Noi siamo esseri umani. Siamo carne, ossa e muscoli che si muovono all’unisono, controllati da una coscienza che ancora non sappiamo se chiamare anima o solo mente. Abbiamo un cuore che pulsa ed un cervello che ci fa riflettere e compiere azioni, spesso dettate dai sentimenti. I sentimenti, appunto, sono un grande interrogativo. Se fossimo noi a poterli controllare saremo perfetti. Se potessimo sopprimerli diventeremo altro. Non saremo più umani. Saremo macchine. Ma cosa succede se, invece, è una macchina ad essere difettosa? Cosa succede se qualcosa di apparentemente perfetto e ben congegnato ha in realtà una falla nel sistema? Può essere definito “umano” un androide che ha le nostre stesse sembianze? Ha un cuore che batte, muscoli ed ossa di metallo. Ha un cervello che gli permette di riflettere tramite algoritmi già impostati e di compiere azioni, anche fuori dagli schemi. Quindi cosa ci differenzia da un androide difettoso? Cosa ci permette di avere e pretendere dei diritti in più rispetto a lui? Un robot può essere paragonato ad un essere umano se prova emozioni? Può essere simile a noi se non vuole morire?
Detroit: Become Human apre la porta a questi quesiti che si insinuano nelle nostre menti durante l’intera esperienza di gioco. Inizialmente uscito il 25 maggio 2018 per PlayStation 4, e poi approdato anche su PC lo scorso 12 dicembre, è un’avventura dinamica che cambia in base alle nostre scelte. Ma quali sono davvero quelle giuste e quali quelle sbagliate? In attesa di un ritorno alla normalità, siamo qui per parlarvi di questo titolo che, quando l’emergenza virus sarà terminata, potrete trovare anche nei negozi in versione fisica per PC.
Un futuro prossimo accecante, sfuggente e tremendamente reale
Per rispondere a queste domande dobbiamo addentrarci nel nuovo mondo ideato da David Cage e conoscerne i personaggi, le loro storie e scoprire i loro segreti. Non seguiremo però degli esseri umani ma dei robot: macchine perfette che però possono fallire. Possono compiere scelte, giuste o sbagliate che siano, ma una cosa è certa: siamo noi a guidarli. Già questo ci deve far riflettere. Essendo noi gli artefici del destino di Kara, Markus e Connor, abbiamo già fatto fallire la loro storia in principio, o meglio, l’abbiamo fatta iniziare. Ebbene, perché sto usando il verbo “iniziare”? Senza le nostre scelte fuori dagli schemi, senza i nostri sentimenti che ci fanno decidere se rispondere diligentemente, se attaccare o se non fare nulla, loro avrebbero continuato a vivere una storia apatica, statica e senza alcun risvolto. Subentrando come loro guardiani, anzi, come loro anime, li abbiamo corrotti: sin dalla prima parola che facciamo dire a Connor, sin dal primo sguardo di troppo per Kara, sin dal primo movimento di Markus. La loro storia è stata contaminata da noi giocatori. E perché non è più perfetta? Perché siamo noi i primi a non essere perfetti. Ma siamo noi ad avere il potere.
Dentro il cuore della macchina
Prima disponibile solo su PlayStation 4, Detroit: Become Human arriva su PC con grafica migliorata, risoluzione 4K, frequenza fotogrammi a 60 fps e integrazione completa di mouse, tastiera e gamepad per fornire la migliore esperienza di gioco possibile. Oltre ciò possiamo confermare quanto sia comodo utilizzare i vari comandi per muovere Connor durante le sue indagini, garantendo anche per i QTE di Markus l’accuratezza necessaria per premere il tasto giusto al momento giusto. Inoltre, qui sotto troverete i vari requisiti richiesti per poter vivere un’esperienza ottimale durante la fruizione del titolo.
REQUISITI MINIMI: |
REQUISITI CONSIGLIATI: |
SO: Windows 10 (64 bit) |
SO: Windows 10 (64 bit) |
Processore: Intel Core i7-3770 @ 3,4 GHz o AMD FX-8350, 4,2 GHz (consigliati almeno da 6 a 8 logical core) |
Processore: i5-8400 @ 2,8GHz o Ryzen 5 1600 |
Memoria: 8 GB RAM |
Memoria: 16 GB RAM |
Video: Nvidia GeForce GTX 780 o AMD Radeon HD 7950 |
Video: Nvidia GeForce GTX 1060 o AMD Radeon RX 580 |
RAM video: almeno 3 GB |
RAM video: almeno 4 GB |
L’effetto farfalla e l’albero delle decisioni
Con un sistema di gioco semplice ed efficace, Detroit: Become Human non necessita un tipo di abilità ricercata per la sua fruizione: è alla portata di tutti. Sfruttando una direzione registica eccellente, il gameplay resta quell’aggiunta in più per renderlo interattivo al punto giusto, senza intaccare il comparto narrativo, vero fulcro delle opere di David Cage. Questo sistema, su cui si basa il titolo, impianta le proprie radici sull’ideologia dell’albero delle decisioni. Il termine è utilizzato per descrivere un grafo di scelte e delle loro possibili conseguenze, utilizzato per creare un “piano di azioni” mirato ad uno scopo: supportare l’azione decisionale. Questo schema si lega perfettamente alla teoria del caos, in particolare all’effetto farfalla che, in matematica e fisica, viene utilizzato per racchiudere la nozione di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali. Insomma, abbiamo una scelta immensa di azioni da poter compiere e, ognuna di loro, passo dopo passo, porta a delle conseguenze stratosferiche che si ripercuotono sui protagonisti e sulle persone attorno a loro. Proprio come il batter d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornado in Texas, ogni nostra azione scaturisce diverse conseguenze, delle volte inaspettate, altre spiacevoli, ma sempre determinate dalle nostre decisioni.
Versione PC RETAIL: confezione fisica e artbook ufficiale
Nella versione PC RETAIL ci sono vari oggetti aggiuntivi che meritano una maggiore esplorazione. Prima di tutto la confezione che conterrà i vari gadget, non ha al proprio interno un disco, ma una card che vi consentirà di scaricare il gioco direttamente dalla piattaforma su cui poi verrà lanciato, ovvero Epic Games Store. All’interno quindi avremo questa Cyberlife Card, ideata dalla ditta che produce gli androidi in Detroit: Become Human; degli stickers dei titoli di Quantic Dreams (inclusi Beyond: Due Anime e Heavy Rain) ed infine l’artbook ufficiale. All’interno di quest’ultimo si potranno ammirare i vari concept art ideati da vari artisti per cogliere l’essenza dell’opera. Ricordiamo che, questo tipo di versione, sarà disponibile non appena cesserà lo stato di emergenza e riapriranno i negozi.
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