DOOM Eternal è l’ultimo capitolo sviluppato da id Software e pubblicato da Bethesda della leggendaria saga che ha contribuito alla storia del videogioco. Il titolo è disponibile dal 20 marzo per PS4, Xbox One, PC e Google Stadia. All’interno delle sue innumerevoli fasi di azione frenetica a suon di shotgun, il nostro Doom Slayer dovrà farsi strada anche con nemici più complicati e duri da abbattere: i boss. Questa guida può essere considerata come uno dei metodi più viabili per sconfiggere gli avversari speciali, ma come diciamo nella nostra recensione, l’opera permette di attuare diverse strategie ed approcci altrettanto validi, data la diversificazione e le disponibilità di personalizzazione delle armi e acquisizione di abilità diverse. Non dimenticate, inoltre, che i demoni speciali sono immuni al Getto Infuocato, alla Bomba Criogena e alla Motosega, oltre che, ovviamente, alle Glory Kills se non come esecuzioni finali una volta abbattuti. Inoltre, nel caso in cui trovaste estrema difficoltà nel proseguo della battaglia, il gioco permette di modificare ed abbassare la difficoltà senza incorrere ad alcuna penalità e, se si viene sopraffatti troppe volte nella singola boss fight, verrà fornita la possibilità di sfruttare l’Armatura da Sentinella, che mitigherà notevolmente i danni ricevuti. Avendo finito con le premesse, possiamo iniziare con la guida.
Doom Hunter
Questa perversa creatura metà cibernetica metà demone fa il suo debutto come primo boss di DOOM Eternal e, successivamente, come miniboss durante gli scenari successivi. Il suo unico scopo è quello di cacciare DoomGuy, come si evince dal suo stesso nome. Per quanto la sua battaglia possa essere complessa data l’inesperienza del fruitore a quel punto della sessione, resta comunque una delle più semplici. Inizialmente, la creatura infernale è situata sopra la sua slitta a propulsione, la quale gli consente di fluttuare a mezz’aria e di poter ottenere degli scudi che lo rendono invincibile contro quasi ogni attacco. Solo il Fucile al Plasma è in grado di sciogliere le sue difese e darvi l’opportunità di danneggiarlo. Se avete ottenuto il Modulo Arma del Lanciarazzi “Raffica a ricerca”, avrete l’occasione di togliergli molti punti vita grazie alla natura devastante dell’equipaggiamento. Consigliamo, inoltre, di concentrarvi solamente sul Doom Hunter perché fino a quando la sua barriera protettiva è attiva, essa si rigenererà se non sparate continuamente. Quando quest’ultima sta per andare fuori uso, il nostro nemico otterrà un outline rossa e, continuato a colpire ancora un po’, lui stesso ci informerà affermando di aver ricevuto “danni ingenti”. Una volta arrivati all’ultima fase del primo ostacolo, egli perderà la sua postazione tecnologica e la possibilità di usufruire delle difese. In questo momento siete liberi di utilizzare l’arma che preferite, ma consigliamo di tenere una distanza media/lunga poiché il cacciatore è in grado di sferrare potenti attacchi a corto raggio, mentre i suoi missili sono facilmente schivabili con dei semplici scatti. Sfortunatamente, dopo aver battuto la nostra nemesi ne dovremo affrontare due (Dark Souls chi?). In ogni caso, il nostro approccio non cambierà e dovremo continuare a pensare esclusivamente ad uno di essi per evitare la rigenerazione e ripetere per ognuno del duo gli step precedenti. Muoversi continuamente e utilizzare i Demoni da macello per recuperare salute e risorse, oltre che a posizionarsi repentinamente sulle alture, fa sì che divenga più semplice evitare gli attacchi grazie alle stesse impalcature e la maggiore visibilità .
Razziatore
Veloce, letale e implacabile sia nell’attaccare che difendere, il Razziatore è il secondo boss di DOOM Eternal e, come il Doom Hunter, in seguito alla sua prima battaglia anch’esso diventerà poi un miniboss presente nelle fasi di gioco successive. A differenza del cacciatore, però, quest’ultimo ha un metodo di abbattimento piuttosto basico, seppure sia pur complesso nella pratica, visto che richiede riflessi e velocità d’esecuzione. L’unico modo di danneggiare la creatura demoniaca è quella di anticiparla nel momento in cui, prima di un attacco, lampeggerà di verde. Fino a quando ciò non accadrà , potrete provare a piazzare delle granate ai suoi lati, riuscendo a colpirlo ugualmente. Nel frattempo, vi consigliamo di tenere il non morto a media distanza, altrimenti continuerà ad eseguire il solito fendente con la sua ascia e richiamerà il suo fidato Lupo Celestiale fino a quando non sarà abbastanza vicino. Quindi la migliore soluzione è quella di consentirgli di provare a prenderci a medio raggio, dandoci l’opportunità di contrattaccare grazie al segnale verde. Il quadrupede, invece, è facilmente abbattibile con un singolo colpo di Doppietta, arma consigliata per la sfida perché ci permetterà di infliggere il maggior danno possibile con un singolo sparo in quel brevissimo lasso di tempo. Nel caso in cui provassimo a colpire il non morto quando non c’è il segnale, verremo bloccati dallo scudo o, addirittura, correremo il rischio di un contrattacco.
