Durante la Morning Stars Press Conference di Milano, noi di VMAG abbiamo avuto il piacere di intervistare contemporaneamente i due head coach delle squadre dei Samsung Morning Stars di Overwatch e League of Legends; parliamo di Tommaso “JoYnt” Gavioli e Cristoforo “Cristo” Di Maggio. I due ragazzi hanno ottenuto risultati importanti sul suolo italiano ed internazionale: l’allenatore dello sparatutto di Activision Blizzard ha diretto il team Italia per ben tre anni di fila, mentre il collega della divisione del MOBA di Riot Games ha conseguito già un titolo nazionale con i Campus Party Sparks.
Cosa significa dirigere una squadra di un’organizzazione importante come quella dei Morning Stars?
Cristo: Dirigere una squadra di questa portata è sicuramente una grande responsabilità che richiede esperienza nel settore. Fortunatamente non sono solo, ma ho dei validi collaboratori. Posso affermare di essere molto orgoglioso di questo traguardo nella mia vita dato che, grazie ai risultati che ho conseguito, ho l’opportunità di farmi valere anche qui.
JoYnt: Come ha già detto Cristo, certamente è un grande peso da portarsi sulle spalle. Inoltre, sono molto contento di ritornare dopo due anni a lavorare in una squadra del nostro Paese. So quali sono i miei obiettivi personali e gli altri che assieme ai miei ragazzi cercherò di raggiungere. Infine, non vedo l’ora di poter finalmente lavorare in gaming house così da potermi relazionare dal vivo con il resto dello staff e dei giocatori.
Qual è l’allenamento che i vostri ragazzi devono fare per mantenere questi livelli competitivi?
Cristo: Non ci sono dei veri e propri allenamenti “canonici” visto che il meta è in continuo cambiamento e dobbiamo sempre pensare a nuove strategie. Il mio focus, però, è soprattutto incentrato sulla fiducia: avere un roster con un profondo legame, prima di tutto umano e poi professionale, fa davvero la differenza nelle partite che giochiamo. Infatti, la scelta di includere giocatori della stessa nazione è una mossa che sia io che JoYnt abbiamo deciso di fare per aumentare questo fattore di team bonding.
JoYnt: Sicuramente, come ha già affermato il mio collega, il rapporto umano è l’aspetto su cui mi soffermo di più. Negli esercizi in gioco, invece, parliamo di scrims e analisi delle suddette. Ultimamente fisso ogni giorno un traguardo diverso che io ed il resto del gruppo dobbiamo raggiungere. Proprio per questa ragione, ogni giorno ci incentriamo su un lato diverso dell’aspetto meccanico di quello che dobbiamo migliorare.
Traete insegnamenti l’uno dall’altro?
Cristo: Personalmente ho il difetto di non riuscirmi a concentrare su altri titoli e persone, per cui non ho avuto modo di esplorare il metodo di insegnamento di JoYnt. In futuro cercherò di ovviare a questa mia mancanza e faremo in modo di inviarci feedback a vicenda, in modo che possiamo capire l’andamento del nostro operato tramite il confronto e la pluralità di opinioni.
JoYnt: Al momento no poiché non ci conosciamo ancora bene. Però sa come sono caratterialmente, è consapevole che ho sempre voglia di imparare dalle esperienze altrui. Tra l’altro, abbiamo la fortuna che le opere in cui siamo esperti sono molto simili tatticamente parlando, ragion per cui sono piuttosto convinto che potremo ottenere risultati positivi, se ci forniamo continuamente pareri differenti.
Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?
Cristo: Innanzitutto, vorrei ritornare in EU Master. Dato che ciò riconfermerebbe quello che sono riuscito a fare nello scorso anno, ma lo prenderei solo come garanzia. Principalmente, voglio migliorarmi ed imparare dai miei errori passati, così che possa affrontare qualsiasi situazione nel migliore dei modi congiuntamente al resto della squadra.
JoYnt: Banalmente, voglio continuare la mia crescita personale: so quali sono i miei limiti, soprattutto i miei difetti. Farò in modo di capire cosa dovrò fare in una determinata situazione per risolverla nel migliore dei modi. Professionalmente parlando, mi piacerebbe disputare una buona stagione nei Contenders con questo team, il quale ha saputo mostrare di saperci fare considerati le vittorie ottenute fino a questo momento.
Tra i due, chi credete che sia nella posizione più delicata competitivamente parlando?
Cristo: Onestamente credo che entrambi abbiamo punti molto delicati a cui fare attenzione. Parlando per me, sicuramente ho degli standard da rispettare, ciò significa che voglio continuare con la mia scia di risultati positivi. Tuttavia, c’è da dire che rispetto ad Overwatch, League of Legends è molto più stabile, indi per cui sarà molto più difficile perdere la popolarità ottenuta, ma è anche vero che nel mio ambiente ci sono molti più competitors.
JoYnt: Approvo pienamente ciò che ha detto Cristoforo: è vero, attualmente il mio settore sta avendo un periodo traballante, ma a differenza sua ho, fortunatamente, più flessibilità . Nel senso, cambiare un FPS non richiede lo stesso impegno di un MOBA, dato che, seppur le meccaniche avanzate siano diverse, il genere è sempre lo stesso e non presenta grosse variazioni, come invece accade per quegli altri tipi di titoli. Infatti, credo che alla fine tutti e due abbiamo i nostri punti di forza e debolezza, per cui non è possibile decretare in maniera precisa chi è in una posizione più sfavorevole.
Ringraziamo i due coach per la disponibilità concessa e ci auguriamo che possano realizzare i loro obiettivi per quest’anno, sia professionalmente che umanamente parlando. Inoltre, appoggiamo appieno la loro politica di inclusione di maggioranza di pro players italiani, dato che solo in questo modo i nostri ragazzi potranno farsi valere dalla scena europea e globale, consolidando sempre di più il panorama degli sport elettronici nel nostro Paese.
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