Wunderling Recensione: La dura vita di un minion

Wunderling Recensione | Durante le vostre partite nei più famosi platform 2D avete mai immaginato cosa potesse accadere se uno dei minion di base iniziasse a saltare? Beh, gli sviluppatori di Retroid Interactive hanno sicuramente avuto questo dubbio così hanno deciso di creare un universo dove il protagonista non è il solo a poter compiere la fantomatica azione motoria. Nasce così Wunderlingun titolo geniale per le sue meccaniche quanto per la sua premessa narrativa. La storia è ambientata nel Regno dei Vegetali e, dopo aver visto l’estrema facilità con cui l’eroe Carrot Man supera le sue sfide, la strega Kohlrabi decide di donare diverse abilità ad un mostro generico il cui scopo sarà quello di fermare il vegetale arancione. Come abbiamo anticipato in precedenza, la prima skill che potremo applicare è il balzo, ma c’è un problema: essendo delle creature basiche non avremo un cervello per comandare completamente le nostre azioni, per questo il nostro pseudo-ortaggio non potrà controllare il suo movimento, ragion per cui camminerà solamente avanti e indietro. Insomma, nel caso in cui foste interessati ad un’opera hardcore che presenta molti momenti comici e citazioni di altre opere simili (dai su sapete di quale gioco parlo) potrete acquistare la creazione del team indie tramite la piattaforma digitale Steam e Nintendo Switch a 15 euro a partire dal 5 marzo.

Se c’è un aspetto che ho apprezzato fin da subito è stata proprio la trama: la possibilità di poter stare finalmente “dall’altra parte” è stato un colpo di genio. I dialoghi tra i membri del cast – tra l’altro – sono scritti in maniera eccelsa, seppur semplice. Eppure, nulla è perfetto, ragion per cui la componente narrativa nel corso dei livelli perde parte del suo potenziale riducendosi a conversazioni ben al di sotto delle prime sezioni, con sequenze canoniche e ripetitive. Tutto sommato, però, ho apprezzato le varie critiche sotto forma di burle e i diversi tributi ai capolavori del passato che hanno fatto la storia del medium. Il comparto grafico è semplice, concettualmente parlando, e godibile. Solo in alcune zone ho genuinamente avuto problemi a visualizzare cosa stesse accadendo e, dato che serve una velocità d’esecuzione non indifferente, ho trovato diverse difficoltà nel superare alcuni punti. La musica, invece, è azzeccata per quasi ogni Mondo. Ho detto “quasi” perché l’ho trovata fuori luogo solo in una parte.

 

La trama comica e i dialoghi caratteristici sono ciò che contraddistinguono Wunderling, nonostante diventino troppo prevedibili a lungo andare.

 

Ciò su cui gli sviluppatori hanno concentrato le loro attenzioni, però, è il gameplay. Questo platform 2D rappresenta un livello di complessità piuttosto alto, dato che combina componenti puzzle ad azioni che richiedono velocità di pensiero ed esecuzione molto rapide. Ahimè, anche qui c’è un problema: le strutture dei vari livelli sono inizialmente geniali e più di una volta mi hanno strappato un sorriso per quanto bene siano state pensate. Arrivato a circa poco più della metà della storia, però, la maggior parte dei miei errori derivava da una mancanza di attenzione, poiché molte fasi venivano risolte più o meno alla stessa maniera, rendendole ridondanti. Diverse, comunque, sono state le partizioni che mi hanno bloccato per più di una ventina di minuti. Magari non sarò una cima, soprattutto se consideriamo che questa non è esattamente la tipologia di videogioco che prediligo, ma il più delle volte la mia incapacità nel proseguire era causata dalle scarse indicazioni che venivano fornite su come usare i poteri del minion. Mi sono ritrovato a testare qualsiasi cosa fino a capire che, in alcuni momenti, le differenti abilità potessero essere combinate. Ho detto differenti abilità? Sì, non è una mia mancanza, è davvero così. I creatori dell’opera – giustamente – hanno deciso che, oltre al “salto”, potessimo ricevere diverse altre funzioni motorie. Scelta più che accettata, proprio perché rende il game design un po’ più variegato.

Tutto sommato, però, devo dire che mi sono divertito giocando a Wunderling, anche se molte volte sono stato sull’orlo di una crisi esistenziale perché credevo che il mio cervello non fosse in grado di risolvere i vari enigmi proposti. Noi di VMAG facciamo i nostri complimenti ai ragazzi del team di Retroid Interactive perché, nonostante alcuni difetti, abbiamo notato la grande passione e cura dei dettagli che hanno avuto nella produzione di quest’opera che, sicuramente, sarà pane per i denti dei numerosi speed runner che da tempo aspettavano un titolo del genere da quando venne rilasciato Super Meat Boy nel lontano 2010, chissà magari stiamo assistendo alla nascita del suo successore spirituale.