Romance of the Three Kingdoms XIV Recensione PC

Romance of the Three Kingdoms XIV | Romance of the Three Kingdoms XIV è un gioco strategico a turni vecchio stile, con alcuni elementi di gioco di ruolo, sviluppato da Koei Tecmo. La casa di sviluppo lavora all’omonima serie, parte delle proprie serie di simulazione storica, da ormai trentacinque anni. Il primo capitolo di questa colonna portante dei giochi strategici uscì nel lontano 1985 e nel corso degli anni la serie è stata riproposta su diverse console e sempre su PC. Romance of the Three Kingdoms XIV ripropone molti elementi dell’ars bellica, portando però interessanti innovazioni grafiche e di interfaccia. La storia del titolo è sempre la stessa: verremo catapultati durante la fine della Dinastia Han per poi vivere il periodo dei Tre Regni. La trama è parte mito e parte realtà, e si basa grandemente sull’immensa opera di Luo Guanzhong “Il Romanzo dei Tre Regni” che narra le vicende del tumultuoso periodo storico che va dal 160 d.C al 280 d.C – e dei suoi eroi. Nel libro così come nel gioco sono presenti all’incirca un migliaio di personaggi differenti, da grandi guerrieri, a condottieri senza scrupoli, a acuti strateghi fino a nobili di rango e di animo. Romance of the Three Kingdoms XIV vi permetterà di mettervi nei panni di vari personaggi dell’epoca e di attuare le migliori strategie per raggiungere l’obiettivo ultimo: l’unificazione della Cina. Il titolo è attualmente disponibile unicamente in lingua inglese (oltre che giapponese, coreana e cinese) con doppiaggio in giapponese su PC e PlayStation 4 al prezzo di 59.99€.

La trama di Romance of the Three Kingdom XIV è tanto storica quanto mitologica, in quanto le due caratteristiche si sono miste col passare dei secoli e sono oramai indissolubili l’una dall’altra. In gioco potete scegliere differenti contesti storici, sette per essere precisi, tra cui la Rivolta dei Turbanti Gialli (d’importanza vitale nella lenta decadenza e fine della Dinastia Han) e il periodo dei Tre Regni. Inoltre siete liberi di optare anche per una campagna la cui storia, completamente immaginaria, si basa sulla faida nella famiglia Cao dopo la sconfitta di Cao Cao nell’epica battaglia di Chibi, la cui leggenda echeggia ancora nei secoli. In ogni scenario potete scegliere tra diverse fazioni, generalmente avendo almeno 10 opzioni ciascuna: potete decidere di impersonare una casata più piccola e cercare di sopravvivere ai tiranni e despoti, oppure perfino mettervi nei panni dell’inarrestabile Cao Cao per unificare la Cina con acume e forza militare. Durante ogni partita ci sono molteplici eventi che rappresentano l’avanzare della storia, sfortunatamente concentrati solo sui fronti più importanti. Se state giocando una fazione minore, infatti, accadranno pochi eventi riguardanti i vostri colori. La storia in Romance of the Three Kingdoms XIV non è scritta nella pietra, e avete l’opportunità di cambiare le vicende del passato o le sorti di una battaglia proprio come i grandi uomini che vi hanno preso parte. Inoltre, è possibile giocare personaggi di vostra creazione in aggiunta a quelli forniti dal gioco, rafforzando la componente RPG del titolo sino a renderla molto appagante. Nonostante la presenza di centinaia di volti diversi, Koei Tecmo è riuscita infatti, attraverso ritratti spettacolari e tratti unici, nell’impresa caratterizzarli tutti.

Romance of the Three Kingdoms XIV

Il punto più forte del titolo è senza dubbio la struttura dei turni, che si differenzia dai grandi classici di strategia come Total War e Civilation. Una dopo l’altra, tutte le fazioni in campo danno i propri ordini durante la Fase di Strategia, e nella Fase di Avanzamento il gioco esegue in automatico le direttive. Perciò, dopo aver fatto le vostre scelte, non potrete più tornare indietro e vi ritroverete con diverse armate in meno. Questa scelta di gameplay di Koei Tecmo è tanto ardita quanto azzeccata: nonostante tolga molta interazione al giocatore, lo obbliga a sviluppare stratagemmi che col tempo si evolvono in piani sempre più intricati e perfetti. Romance of the Three Kingdoms XIV rende il “map coloring” la propria meccanica principale: il vostro obiettivo è unificare la Cina conquistando e colorando l’intera mappa con il colore della vostra bandiera. Questa parte del gameplay risulta interessante ma sfortunatamente lenta e tediosa, poiché l’annessione dei territori è controllata dall’IA, che spesso si muove seguendo percorsi non logici e blocca le armate per più tempo di quanto sarebbe effettivamente necessario.

Un grande ufficiale può cambiare da solo le sorti della guerra.

In questo quattordicesimo capitolo della serie, gli ufficiali svolgono un ruolo fondamentale sia nella gestione delle terre che in politica e in battaglia. Ogni singolo personaggio ha caratteristiche uniche e può adottare formazioni e tattiche specifiche, perciò sta a voi scegliere l’uomo o la donna adatti per ogni missione. Le opzioni politiche sono sfortunatamente poche: non potete fare molto, più che stringere alleanze o peggiorare i rapporti tra due fazioni avversarie. Per essere un gioco strategico basato su “Il Romanzo dei Tre Regni”, avere scelte limitate e limitanti in diplomazia sono un difetto non indifferente. Allo stesso tempo, però, gli ufficiali sono gli unici che possono parlare con i leader nemici e vincere battaglie che sembrerebbero impossibili, se riuscite a sfruttare i loro punti di forza. Ma il loro ruolo non finisce di certo qui: i comandanti ci danno consigli durante il gioco (“Suggestions”) offrendoci la possibilità di eseguire azioni strategiche in cambio di denaro. Potete ordinare alle truppe di portare confusione nelle linee nemiche, oppure di intrappolare un’armata avversaria per facilitarne l’accerchiamento, oppure migliorare l’agricoltura della regione. Come potete notare, le opzioni in battaglia sono molteplici e quelle elencate ne rappresentano unicamente una piccola parte. L’ultimo punto di grande importanza è l’innovazione che Koei Tecmo è riuscita a portare al proprio titolo: il tutorial richiede circa un’ora di tempo, ma è in grado di insegnare tutte le basi del gioco in maniera approfondita, permettendovi poi di lanciarvi senza paura nella riunificazione della Cina. Questa è una novità per Romance of the Three Kingdoms, che è sempre risultato un gioco difficile anche solo da imparare. Inoltre, lo sviluppatore ha migliorato di gran lunga i menu, rendendoli molto più intuitivi e facilitando l’approccio ad una serie che sarebbe altrimenti molto complessa.

Romance of the Three Kingdoms XIV

Ricapitolando, Romance of the Three Kingdoms XIV è un buon gioco di strategia così come i suoi predecessori. Purtroppo gli elementi RPG del titolo richiedono un’immedesimazione nei personaggi un po’ forzata, e per questa ragione risultano difficilmente fruibili. D’altro canto, le meccaniche di strategia e di gestione sono un enorme punto di forza e sopperiscono senza se e senza ma all’assenza di interazione in tempo reale. Nonostante il gioco possa risultare lento e a momenti tedioso, è una sfida intellettuale quasi paragonabile a una partita di scacchi, anche se l’unico avversario disponibile è l’IA. Un ulteriore punto che non va dimenticato è la limitata scelta di decisioni diplomatiche, che viene però compensata dalla ricompensa di vedere i propri eroi, condottieri e generali vincere intere battaglie quasi da soli.

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