Cosa potrebbe accomunare un personaggio dei videogiochi ad uno della Disney? Ebbene, Shigeru Miyamoto, il padre di Mario, pensa di saperlo: l’universalità. Per fare chiarezza sull’argomento, occorre fare un passo indietro, tornando ad una sua recente intervista dove dichiarava che durante i primi anni di vita di Mario, cercava di fargli assumere meno forme possibili, tralasciando qualsiasi rifermento religioso e senza toccare nessun confine culturale, proprio per rendere il suo eroe il più uniforme possibile. Con il tempo però, ha sperimentato nuove possibilità, cercando di andare incontro ai gusti del pubblico. A favore di queste caratteristiche, Mario potrebbe diventare il nuovo Topolino, avendo simili approcci sulla cultura di massa. Idea che alletta il designer, anche se consapevole che potrebbe volerci un po’ prima che i genitori inizino a pensare ad un videogioco con la stessa tranquillità con cui pensano ad un film Disney. E voi cosa ne pensate? Riuscirà mai Miyamoto a raggiungere il suo scopo?
