Se si osserva l’evoluzione dell’umorismo nel tempo, nessuno si aspetterebbe l’Inquisizione Spagnola. O forse si, dato che questo sketch è entrato a far parte della cultura moderna. Ma come si è arrivati ai meme ed altre forme di comicità attuale? Il film del 1975 Monty Python and the Holy Grail è stato senza dubbio uno dei maggiori contributori della metamorfosi della comicità. I Monty Python furono un gruppo comico inglese celebre per la loro rivoluzionaria percezione di intrattenimento. Il team principale era composto da Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones e Sir Michael Palin. Oltre loro, conosciuti anche come i “the Beatles of comedy”, altri artisti componevano occasionalmente la combriccola tra cui Carol Cleveland, Neil Innes e l’autore di Guida galattica per autostoppisti, Douglas Adams. I Pythons abbandonavano tutte le convenzioni dell’epoca e probabilmente anche quelle attuali. Le loro scenette erano prive di punchline, in favore di personaggi credibili e realistici, in situazioni completamente assurde e senza filo logico. Il loro stile richiamava Umorismo Surreale e Sketch Comedy, caratterizzato da vignette inizialmente realistiche che sfociavano in situazioni irrazionali. Monty Python’s Flying Circus, la loro opera di debutto, fu una serie di sketch andata in onda sull’emittente BBC nel 1969. Nel 1971 seguì la prima esperienza cinematografica del gruppo, And Now for Something Completely Different, composta principalmente da una collezione delle loro vignette surreali. Benché visti come volgari ed irriverenti, si fecero notare in Inghilterra divenendo popolari principalmente tra le nuove generazioni. Nel 1974 il gruppo decise di comporre un’opera originale, Monty Python and the Holy Grail. Il lungometraggio li rese famosi anche in America, dove hanno ancora oggi una nutrita fanbase. Nel 2011 l’opera fu premiata come la seconda commedia migliore di tutti i tempi dallo speciale Best in Film: The Greatest Movies of Our Time del network radio-televisivo ABC.
È difficile raccontare una commedia senza portar via il gusto della scoperta. La comicità dei Monty Python è qualcosa che coglie di sorpresa pur essendo leggermente anticipata. Nella pellicola, Re Artù e i suoi cavalieri della tavola rotonda intraprendono un viaggio surreale, con basso budget, alla ricerca del Sacro Graal. Il film è caratterizzato principalmente da scene anti-climatiche ed inutili ai fini narrativi, che tutt’oggi sono considerate come taboo nella cinematografia. La sequenza iniziale è l’esempio perfetto, composta da titoli di coda con sottotitoli fuorvianti. Dopo numerose false partenze, ci troviamo in Inghilterra nel 932 a.C. Qui incontriamo Artù, figlio di Uther Pendragon, al galoppo verso un castello assieme al suo fedele servitore Patsy. A causa del budget ridotto, non è stato possibile avere dei cavalli veri sul set. Per ovviare a questo problema, Michael Palin propose di sostituire i destrieri con uno scudiero che sbatteva noci di cocco tra di loro. Questa è considerata tutt’oggi come una delle associazioni esilaranti più iconiche. Per citare John Cleese: “Necessità è la madre dell’Invenzione”.
