PlayStation 5 vedrà il ritorno delle memory card?

Ieri vi abbiamo parlato di PlayStation e di un misterioso brevetto per una cartuccia registrato in Brasile. In rete la notizia è trapelata e si è diffusa a macchia di leopardo. Molte persone stanno discutendo su questa strana cartuccia in queste ore, e cominciano ad affiorare ipotesi e teorie. Sony non ha mai utilizzato le cartucce per le sue console, tranne sugli hardware portatili come PlayStation Vita. Di solito è Nintendo ad adoperare questo genere di dispositivi, vuoi per il minor costo economico o per la facile reperibilità. Di contro, Sony ha sempre utilizzato i supporti ottici fin dal loro esordio nel mercato, riconoscendo l’innovazione tecnica di tale mezzo. Cosa ha spinto quindi la grande azienda a registrare quella che sembra una vera e propria cartuccia? Facciamo un passo indietro e torniamo ai vecchi tempi. Provate a ricordare le vecchie console della famiglia: siamo sicuri che non abbiano mai utilizzato qualcosa di simile? Basti ricordare i bei vecchi tempi di PlayStation 2, quando serviva davvero tanto spazio per i salvataggi e per i trofei. Una memory card era davvero qualcosa di necessario a quei tempi, e Sony non tardò a mettere in commercio dei supporti di memoria fatti apposta. Queste schede erano compatibili solo con la PlayStation e divenivano un acquisto obbligatorio per tutti i giocatori. C’era anche la possibilità di usare un hard disk, certo, ma le cartucce erano certamente più comode ed economiche. Diamo uno sguardo alle vecchie memory card…

L’aspetto combacia con il brevetto registrato da Sony. Lo scorso mese si era giusto parlato di retrocompatibilità, la capacità di PlayStation 5 di leggere tutti i giochi delle console più datate, a partire dal primo modello. Che Sony abbia in mente di ridar lustro alle vecchie cartucce? Gli indizi sembrano esserci in toto: abbiamo un hardware di nuova generazione molto più potente delle antesignane. Una console del genere può sicuramente permettersi di supportare la retrocompatibilità, con vantaggi e svantaggi annessi. Questo include anche il bisogno di un supporto di memoria dedicato, altrimenti sarebbe impossibile far girare un titolo per PS1 o PS2 -che appunto richiedono una scheda inserita- senza modificarne il codice. Ecco svelato il possibile segreto dietro al nuovo brevetto PlayStation. Cosa ne pensate voi? Continuate a seguirci per restare informati sul mondo dei videogames!

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