Curious Expedition Recensione PS4: è tempo di salpare all’avventura

Curious Expedition Recensione | “Al calar delle tenebre, decidemmo di accamparci sotto la possente roccia che ci faceva da riparo. Non avevamo più scorte e la ferita alla gamba iniziava a provocarmi dolori lancinanti. Io e il mio compagno avventuriero tentammo invano di riposare, ma venivamo disturbati dalla costante paura che una delle tribù locali ci trovasse e uccidesse”. Se siete anche voi degli amanti dell’avventura e desiderate partire per mete sconosciute, alla ricerca di tesori e artefatti, dovrete stare in guardia da numerosi pericoli. E come ci viene insegnato da Curious Expedition, l’istinto e il sangue freddo saranno le abilità che più vi verranno richieste, per vivere una delle storie più avvincenti e impegnative dello scorso secolo. Siete pronti? Bene allora, salite sulla vostra nave e raggiungete il prossimo continente.

Uscito nel 2016 su Steam, Curious Expedition è arrivato anche sulle console casalinghe: PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Creato dal team Maschinen-Mensch, il titolo è un simulatore di spedizioni roguelike, ambientato nel 19esimo secolo. Servendosi di personalità storiche davvero esistite, come Grigori Rasputin, Marie Curie o Charles Darwin (con abilità e perk unici annessi), sarà possibile addentrarsi in spedizioni senza precedenti. Scoprendo regioni inesplorate, l’obiettivo principale sarà quello di far proliferare la nostra fama, accumulando preziosi oggetti, facendo ricerche scientifiche o collezionando rari artefatti. Presentando un’interfaccia che rimanda alle avventure grafiche degli anni ’80-90, il titolo cattura inizialmente il videogiocatore più affine al passato. Infatti, i più nostalgici partiranno sicuramente avvantaggiati, stilisticamente e tecnicamente parlando. Questo perché il gioco presenta un gameplay gestionale vecchio stile. Nonostante sia perfettamente adattato ai tempi moderni, con qualche sfumatura GDR per alleggerire il carico, alcune fasce d’utenza potrebbero trovare questo stile un po’ troppo ostico o noioso, proprio a causa della sua struttura rétro.

 

Il titolo presenta elementi vecchio stile, una vera gioia per tutti i nostalgici degli anni ’80 – ’90.

 

Qualitativamente parlando, il gioco brilla sotto ogni aspetto. Curato sin nei minimi dettagli, si capisce da subito che gli sviluppatori hanno dedicato anima e cuore a questo prodotto. Con una grafica che presenta un’artisticità vivace e ben pensata, sarà impossibile non apprezzare ogni piccolo particolare che riempie lo schermo. E grazie alla possibilità di visitare ogni tipo di territorio, contando su una mappa che ricopre tutti i continenti del mondo, passare dalla steppa ai ghiacciai del nord sarà ancora più piacevole. Questo ci darà modo di ammirare la caratterizzazione delle varie aree disponibili, che, per la gioia di tutti coloro a cui piace fare delle divertenti scampagnate tra vulcani in eruzione e terreni corrotti, sono davvero vaste. A rendere il tutto più iconico ed esaltante, ci penseranno le spensierate tracce musicali a tema, che numerose, si presenteranno sempre in modo diverso, centrando perfettamente il momento più opportuno. Potremmo dire che risulterebbero un’ottima soluzione ai viaggiatori solitari, ma Curious Expedition ci insegna l’importanza di avere un compagno di viaggio su cui contare. Infatti, sarà impossibile partire per nuove frontiere totalmente liberi o si morirà di solitudine.

Affascinanti quanto gelidi territori, vi attenderanno con un unico scopo: mettervi in pericolo!

