Riot Games sta mostrando un approccio certamente più cauto per Valorant. Infatti, l’azienda ha annunciato che i tornei Esports potranno essere organizzati anche da soggetti appartenenti a terze parti. La strategia dello studio di sviluppo è quella di formare partnership, così da poter fortificare il mondo competitivo del suo sparatutto. Il focus è incentrato principalmente su quattro pilastri: competitività, integrità, accessibilità ed autenticità. Ciò vuol dire che non mancheranno eventi aperti a tutti, i quali potranno fungere da trampolino di lancio per i giocatori emergenti. Al momento i tornei verranno divisi in tre fasce: la prima, gestibile dalle sale LAN, non dovrà superare i 10.000$ di montepremi. La seconda, riguarda competizioni di media grandezza, dove vi prenderanno parte influencer e organizzazioni Esports. L’ultima, è riservata a entità come ESL e DreamHack, per cui concernerà i massimi livelli.
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