Override: Mech City Brawl Recensione, andiamo a pilotare robottoni

Override: Mech City Brawl Recensione I Avete mai sognato di guidare un mega robot per prender parte a epici scontri contro esseri giganteschi che minacciano il pianeta? Oppure di fare a pugni con altre persone per dimostrare di essere il miglior pilota di automi in circolazione? Se la risposta è si, allora benvenuti su Override: Mech City Brawl, vecchio titolo d’azione partorito dallo studio di sviluppo indipendente Modus Studios Brazil. Uscito quasi un anno fa su PC, PlayStation 4 e Xbox One, di recente è approdato nella libreria multimediale di Nintendo Switch con l’accesso istantaneo a tutti gli add-on precedentemente rilasciati. Senza aspettare oltre, vediamo come se la cava sulla console ibrida della Grande N.


L’opera offre diverse possibilità al giocatore con le quali divertirsi in compagnia d’amici o anche in solitaria. Override: Mech City Brawl presenta difatti sia una storia principale che ricorda molto da vicino quella del film Pacific Rim, sia una sezione dedicata al multiplayer locale e online. La trama, oltre che a presentarci i diversi protagonisti metallici, serve per lo più a prendere dimestichezza con i controlli e sbloccare le diverse skin e gli accessori. Ogni mech ha il proprio stile, abbellito da mosse uniche utilizzabili solo da esso. Si passa da chi usa una strategia basata sulla lunga distanza a chi invece è più adatto a un corpo a corpo serrato e frenetico. A differenza di altri videogame, qui la barra della stamina si caricherà anziché svuotarsi, il che non è un bene: vuol dire che il nostro androide si sta surriscaldando e ha bisogno di un breve cooldown per ripristinarsi. Quindi dovremo stare attenti a quando e come menare le mani, poiché questa breve finestra sarà un’ottima occasione per i nostri avversarsi di farci la pelle.

Override Mech City Brawl mette a disposizione molteplici modi per combattere con altri giocatori.

Passiamo adesso alla parte che riguarda i combattimenti con altri utenti in carne e ossa. Override: Mech City Brawl mette a disposizione molteplici modi per combattere con altri giocatori. Vi potrete divertire con le partite classificate, con lotte 1vs1 o a squadre. Interessante anche se poco pratica è la modalità che permette a 4 fruitori di comandare insieme la stessa macchina. Ognuno governa un’estremità specifica come nella serie televisiva Power Ranger, rendendo la comunicazione e la coordinazione fra compagni essenziale per vincere. L’attacco finale inoltre, sbloccabile quando si è in fin di vita, se usato adeguatamente può ribaltare le sorti dello scontro. Anche se all’inizio può sembrare un poco complicato, si ha comunque la possibilità di allenarsi contro la CPU, così da perfezionare le proprie mosse. Inizialmente si potrebbe pensare che i movimenti di questi gladiatori d’acciaio siano troppo particolari, costringendoci a fare i conti con lenti tempi di reazione. La verità è che stiamo comandando un essere dalle dimensioni esagerate, quindi questa “meccanicità” è giustificata in certo senso.

Override: Mech City Brawl (3)
Attacca, proteggiti e infine vinci con il tuo stile di gioco preferito

Override: Mech City Brawl se la cava bene a conti fatti in questa sua nuova versione, ma purtroppo ci sono mancanze che non passano del tutto inosservate. Prima fra tutte sono i comandi impartiti dai tasti della piattaforma. Ogni singolo pulsante governa infatti un arto del robot, e data la grande mole di azioni che possiamo compiere sarebbe stato opportuno da parte dei programmatori creare un’opzione che permettesse la personalizzazione di quest’ultimi. Niente di così drammatico che non possa essere “aggiustato” con un po’ di esercizio sul campo, ma comunque questa assenza ci ha fatto penare all’inizio. La telecamera risulta essere ballerina soprattutto nei match a squadre e nei “tutti contro tutti”, mentre il puntamento è efficace alla partenza ma complicato se si vuole spostare il bersaglio manualmente. Le mappe, anche se diversificate, rimangono come quelle del passato: belle da vedere ma povere in contenuti, con palazzi che hanno più un ruolo estetico che altro. Nonostante tutto, il gioco saprà di certo offrire, come ha fatto con noi, ore di divertimento e distrazione per chiunque gli voglia dare una possibilità, soprattutto ora che lo si può portare appresso ovunque si voglia.

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