Marketing, una parola che ritroviamo spesso nella nostra quotidianità , soprattutto se associata al fenomeno di massa che hanno avuto i social media negli ultimi dieci anni. Il videogioco, invece, è un vocabolo che racchiude al suo interno l’insieme delle esperienze che riescono a stimolarci a livello psico-fisico tramite la fruizione di un’opera interattiva. Ovviamente, come ogni bene dell’industria culturale, anche quest’ultimo ha, al suo interno, la prima voce che abbiamo enunciato, ma cos’è esattamente il marketing? In breve, è l’insieme delle tecniche utilizzate dai comunicatori per rendere un prodotto riconoscibile e alla portata dei consumatori, grazie ad attività esplicative che marcano l’unicità del suddetto, come la pubblicità . Come avrete letto dal titolo, abbiamo menzionato due attività ludiche molto diverse tra loro: da una parte abbiamo la serie di DOOM, leggendario shooter in prima persona di id Software, riconosciuto soprattutto per la sua natura violenta e gore, capace di far impallidire qualsiasi film splatter (soprattutto per la qualità spesso discutibile di questi ultimi). D’altro canto, Animal Crossing è un’esclusiva per le console Nintendo, ed è riconosciuta per essere una delle saghe più pacifiche e rilassanti in assoluto. Infatti, dovremo gestire il nostro villaggio di animaletti simpatici, procurandoci risorse, insomma, un gestionale puccioso. E quindi, perché li accoppiamo? Molti di voi non lo sapranno, ma per pura casualità , i due sono stati rilasciati entrambi il 20 marzo, pochi giorni fa, ragion per cui molti giocatori hanno iniziato a ponderare i loro acquisti su quale prendere. In ogni caso, la maggior parte ha finito per comprarli entrambi, e non solo, molti degli amatori di uno solo di queste opere hanno finito per provare l’altra, ma perché? Noi di VMAG, con questo articolo, intendiamo analizzare ciò che i rispettivi publisher sono riusciti a creare, con idee geniali, unificando due community così tanto diverse.
Che coincidenza!
Inizialmente, solo DOOM Eternal sarebbe dovuto uscire in data 20 marzo, ma per pura coincidenza, Nintendo di seguito ha annunciato che la celeberrima serie di Animal Crossing sarebbe ritornata quello stesso giorno con il nuovo capitolo New Horizons. A questo punto starete rimuginando qual è il grosso problema, dato che, come abbiamo anticipato nell’introduzione, i due target a cui questi prodotti puntano sono totalmente diversi. Tutto vero, se non che, diversi membri dei rispettivi fandom hanno notato la concomitanza tra i due videogiochi ed hanno iniziato una diatriba su quale dei due fosse degno del loro acquisto. Ciò ha causato una vera e propria battaglia tra i due fronti, i quali volevano boicottare il rivale a vantaggio dell’acclamata serie che stavano proteggendo, a colpi di post e discussioni in ogni forum o articolo inerente ad uno di essi. La situazione, dacché inizialmente giocosa, ha cominciato lentamente a precipitare in una guerra su chi avrebbe trionfato, generando un momento molto pericoloso per le case di produzione, poiché vedevano le loro vendite traballanti dalla cattiva reputazione che stavano ricevendo. Fu così che, anche grazie al supporto di svariati utenti, alcuni veri e propri geni del reparto marketing di Nintendo e Bethesda hanno pensato ad una strategia migliore: perché continuare a far combattere la nostra clientela quando potremmo unirla? Indubbiamente questo sarà stato il loro primo pensiero, fuori dagli schemi ed allo stesso tempo di un altro livello. Ma c’è ancora una questione irrisolta: come possono due fazioni, così differenti sia in gusti che in linea di pensiero, andare d’accordo o persino ad allearsi? Roba da pazzi. Ma se c’è un contenuto che accomuna TUTTI, ed intendiamo proprio tutta la razza umana, effettivamente esiste un solo tipo di format che avrebbe potuto ribaltare la situazione: i meme. Eh già , lo sappiamo tutti, non prendiamoci in giro, i meme sono un metodo di comunicazione universalmente accettato, il quale non presenta quasi mai critiche (a meno che non riguardino argomenti scottanti). Per cui, ancora una volta, accettiamo che viviamo in un’era in cui il digitale la fa da padrone ed il passaparola è quasi l’unica fonte che le moderne aziende sfruttano per sponsorizzare le proprie creazioni. E quale passaparola è migliore di contenuti divertenti dalle grandi potenzialità virali? Infatti, il punto è stato segnato e la strada davanti alle due imprese è in ripida discesa. Non ci aspetta altro che osservare come, da una singola immagine, si arrivi ad una notorietà dilagante.
