Tales from the Loop Anteprima: l’incontro tra fine ed inizio

Tales from the Loop Anteprima | Loop. Sapete cosa significa questa parola? Nel linguaggio scientifico e tecnico è un termine con cui si designano linee chiuse o anelli; in elettronica è rappresentato da un circuito chiuso e, infine, in informatica è una serie di iterazioni eseguite sempre con lo stesso ordine, con varie modifiche per arrivare alla condizione prefissata. Quest’ultima definizione è quella che più si avvicina a ciò di cui vogliamo parlare oggi. Si tratta dunque di qualcosa che si ripete all’infinito, più o meno. Niente falle nel sistema, infatti, ogni aggiunta o sottrazione trova la sua posizione, fino a far riallineare il circolo. Se lo si potesse aprire, senza distruggerlo, si scoprirebbero i misteri dell’universo ed i legami che uniscono qualsiasi persona a questo interminabile filo conduttore. Ora che tutti sappiamo a cosa ci riferiremo durante questa Anteprima, possiamo parlare di Tales from the Loop, serie TV fantascientifica in uscita il 3 aprile su Amazon Prime Video. Avendo avuto la fortuna di poter visionare ben 3 episodi (1-4-6), possiamo quindi parlarvene, senza spoiler ovviamente. Se siete interessati a scoprire cosa si celi dietro questo misterioso ed intrigante show, saremo lieti di accompagnarvi in questo breve articolo. Pronti? Iniziamo.

Ispirata ai libri dell’illustratore svedese Simon Stålenhag, da cui proviene anche un gioco da tavolo role-play, Tales from the Loop entra immediatamente in un filone di serie TV ormai ben conosciuto e che potrebbe, quindi, allontanare chi non è stato attirato dal trailer di lancio. Sfiorando temi e sistemi già introdotti da altri show, potrebbe sorgere spontaneo qualche quesito. Alcuni penseranno a Stranger Things per il classico periodo degli anni ‘80 rivisitati in chiave sci-fi, oppure a Dark per il tema principale del legame e del tempo. Seppur ci si ritrovi a notare alcune ricorrenze, tutto ha un proprio significato che dovrà essere sviscerato man mano che l’episodio andrà avanti. Inoltre, un’altra sfumatura rimanda a serie come Black Mirror, Inside No. 9 e la più vecchia ma famossisima The Twilight Zone, dove le puntate sono legate da un filo conduttore, ma seguiremo personaggi diversi.

Grazie all’episodio Pilota (Loop), che porta il nome del soggetto principale onnipresente, già si intende che tipo di tematiche e soprattutto di genere e taglio abbia la serie. Con una classica ma non banale storia iniziale, ci addentriamo in quello che sembra, in tutti i sensi, un universo molto simile al nostro. Unendo l’effetto nostalgia con un’ambientazione distopica e sci-fi, lo show ci mostra robot e macchinari che, nonostante l’incongruenza storica, si riferiscono a quel determinato stile, ormai icona dei film degli anni ‘80. Ogni angolo, casa, laboratorio e posto di blocco sono perfettamente in armonia tra loro, nonostante sia irrealistico trovarli insieme, proprio come accade quando si osserva una delle illustrazioni presenti nel libro dell’autore originale. E, esattamente come avviene per questi collegamenti, sempre azzeccati, persino la complicità tra i vari comparti trova una sua stabilità.

 

Ogni oggetto fantascientifico trova la sua armonia all’interno della serie TV, come se gli anni ’80 si possano collegare solo al genere sci-fi.

 

Partendo dalla fotografia, l’accompagnamento di questi background vecchio stile e di elementi futuristici viene completato da una scelta di filtri e pattern di colori desaturati. Questa unione consente un equilibrio visivo che poi, a seconda della situazione, può diventare più o meno disturbante. Oltre a stupire dal punto di vista artistico, con design studiati ad hoc e movimenti di camera ben precisi, Tales from the Loop riesce ad emozionare anche a livello auditivo. Tracce musicali così evocative sono difficili da trovare e realizzare. Intere basi, unicamente create sfiorando i tasti di un pianoforte con accompagnamento di archi, rendono l’ascolto complessivamente eccezionale. Tutto questo però, non si legherebbe mai perfettamente se non ci fosse anche un cast adatto. Ebbene, seppur ci siano dei momenti dove il livello potrebbe calare, tutti gli interpreti sono meritevoli, persino i più giovani del gruppo.

Dopo tutte queste premesse e spiegazioni, è giunto il momento di dire la nostra su Tales from the Loop. Avendo potuto visionare solo 3 degli 8 episodi che saranno poi disponibili, non possiamo ovviamente giudicare la serie TV per intero. Ma, complessivamente parlando, si presenta come un’ottima opportunità. Basandosi poi su un’opera già esistente e conclamata nel suo genere, non possiamo far altro che aspettarci molto dall’intera stagione, sperando che non vada a perdersi in collegamenti troppo complessi o in buchi di trama tipici del genere. Nonostante i vari rimandi a show già citati, ci auguriamo di avere sempre quella sensazione di “già visto, ma comunque innovativo“.

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