Willy Morgan and the Curse of Bone Town Anteprima

Willy Morgan and the Curse of Bone Town Anteprima | Durante queste interminabili giornate dove dobbiamo restare in casa, è utile trovare qualcosa per passare il tempo e divertirsi. Se state cercando un videogioco da provare per rilassarvi, senza però dimenticare di usare creatività ed ingegno, siete nel posto giusto! Ecco a voi Willy Morgan and the Curse of Bone Town, un titolo di imaginarylab, gratuitamente scaricabile in demo da Steam. Se siete amanti delle classiche avventure punta-e-clicca, misteriose e cartoonesche, in stile Monkey Island, beh, sappiate che avete trovato pane per i vostri denti. Senza ulteriori indugi tuffiamoci in questa Anteprima che, speriamo di cuore, possa rallegravi la giornata.

Willy Morgan and the Curse of Bone Town è un’avventura grafica in terza persona, ambientata in un mondo piratesco in chiave moderna. Dopo ben 10 anni dalla scomparsa del padre, viene recapitata una lettera al nostro protagonista Willy. Da qui inizia il viaggio del ragazzo alla ricerca della verità sul passato. Trama semplice e lineare, che permette immediatamente di capire il contesto. Senza perdersi in chiacchiere, il gioco si appresta immediatamente ad insegnarci, tramite un tutorial, le meccaniche basilari che ci accompagneranno per l’intera avventura. I dialoghi, proprio come la storia, sono ironici e garantiscono immedesimazione, ottima per scoprire qualcosa in più sulla vita del nostro personaggio. Costruendo un background ed un passato, che sicuramente verrà svelato man mano che si andrà avanti, impariamo subito a conoscere Willy, sua madre, suo nonno e persino il postino senza nemmeno che questi vengano mostrati. Vi chiederete come questo possa essere possibile? Facile: basta inventiva e fantasia per creare un mondo da zero ed il team di sviluppo è riuscito a strutturare, seppur per solo un’oretta di demo, già una lore ben assestata.

Iniziando con una breve intro minuziosamente curata che strizza l’occhio ai film d’animazione europei, maggiormente francesi, ed a quell’intrigo alla Tim Burton, vediamo la città in tutta la sua eleganza notturna, al chiaro di una luna che illumina i vicoli bui e silenziosi di Bone Town. Con un comparto sonoro conciso, che avremo voluto ascoltare per più tempo, si crea un’atmosfera che funziona, grazie anche al lavoro grafico e tecnico dietro. Infatti, seppur ci siano alcune animazioni da ritoccare, il dettaglio dei modelli 3D umani e non è davvero ottimo per il tipo di videogioco e stile artistico di appartenenza.

Ma ora passiamo al gameplay. Essendo un punta-e-clicca, potete immaginare cosa farete per gran parte della demo. Ma il dettaglio degli oggetti in ogni stanza e la possibilità di interagire quasi con tutti vi farà sorridere, nonostante Willy parli da solo per tutto il tempo. Imparerete a conoscere la sua famiglia ed a trovare buffe o bizzarre alcune delle sue invenzioni, ma tutto si adatterà al genere di appartenenza, ricordando i classici cartoni animati che guardavamo da piccoli. Ingegno e creatività saranno fondamentali. Vivendo in un mondo dove una bicicletta si tiene su un cactus, sapete già che non potrete trovare facilmente alcuni oggetti nascosti. Date sfogo quindi alla vostra inventiva e non temete di sbagliare o di chiedere aiuto, alcuni ritrovamenti serviranno proprio a capire dove cercare il resto che ancora vi manca. Perciò, un consiglio spassionato che sentiamo di dare è: siate bambini. Giocate con la fantasia perché troverete lì l’azione da dover far svolgere a Willy per trovare determinati “pezzi del puzzle”. Da un lato sarà snervante non capire la posizione di alcuni, ma ancora, cercate di pensare come avreste fatto da piccoli e non ne rimarrete delusi.

In conclusione, Willy Morgan and the Curse of Bone Town è un gioco adattissimo per un momento di stallo come questo. Perché, grazie alla sua purezza e vivacità riuscirà a rasserenarvi ed incuriosirvi quanto basta per dimenticare anche solo per un’ora, cosa stia accadendo fuori dalla vostra finestra. Noi di VMAG, quindi, consigliamo di provarlo assolutamente e, soprattutto, di apprezzare lo sforzo di imaginarylab, un team totalmente italiano che non ha voluto fermarsi nemmeno in un momento del genere, ribadendo l’amore nei confronti della propria creazione.