[GameRome 2019] Marble Garden Provato, lo Zelda souls-like tutto italiano

La GameRome ci sta dando più di una gioia e forse questa è una delle più belle: l’evento romano ci ha dato la possibilità di provare in anteprima Marble Garden, opera prima del promettente studio italiano Omnisir Studio. Software House fondata da dodici ragazzi alle prese con il loro primo lavoro di gruppo, tutta la fatica di questi ultimi mesi sembra proprio aver dato i suo frutti: il sipario si alza su un adventure dalle tinte cartoon, un trionfo di colore e cel-shading dall’impronta open map. Andare in lungo e in largo per una terra fantasy, nella beta di un gioco che per ora non è neanche su Steam, senza un singolo calo di framerate… diciamo che nostri sorrisi sono larghi, da un orecchio all’altro. Pronti?

Al centro di tutto, due fratelli, Kay e Erika. Con la sorella colpita da una misteriosa malattia, Kay si avventurerà per il Regno, un mondo tanto meravigliosamente fantasy quanto minaccioso. Open-map dall’impostazione story driven, il gioco ci consentirà di intrecciare meccaniche souls-like come parry o roll con l’ampio respiro che solo titoli come la serie di Zelda (o il recente Pine) ci hanno saputo regalare. Aggiungiamoci pure un’intelaiatura RPG, che mai non guasta, nemici dai pattern stimolanti e un arsenale disponibile che varia dalle doppie lame alla balestra: mancherebbero solo le cavalcature. E in Marble Garden le cavalcature ci sono. Tutto questo considerando che non è solo nelle dinamiche di gioco che il titolo trova il suo punto di forza: pronti a lasciarvi catturare da una trama… parecchio distante da qualsiasi altro RPG fantasy a tinte cartoon?

Cominciamo col dire che no, non c’entrano principesse da salvare o draghi da sconfiggere – anche se forse i secondi già qualcosa in più. Ma il punto di forza di Marble Garden è proprio che, più che un fantasy, è un complesso intreccio tra realtà e mondo immaginifico, dove tutto ruota sull’imparare ad accettare i propri dolori, le proprie sconfitte, a superare i traumi che la vita ci infligge quando le va, come malattie, morti di persone care, amori finiti. Una trama che spalancherà più di qualche mascella per tutto il carico emotivo che ci schiafferà in faccia, tra un bellissimo ambiente e l’altro: il dolore espresso nel mo(n)do più colorato possibile, perché no? I ragazzi di Omnisir Studio sembrano essere riusciti a combinare un ottimo gameplay a tematiche tutt’altro che scontate, impostando l’avventura verso una maturità tanto delicata quanto cruda. E con tutto questo hype addosso manca la cosa più importante, lo sappiamo: la data d’uscita.

E la brutta notizia l’abbiamo tenuta in fondo, come quando si dà una medicina amara ad un bambino: Marble Garden, una finestra di release ufficiale, ancora non ce l’ha. Per ora possiamo accontentarci solo di un vago “2020”, anche se ulteriori notizie sono attese già entro la fine di quest’anno: occhi aperti e wishlist di Steam pronta alla mano, quindi: questa potrebbe essere una chicca di tutto rispetto. Per qualsiasi altra news, restate sintonizzati: ci penseremo noi di VMAG a stare dietro al titolo di Omnisir Studio… anche solo per l’orgoglio nel vedere una software house italiana cimentarsi in una sfida così ambiziosa!