Bookbound Brigade Recensione | Per tutti coloro che da sempre sono appassionati di lettura, e che almeno una volta hanno sognato di entrare in una delle tante storie rese vive dalla carta stampata e dall’estrosa mente degli autori, abbiamo trovato il gioco che potrebbe fare al caso vostro. In secoli di scrittura poche volte si è sentito di cross-over tra mondi e personaggi letterali se non in alcune opere di L. Frank Baum (Il Mago di Oz) o Michael Moorcock, che nella sua serie del Campione Eterno creò un vero e proprio multiverso popolato da svariati protagonisti romanzeschi. E’ proprio su questi lavori che l’italiana Digital Tales (chi se non un team del Bel Paese avrebbe potuto occuparsi di questo tema?) si è basata per dar vita all’irriverente e innovativo Bookbound Brigade.
La trama del titolo ruota intorno alla scomparsa del libro più importante di tutti, il Tomo dei Tomi, che nelle mani sbagliate è in grado di stravolgere l’intero ordine dell’universo della bibliografia, facendo mutare i diversi caratteri degli eroi (e non) e decretando la perdita dei ricordi degli stessi. Per ritrovare il potente scritto il narratore, voce onnipresente oscura anche ai protagonisti, si rivolge alla Brigata Rilegata, formata da alcuni dei più influenti e conosciuti volti dell’immaginario comune, tra cui figurano il non più di tanto regale Re Artù, l’attaccabrighe Regina Vittoria e un vegetariano amante del succo di pomodoro Conte Dracula, che faranno squadra con altri cinque famosi compagni. L’anima del prodotto di Digital Tales si mostra subito in tutta la sua ironia e semplicità. Nel corso della vicenda ci troveremo più volte ad assistere a conversazioni esilaranti e vicende fuori dal normale che sapranno regalarci più di un sorriso. Alcune battute sono davvero di livello e si alternano a freddure di così pessimo gusto da riuscire lo stesso a rendere ilare l’atmosfera che si respira. È la prima volta nella storia dei videogiochi che viene ideato un universo di questa portata, come se il mondo della finzione fosse un tutt’uno e in cui le principali star abbiano relazioni tra di loro, quasi volendo raffigurare le particolari interazioni tra i nostri idoli del mondo reale, come attori di Hollywood o sportivi di varie discipline.
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Entrare in una biblioteca non è mai stato così esilarante
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Forte delle premesse iniziali, l’opera mette nelle mani del giocatore il controllo dell’intera brigata, consentendogli di raggruppare i protagonisti in varie formazioni che rendono il gameplay di Bookbound Brigade una novità in grado di portare freschezza nel bagaglio videoludico dei fruitori. Tuttavia bisogna dire che questa formula presenta vari difetti, che se non fossero stati presenti avrebbero potuto catapultare il titolo sul podio dei migliori metroidvania degli ultimi tempi. Bisogna dire innanzitutto che il sistema delle formazioni, che bisogna cambiare a seconda degli ostacoli sul nostro cammino, avrebbe necessità di una velocizzazione, riuscendo così a rendere il tutto più fluido e gradevole nelle fasi platform (un po’ più Sonic e un po’ meno Super Mario).
Un aspetto non all’altezza è sicuramente il sistema di combattimento, che il più delle volte si riduce alla pressione compulsiva di un unico tasto, nonostante siano stati pensati diversi modi per affrontare i vari minion e nemici principali. Soprattutto gli scontri con questi ultimi potevano essere fatti meglio, in quanto se non per alcuni puzzle-boss non riescono mai a donare una piacevole sensazione di appagamento nello sconfiggere gli avversari. Tra l’altro bisogna anche parlare degli enigmi, che presentano un buon livello di sfida ma che tante volte ci obbligano a fare un backtraking esagerato, rovinando il fascino della scoperta e arrivando quasi ad annoiare. Questo difetto viene esasperato dall’incredibile dispersività e ripetitività degli ambienti, che ci lasceranno più volte completamente spiazzati e renderanno l’esplorazione alquanto frustante. Sebbene sia stata pensata una minimappa, essa non è abbastanza dettagliata da fornirci un valido aiuto.
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La nostra squadra il più delle volte agirà in modo ripetitivo e si perderà facilmente
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Tornando alla brigata, è doveroso menzionare l’albero delle abilità e la crescita dei personaggi, che colpiscono dritti nel bersaglio e rendono più profonda l’intera esperienza. In particolare lo sblocco di nuovi poteri ci permetterà di accedere ad aree precedentemente inarrivabili e alcune di essi sono veramente divertenti da usare. Parlando di direzione artistica, andiamo invece incontro ad alcuni dei punti focali dell’opera: le animazioni sono eccelse e sarà sempre comico guardare come il gruppo si impegna per salvarsi da una caduta. Il design di alcuni boss è perfetto, peccato per le battaglie poco ispirate, mentre le colonne sonore sono di assoluto livello e in grado di cullare i nostri sensi durante l’andamento della vicenda.
Per concludere possiamo dire che Bookbound Brigade è un raccoglitore di ottime idee che non vengono sfruttate appieno. Sarebbe stato consono pensare a un gameplay più immediato, anche per godere al meglio di alcune delle abilità. Il gioco saprà comunque regalarci un’esperienza che profuma di nuovo, vero punto di forza del lavoro di Digital Tales, e regalarci qualche sorriso grazie alla forte personalità dei protagonisti e all’originalità della trama. Sicuramente non può competere con titoli della portata di Hollow Night o Dead Cells, con cui condivide alcuni difetti, però può donare molte ore di intrattenimento, trasportandoci in un mondo di fantasia e comicità unico nel suo genere.