Inizialmente I Monty Python pensavano che il film sarebbe stato composto unicamente da nuovo materiale. Il primo manoscritto finì per essere tagliato fino al 10% dello stesso e il copione finale fu qualcosa di completamente differente. In un’intervista di John Cleese con Seth Mayers nel 2018, l’interprete di Sir Lancelot, ha dichiarato che girare il film non è stata una passeggiata. Filmato in Scozia in aprile, il meteo nella regione è pessimo tranne che per due settimane a settembre. Pioveva molto e sul set cinematografico avevano solo 3 ombrelli. I Monthy Python avevano il permesso di registrare solo in Dourne Castle. Gli altri castelli non erano disponibili per “non mischiare divertimento e comicità con la storia seria”. Ironicamente, Dourne Castle è attualmente un luogo turistico grazie a loro. Il film ha avuto 2 direttori: Terry Jones e Terry Gilliam. Nessuno dei due aveva esperienza nel dirigere un lungometraggio. Da un lato questo era positivo siccome c’era più creatività e permise ai due di fare esperienza. Entrambi avevano una buona visione d’insieme e davano più peso agli elementi su schermo piuttosto che alle battute in sé. Dall’altro, avere due ideologie diverse portò disaccordi e tensioni. Il team non riconosceva alcuna autorità ai registi, siccome erano anche loro attori nell’opera. Il budget a disposizione dei Monty Python era davvero basso anche per gli standard dell’epoca. Ammontava a £229,575 che corrispondono a meno di due milioni di sterline odierne. Finanziato principalmente da musicisti inglesi come i Pink Floyd, Led Zeppelin ed Elton John. Questo era dovuto ad un escamotage per sfuggire alle tasse estremamente alte per la ricchezza in Inghilterra.
Terry Gilliam: “Quando si tratta di commedia, la teoria è che se si riescono a vedere tutte le facce contemporaneamente, è più divertente”.
Gli attori ricoprirono molteplici ruoli, sia per ovviare la mancanza di fondi sia per rompere la percezione di realtà e serietà. Il film è stato girato come se fosse un’opera teatrale. Le scene sono state registrate in tempo reale con diverse telecamere in varie posizioni per poter passare tra le varie angolazioni in post-produzione. La commedia non era specialmente realistica, dando la possibilità di sperimentare vari metodi per far divertire il pubblico. Ci sono più strumenti per creare buon umorismo e i dialoghi ne sono solo uno. Lo humor può essere espresso anche nel modo in cui è montato un film. Questo è presente in molteplici momenti della pellicola. Tra la scena dove Sir Lancelot cerca di avvicinarsi ad un castello, sotto lo sguardo perplesso delle guardie, fino alle interazioni di scene passate e future con scene correnti. I personaggi fanno riferimento ad altre personalità ed eventi, richiamandoli per il loro numero di scena. Un altro elemento predominante è la relazione tra passato e presente senza alcun filo logico. Come l’arresto di Re Artù da parte della polizia Inglese. Alcuni sketch sono completamente inutili e sono solo perdita di tempo. Contrariamente da una delle regole d’oro del cinema, che dissuade da distrazioni o avvenimenti non costruttivi per lo sviluppo di trama e personaggi, molto tempo viene perso in scherzi e battute fini a loro stessi. Ottimo stratagemma viste le limitazioni di budget. Uno dei problemi che hanno avuto è stato il numero eccessivo di battute, che avrebbero potuto sfiancare gli spettatori. L’uso di perdite di tempo è importante anche per rallentare il ritmo senza diventare noiosi.
Monty Python and the Holy Grail rappresenta una pietra miliare nella storia dell’umorismo. Si possono trovare numerosi riferimenti e citazioni alla comicità dei Pythons in opere moderne. Per rimanere in tema videoludico, la celebre scena del Coniglio assassino di Caerbannog viene ripresa da Minecraft e Guild Wars. Ma altri omaggi sono presenti in altre opere come The Witcher 3, World of Warcraft, Worms, Warcraft III ed anche da Warhammer 40,000 per citarne alcuni. Serie animate come I Simpson e South Park sono state profondamente ispirate dai lavori dei Pythons. Perfino il termine “Spam”, associato alla massa di email non volute e il linguaggio di programmazione Python devono il loro nome al gruppo comico inglese. Quanto è importante quindi una buona risata? Molto. Alcuni studi hanno dimostrato come ridere abbia un effetto anti-depressivo e anti-infiammatorio, per quanto riguarda il sistema circolatorio. Ridere in compagnia rilascia endorfine ed attiva diverse aree del cervello. Benché possa essere vista come distrazione da linee di pensiero più tradizionaliste, la comicità può potenzialmente migliorare la qualità della vita e della produttività di un individuo. Quali sono le vostre opinioni in merito? Cosa ne pensate del film? Fatecelo sapere tramite commenti sul nostro sito o sulla nostra pagina Facebook. Grazie per l’attenzione!