fuori del bunker. Nuovi pericoli vi attendono, ma non temete: avrete tutto il supporto necessario!

La volontà di Bethesda di riaccendere il tormentato Fallout 76 c’è e si vede. Con questa nuova espansione, traspare tutto il desiderio di ripopolare le infinite terre di un Virginia sfigurato dai segni di un’esplosione atomica, avvenuta in tempi immemori. Prima di partire con le nostre impressioni, ecco cosa il team di sviluppo ha messo in serbo per i giocatori:

  • Alleati – Speciali tipi di NPC umani che daranno nuova vita al C.A.M.P del giocatore offrendo attività a cui prendere parte ogni giorno;
  • Sistema di reputazione – Ripresa dei precedenti capitoli di Fallout, è l’inclusione di un sistema di reputazione che darà a ogni scelta un peso maggiore. Più i giocatori aiuteranno una fazione offrendo informazioni, abbattendo i suoi nemici e completando missioni, più la vostra reputazione presso quello schieramento aumenterà.
  • Nuovi eventi – Wastelanders aggiunge due nuovi eventi a Fallout 76, “Pronti a tutto” e “Radiazioni abbondanti”. Sia che stiate giocando come protettore di una roulette o respingendo gli assalti di creature radioattive, questi nuovi eventi porteranno nuove e uniche sfide in Appalachia.
  • Bug Fixes – Wastelanders includerà nuovi contenuti e bug fixes insieme a una serie di significativi miglioramenti.

Oltre a queste caratteristiche base, ci saranno anche ulteriori ambientazioni e una serie di Pack a pagamento per chi volesse ampliare la sua collezione. È importante notare che questi acquisti non intralceranno in alcun modo l’esperienza degli altri giocatori, che magari preferiscono mantenersi all’aggiornamento gratuito.

Predoni o Coloni, da che parte vi schiererete? Questa è una delle prime novità che più salta all’occhio. Infatti, grazie a queste due nuove fazioni, potremmo scegliere liberamente chi supportare, svolgendo piacevoli compiti sparsi qua e là per la vastissima mappa. Ma siate prudenti: il rigido sistema di reputazione vi giudicherà per ogni scelta o azione. Che siano giuste o sbagliate, questo dipenderà solamente da voi e dal tipo di approccio che preferirete usare. Le lunghe quest che vi attendono non brilleranno certo di originalità, ma sono una vera manna per tutti i fan del brand e, soprattutto, riescono a catturare il giocatore sin dal primo obiettivo. Che abbiate acquistato il titolo al Day-One oppure di recente, non avrete problemi ad ambientarvi nell’universo di Fallout 76, sebbene alcuni comandi potrebbero risultare, inizialmente, problematici. Inoltre il titolo non vi lascerà la possibilità di scegliere come e quando usufruire dell’espansione, risultando troppo invadente e, a tratti, confusionaria.

 

Avrete la possibilità di scegliere il vostro schieramento preferito, ma fate attenzione: sarete giudicati di conseguenza.

 

Nonostante Bethesda abbia saputo realizzare il sogno della community di Fallout 76, ovvero quello di avere una campagna per rendere il tutto più vivo, non possiamo accettare che il titolo venga in qualche modo manomesso così bruscamente. Non dimentichiamoci che è un’opera concepita per il gioco online e così dovrebbe rimanere. D’altronde però, un ritorno ad Appalachia in pieno stile Fallout era ciò di cui necessitavamo. Le dinamiche non possono essere paragonabili a quelle dei precedenti capitoli, sia chiaro. Ma, sia i bot che i loro dialoghi sembrano scritti con cura e attenzione, dando così un tocco di personalità all’intero mondo di gioco, rimasto sterile per troppo tempo. Ciò garantisce una narrazione funzionale che, senza troppe pretese, punta a far cambiare idea a milioni di fan rimasti delusi dalla compagnia. Del resto, l’ebrezza di intrufolarsi in un appartamento e requisire ogni avere o uccidere una strana creatura mutata, non ha prezzo. Sintomo che la febbre da Fallout difficilmente cesserà di esistere.

Nonostante siano stati fatti dei lavori di bug fixes, con conseguenti miglioramenti dell’intera struttura tecnica, i problemi non cessano di esistere. Problemi che potrebbero ostacolare brutalmente l’esperienza di gioco portando, in casi estremi, al riavviare l’applicazione come ci è successo durante la prima ora di gameplay. In conclusione, il lavoro svolto da Bethesda non è da sottovalutare, anzi. La sua volontà di rilanciare il titolo non è più un mistero, ma un semplice aggiornamento non ci può garantire nulla. Il team dovrà sottoporsi a più iniziative del genere cercando di coinvolgere, sempre di più, una community desiderosa di cambiamento. Un cambiamento che non dovrà essere radicale, ma dovrà saper mantenere l’identità e l’idea del titolo, che ricordiamo essere vincente.

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