Plants Vs Zombies La Battaglia di Neighborville I Torna con un nuovo capitolo la saga della guerra alla non morte dal sapore vegetale di Pocap Games, che ancora una volta abbandona il genere natio del tower defense strategico per continuare l’opera di espansione nell’action TPS (third person shooter). Seguiamo le orme di Garden Warfare per trovare un titolo che si propone di trattare il tutto con un tocco di originalità e novità tali da creare un’opera a sé stante. L’universo è come al solito popolato da due fazioni in perenne contrasto: le piante e gli zombie, le cui differenze saranno ben palesate sin dalle semplici apparenze che non sono poi così fuorvianti come si potrebbe pensare. Preparate petali, spine, ghiande oppure denti, diserbante e manacce putride per scendere in campo nel tentativo di conquistare l’ultimo angolo di civiltà sopravvissuto a questo perpetuo attrito belligerante.

Una volta avviato il gioco, si approderà immediatamente in una splendida sezione della città che farà da setting principale al titolo: si tratta ovviamente di “Divertilandia” con le sue numerose attrazioni. Parliamo, in termini tecnici, di un “hub” ove potersi muovere per usufruire dei servizi offerti, che risulta essere realizzata veramente bene. Ogni strada, ogni edificio, ogni angolo del quartiere è stato realizzato minuziosamente a mano e lo si vedrà subito, dato che si avrà l’impressione di muoversi dentro un qualcosa di veramente grande, colorato e pulsante. Non solo i PNG, ma anche altri eventuali giocatori/amici potranno raggiungerci in queste vie, creando così la possibilità di interagire e socializzare neanche fossimo nella capitale di qualche MMORPG. In ogni caso non mancheranno opzioni per limitare questo traffico nel modo che si desidera, utile per coloro che preferiscono magari un po di privacy o sono desiderosi di vivere la sfida in solitario – benché l’opera si presti molto meglio alla collettività. Girando qua e là ci faremo una panoramica dei comandi di movimenti, di mira, di uso delle abilità e tutto quanto potrebbe concerne il gameplay grazie al tutorial e al classico poligono di tiro, nel quale ci si potrà esercitare. Verremo anche a conoscenza di numerosi luoghi d’interesse dove trovare quest secondarie per cercare di conquistarne le ricompense, queste spendibili in particolari negozi ove potremo rintracciare punti esperienza, oggetti cosmetici e altri premi che potrebbero variare in base agli eventi vigenti, come la festa di Halloween.

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 In Plants Vs Zombies La Battaglia di Neighborville l’aspetto grafico si interseca molto bene con quello social, e verrà premiato sin da subito l’utente che -pagato l’online- riuscirà a farsi quanti più compagni e rivali possibili.

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Ovviamente non mancherà la possibilità di visitare la parte di città riservata al team degli zombie, questi potranno usufruire dei medesimi servizi con delle leggere differenze tra le due parti, che potrebbe portare ad avere preferenze e scegliere uno schieramento. Sempre in questa zona sarà possibile modificare l’estetica dei nostri personaggi e assegnargli eventuali punti abilità per personalizzarli secondo il nostro gusto e criterio. Salvo qualche scomodo tempo di spostamento e lentezza data da alcuni combattenti, il tutto risulterà assolutamente apprezzabile, anche perché la mappa potrebbe effettivamente cambiare in base ai nostri ottenimenti. In generale, completando missioni si otterranno monete con cui sbloccare potenziamenti e/o elementi grafici fruibili sia tramite capsule casuali in stile loot crate, sia in negozi più specializzati ove potremo vedere ciò che andremo a comprare (anche con denaro reale). In Plants Vs Zombies La Battaglia di Neighborville l’aspetto grafico si interseca molto bene con quello social, e verrà premiato sin da subito l’utente che -pagato l’online- riuscirà a farsi quanti più compagni e rivali possibili. Terminati i nostri giri, giungerà finalmente il momento di armarsi e scendere in campo, sia questa nella modalità storia o nella classica online Multiplayer. Non vi faremo spoiler in merito alla parte relativa alla campagna, ma vi basti sapere che incarna molto bene lo spirito leggero e bizzarro della saga, anche grazie alle cutscene e ai momenti comici/grotteschi che strapperanno un sorriso o due.

Parlando del gameplay, ci avviciniamo molto ai precedessori del titolo dovendo scegliere tra una gamma di piante o zombie per partecipare a scontri in tre diverse parti della città: Bosco Bislacco, Monte Scosceso e il centro urbano, che rappresenteranno rispettivamente dei setting diversi tra classico, western e “creepy”. Per quanto poche, le mappe sono comunque ben strutturate e, come per l’hub centrale, permetteranno di potersi spostare in diversi modi per formare piani tattici di assedio e di protezione. Strategia? Certo che si, dato che in modo simile a Overwatch ogni soldato avrà una sua classe differenziata tra attacco, difesa e supporto, cosi’ da avere una idea generale su che tipo di team staremo creando nel tentativo di ottenerne uno bilanciato. Altra nota di pregio per le due fazioni è l’effettiva differenziazione dei combattenti, che aiutati da un impatto estetico veramente enfatizzato risulteranno originali e distinti gli uni dagli altri anche per movimenti, animazioni e meccaniche. Sicuramente, considerando il genere, vi sarà sempre o quasi il problema legato al bilanciamenti di poteri, numeri e statistiche, ma sarebbe ingiusto penalizzare subito un gioco che a differenza di altri leader del settore è uscito da poco e ha davanti a se eventuali patch per modificare e correggere in base al feedback. Per il resto, potete ben capire cosa aspettarsi, no? Due squadre intente a spararsi addosso tutto e quant’altro nel tentativo di conquistare l’obbiettivo stabilito all’inizio della partita. Dovremo scegliere con accuratezza quale personaggio muovere dato che ognuno avrà armi, abilità e qualità personalizzabili. Suoni, musiche e grafiche permetteranno al prodotto di procedere in modo fluido e divertente, difficilmente ci si stancherà di questo paradigma se non dopo svariate ore di divertimento comunque assicurate. A coloro i quali hanno giocato alla saga sin dai tempi di Plants vs Zombies 1 potrebbe scendere una lacrima di nostalgia nel ricordare come quei modelli piccini e statici sono diventati ora tremendamente grondanti di vita e personalità: una crescita avvenuta nel migliore dei modi anche grazie al gusto dell’eccentrico della compagnia.