Il lancio mondiale di Pokémon Spada e Scudo è ormai imminente, ma sui social continuano a imperversare lamentele dei fan delusi che, questa volta, sembrano aver raggiunto il limite. Prima di analizzare la questione, bisogna ribadire da cosa è scaturita l’enorme sfiducia in questo nuovo progetto di Game Freak: il taglio, secondo molti fan ingiustificato, di gran parte del Pokédex, annunciato all’E3 2019. La serie Pokémon ha infatti sempre avuto la peculiare caratteristica di permettere al giocatore di trasferire i propri mostriciattoli tascabili collezionati dalle precedenti avventure, cosa che, come avrete intuito, non sarà possibile nei nuovi giochi. Veniamo ai giorni nostri, per 5 mesi Game Freak ha ricevuto incessanti critiche sul comparto grafico, artistico e tecnico dei nuovi titoli, supportati nelle ultime due settimane dalle immagini trapelate dai leaker; sembrerebbe che per la prima volta anche i fan giapponesi, i più fedeli al brand, abbiano detto la loro in merito, contestando il recente operato di Game Freak. Sebbene quanto detto finora è riassumibile in delle aspre critiche costruttive, negli ultimi giorni alcuni fan su Twitter hanno oltrepassato la sottile linea tra sprezzante critica e maleducazione: Junichi Masuda, James Turner e la stessa casa di sviluppo giapponese sono tempestati di meme sarcastici, insulti e minacce di morte, con frasi di odio, disappunto e screditamento del lavoro altrui. Un comportamento inaccettabile, che potrebbe confermare le voci di corridoio secondo cui il morale del personale dello studio è estremamente basso e li avrebbe portati a cancellare l’evento di lancio di Pokémon Spada e Scudo. Il Web ci desensibilizza e il suo clima intriso d’odio ci fa troppo spesso dimenticare che dietro la figura di uno sviluppatore, dietro un videogioco, ci sono delle persone che come noi hanno delle aspettative e delle emozioni.
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