Gladiatore
Il Gladiatore è il primo boss unico presente nell’opera, non è mai stato sconfitto in battaglia ed è accompagnato dall’eco delle innumerevoli vite da lui stroncate. Il suo scudo contiene l’anima tormentata del suo padrone immortale. A differenza dei due antecedenti, il suo pattern di attacchi è più variegato e richiede uno studio maggiore per essere contrastato. Quando il suo occhio diventa verde significa che sta per eseguire un’offensiva, e bisogna sparare ai suoi bulbi oculari per interrompere sua mossa, rendendolo vulnerabile. Nella prima fase, utilizzare lo scatto per spostarsi lateralmente in maniera alternata e repentina si rivela ottimale per schivare. Anche in questo combattimento, i Demoni da Macello avranno come unico scopo quello di rifornirci di risorse, per cui non c’è alcun bisogno di dargli le nostre attenzioni. Una volta arrivati alla seconda versione, il Gladiatore lascerà cadere il suo scudo, consentendogli una maggiore velocità e numero di assalti a sua disposizione. Il discorso dell’occhio verde vale anche in questo caso, ma attenti a non bersagliarlo quando inizierà a roteare i suoi flagelli, altrimenti vedremo i nostri proiettili riflessi verso di noi. Quando verremo chiusi in mezzo alle sue armi ed emetterà onde d’urto, l’unico modo che abbiamo per non subire danni è quello di non saltare, bensì passare sotto il punto più alto della frequenza. Le armi consigliate per questo nemico sono il Fucile al Plasma e la Mitragliatrice, sebbene il fattore più importante, in questo caso, è di imparare i suoi movimenti.
Khan Maykr
La Khan Maykr è tutt’altro che contenta dalla scia di distruzione che abbiamo lasciato alle nostre spalle, ragion per cui non penserà due volte prima di provare ad ucciderci. Dovremo spararle fino a quando non avremo distrutto il suo scudo e potremo finalmente avvicinarci a lei utilizzando il Gancio da Macellaio della Doppietta e sferrarle un Pugno Divino per ridurre i suoi punti vita. La divinità sferrerà offensive ambientali, tra cui fuoco e raggi laser che piovono dal cielo. Essere sempre in movimento è l’unica possibilità che avremo per non essere colpiti, inoltre, passare sulle aree luminate dal colore rosso del terreno ci infliggerò danno. Sfruttare lo scenario è fondamentale per sopravvivere: le colonne saranno utili nel bloccare i proiettili in arrivo e le piattaforme di lancio un ottimo modo per spostarsi rapidamente. In questo caso, i Droni Maykr sono gli unici minion, ma con un colpo in testa del Modulo Arma “Fucile di precisione” del Cannone Pesante avremo modo di ucciderle con un singolo proiettile e recuperare risorse preziose. Le armi consigliate sono il Lanciarazzi compreso di Modulo Arma “Raffica a ricerca”, in grado di rimuovere quasi l’intera barra di salute con una scarica, oppure la Mitragliatrice.
Icona del Peccato
Il titano conosciuto come Icona del Peccato, araldo dell’Apocalisse, fa ritorno in DOOM come nemico finale. In questo epico scontro, il BFG 9000 ed il Crogiolo saranno fondamentali per distruggere le orde di nemici, comprese di miniboss, che proveranno a ostacolarci nell’abbattimento dell’ultimo boss. L’unico metodo per sconfiggere la maestosa creatura è quello di continuare a danneggiare le sue parti del corpo, indicate da una sezione rossa. Nella prima fase dovremo rimuovere i pezzi della sua corazza, sparare allo scudo esposto non provocherà alcun danno. Le sezioni sono: testa, torso, braccia, mani e plesso solare. Ogni suo attacco è prevedibile e susseguito da un movimento da parte del demone, ma in entrambe le fasi essi saranno invariati. Nella seconda parte il metodo di abbattimento è lo stesso, solo che al posto dell’armatura passeremo a smembrare il suo corpo. Le armi consigliate sono la Mitragliatrice, il Fucile al Plasma e il Lanciarazzi, tutte con i relativi Moduli Arma.
Questo è tutto per la guida ai boss di DOOM Eternal, noi di VMAG vi ringraziamo per la visione e rimanete aggiornati per ulteriori guide che riguardano l’universo del leggendario sparatutto. Inoltre vi ricordiamo che queste sono solo alcune delle metodologie utili per affrontare i nemici speciali, visto che la magnifica opera sviluppata da id Software consente ai fruitori di sviluppare strategie ed approcci totalmente soggettivi, ma che in ogni caso risulteranno ugualmente utili nel proseguo del gioco. Infine, tenete a mente che l’acquisizione dei Moduli Arma è fondamentale nel caso in cui si affronti la campagna a difficoltà maggiori, ma soprattutto è necessario allenare i propri riflessi e la propria velocità di esecuzione per superare le sfide proposte da questo FPS infernale.
Se ancora non le avete lette, vi consigliamo di fare un giro anche in:
- DOOM Eternal – Guida alle armi
- DOOM Eternal – Battlemode: la guida completa
- DOOM Eternal – come affrontare i demoni nel modo migliore
Clicca sulla copertina per leggere