Nonostante sia un porting su console, non avrete alcun problema a muovervi tra i menù o ad interagire con gli elementi di gioco. Raramente capita di non rimpiangere mouse e tastiera, e questo è uno di quei casi. Potendo scegliere tra tre diverse difficoltà quali: Viaggio turistico, Spedizione e Morte certa, l’elemento sfida non mancherà di certo e nemmeno la voglia di competere con gli altri NPC, che risultano davvero ostici da affrontare. Al termine di ogni viaggio, si ritornerà nella nostra amata Inghilterra, dove prima di un’attenta classifica sul raccolto, si potrà ottenere un perk che ci aiuterà durante le gite fuori porta, tra granchi giganti e mummie maledette. Con il sudato bottino finale, si potrà scegliere se alimentare la propria fama, tenersi i tesori per collezione o vendere tutto ad un avido mercante per denaro. E per i più malfidati, potrete tenere sotto controllo tutti i vostri progressi e gli oggetti in vostro possesso attraverso il menù principale aprendo la voce Albo d’oro. Sempre dalla schermata di avvio, si potrà vivere un simpatico quanto intuitivo tutorial che in men che non si dica spiegherà tutte le nozioni base. Ah, piccolo spoiler: qualora decideste di farlo, sarete ricompensati con un Trofeo di Bronzo. Meglio di niente, no?

 

Qualitativamente parlando, il titolo eccelle sotto il punto di vista tecnico e artistico.

 

Sarà facile rimanere affascinati dalle piacevoli giornate all’aria aperta, soprattutto dal modo in cui verranno raccontati i fatti. Prendendo spunto dalle avventure testuali e dal famoso gioco di ruolo Dungeons & Dragons, non ci saranno dialoghi tra i personaggi, ma saremo costretti a leggere gli eventi da un vecchio diario di bordo. Questo fedele compagno non ci farà solamente da custode per tutte le nostre memorie, ma funzionerà anche da “tavolino per dadi” durante i combattimenti. Sì, avete letto bene. Le battaglie sono gestite a turni, dandoci la possibilità di difenderci e attaccare attraverso l’uso di dadi, che variano a seconda del protagonista scelto e degli alleati che sono con noi. Ciò necessiterà di un’attenta analisi di tutti i soci che decideranno di unirsi al nostro gruppo, ma ancor prima sarà saggio scegliere il protagonista più adatto al nostro stile di gioco e dai territori che più saremo propensi a visitare. E se è vero che il titolo offre apparentemente aiuti, non fateci troppo l’abitudine. Sa anche essere estremamente punitivo e, talvolta, casualmente spietato. Questo vuol dire solamente una cosa: la morte e la conseguente perdita di tutti i progressi di gioco. Dunque dovrete ripartire da capo e sì, anche se avevate salvato in precedenza non ci saranno sconti.

Usare saggiamente le proprie risorse porterà alla vittoria.

Che Curious Expedition non sia un titolo alla portata di tutti non è un mistero. Infatti, anche alla difficoltà più bassa, c’è il rischio di trovarsi in seria difficoltà. Questo implica l’utilizzo di più e più run, prima di abituarsi totalmente alle meccaniche e ai trucchi, per procedere e vincere. E se in un primo momento potrebbe risultare frustrante, la comicità e lo stile parodistico che inondano il titolo vi terranno incollati allo schermo per moltissime ore. Tra battute sessiste, personaggi con il vizio dell’alcol o del cannibalismo e personalità visibilmente “stravaganti”, ci sarà da sbellicarsi dalle risate. Soprattutto se sarete inclini a rapportarvi con i Frati. Ehm, sì, avete letto bene. Di nuovo. Avidi, malintenzionati e stranamente inclini al preferire carne umana rispetto a della frutta esotica, è palese come gli sviluppatori abbiano preso di mira i portatori della parola di Dio. Teniamo a ribadire che il tutto si trova in una veste ironica vincente, ovviamente senza risultare offensivo. Ma non sono solo risate e divertimento. Infatti, attraverso battute del tipo “Non ci credo che sia una donna ad esserci riuscita”, possiamo riflettere sulla differenza di genere che veniva fatta fino a pochi anni fa, e perché no, potrebbe essere anche un ottimo modo per conoscere personaggi storici femminili che hanno fatto la differenza. In definitiva, ci sentiamo di consigliare vivamente questo titolo, a tutti quelli che di avventure, intrighi e misteri non ne hanno mai abbastanza. Ma fate attenzione, questo gioco potrà portarvi via tante, tantissime ore del vostro tempo. Siete stati avvisati!

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