L’illuminazione
Ed è proprio con l’intenzione satirica che i dipartimenti di comunicazione di DOOM Eternal e Animal Crossing: New Horizons hanno deciso di agire. Proprio grazie anche all’aiuto di alcuni utenti, decisamente più ragionevoli di altri, i creatori di contenuti in questione hanno notato alcune immagini che ritraevano i due rispettivi personaggi iconici interagire tra loro, in maniera scherzosa s’intende. Da questo punto, le pagine ufficiali dei videogiochi coinvolte a loro malgrado in quella malsana guerra hanno iniziato a spingere nella pubblicazione di format divertenti che riguardavano l’arrabbiatissimo Doomguy parlare e compiere diverse attività con Isabelle, la pucciosa mascotte della serie Nintendo. Ovviamente, le azioni che compiono congiuntamente riguardano momenti storici delle due opere, ad esempio, videoclip che mostrano il soldato indistruttibile vivere una vita pacifica e pescare in tutta tranquillità , tra i complimenti di tutto il villaggio per il lavoro svolto, mentre la cagnolina viene ritratta come una brutale sterminatrice di demoni, continuando l’opera che lo Slayer ha lasciato, apparentemente, in sospeso. Non potevano mancare, assolutamente, nemmeno sketch che hanno come protagonisti, questa volta, non le due icone, bensì la caricatura del fan medio di una delle due saghe. La descrizione stereotipata dell’appassionato di esecuzioni brutali e stermini di ammassi di creature infernali, sarà ora colui che andrà , in fretta e furia e utilizzando qualsiasi mezzo necessario, verso il negozio specializzato di turno per acquistare la sua agognata copia di Animal Crossing. Dall’altro lato, avremo modo di osservare un tipo di player positivo che, al solo sguardo, dà l’impressione di essere molto pacifico e cauto fino all’ottenimento di… ma ovviamente DOOM! Ciò ha creato non solo una grande diffusione dei due “rivali”, ma anche dell’unificazione delle due community, ora più forti di prima e che, paradossalmente, si supportano l’un l’altro.
La potenza del marketing
Conseguentemente alla produzione di contenuti a carattere satirico e comico, non molto dissimili agli esempi enunciati al passo precedente dell’articolo, c’è stato un picco di popolarità delle creazioni di id Software e Nintendo, il quale ha giovato non solo alle vendite dei due prodotti ludici, ma anche alla conoscenza da parte di un target che, prima d’ora, era estraneo a questi due titoli. Non a caso, DOOM Eternal e Animal Crossing: New Horizons hanno registrato un aumento di quasi il doppio dei videogiocatori connessi. Tutti questi avvenimenti, fortunatamente terminati per il verso giusto, ci fanno riflettere e realizzare quanto il marketing sia diventato potente all’interno dell’industria del videogioco. Non molti anni fa, con un incremento minore della conoscenza dei social media, ogni nuovo gioco seguiva lo stesso format, per niente trasversale, che puntava solo alla rivelazione di elementi che sarebbero stati disponibili nel capitolo in questione. Al giorno d’oggi, tuttavia, l’elemento della comunicazione è diventato un pilastro fondamentale della nostra vita, e la sola reputazione di un bene fa vacillare il nostro giudizio, negativamente o positivamente, solo in base a ciò che ci è stato detto da altri o dai contenuti d’intrattenimento. È un dato di fatto che, senza questa campagna di pubblicizzazione, che vede i nostri protagonisti interagire in maniera giocosa tra loro, i publisher non avrebbero giovato in maniera così tanto redditizia e con il minimo sforzo. Proprio così, “minimo sforzo”, perché è bastato uno spunto dalle pagine ufficiali per scatenare l’utenza e far compiere a loro tutto il lavoro di pubblicizzazione.
Questa era la nostra visione riguardante la potenza che il marketing ha ormai anche nel nostro medium preferito. Che sia positiva o negativa, possiamo sicuramente constatare che, al momento, le nostre scelte su quale videogioco acquistare o no sono influenzate molto spesso dalla creazione di contenuti di entertainment ad esso legati. E voi, che ne pensate? Agire in base alla popolarità ed alla densità della community di un titolo è giusto o superficiale? Inoltre, non è da escludere che, in un futuro prossimo, determinate case di sviluppo e publisher possano, volontariamente, prendere spunto da questa ironica situazione creatasi tra la saga di Animal Crossing e DOOM. Noi di VMAG siamo convinti che, com’è già accaduto in passato nel mercato del videogioco, siamo davanti ad un’ulteriore evoluzione del settore e, di conseguenza, avremo sempre più spesso a che fare con il coinvolgimento della fanbase nella produzione di attività multimediali. Infine, che male farebbe agli addetti al reparto in questione, di lasciare parte dei propri compiti alla community?