Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition Recensione | L’avventura di Suda51 continua, così come le sue opere non smettono mai di far divertire il giocatore. Quando Travis Strikes Again: No More Heroes venne rilasciato su Nintendo Switch, e soprattutto quando Grasshopper Manufacture rivelò che No More Heroes 3 sarebbe stato un’esclusiva della Grande N, molti pensarono che ormai il celebre Game Director aveva deciso di sposare l’ibrida giapponese. Tuttavia, come la storia ci insegna, lo spin-off dedicato a Travis Touchdown e al suo rivale Badman è approdato proprio oggi su PlayStation 4 e PC, in forma di Complete Edition che, come potrete immaginare, comprende tutti i DLC precedentemente rilasciati su Switch. Non ci aspettavamo di certo grosse novità , ma date alcune funzionalità esclusive per la console della casa di Tokyo, potevamo prevedere addirittura qualche lieve mancanza. Ma così non è stato, anzi!
Travis Strikes Again: No More Heroes si ripresenta allo stesso modo in cui lo ricordavamo. Divertente, ironico, volgare, a tratti crudo e cavolo, ci sono anche quelle meravigliose rotture della quarta parete. Neanche il gameplay ha subito variazioni: abbiamo davanti un hack n’ slash puro e classico, forse anche troppo. Travis, così come Badman, potrà attaccare con colpi rapidi, che si susseguono in rapida successione, o potenti. Queste semplici mosse, purtroppo, non sono affatto differenziate e potrebbero rendere molto ripetitivo il combat system, se non fosse per delle skill che, al contrario, ci hanno più che soddisfatto per la varietà . Troveremo dei chip sparsi per la mappa, che potremo poi assegnare a un tasto specifico, e con esso eseguire degli attacchi speciali e sempre diversi, o anche far apparire muri e spostarsi rapidamente. Tutti i personaggi giocabili potranno poi essere potenziati con dei punti, salendo di livello e quindi aumentando la loro energia vitale e forza di attacco. Diciamocelo, nulla di particolarmente innovativo, ma semplice al punto giusto, grazie soprattutto a una loro caratterizzazione ben differenziata. I nemici, al contrario, risultano sempre ben diversificati e pericolosi, ognuno a modo suo. I livelli, d’altro canto, soffrono spesso di un level design eccessivamente basilare, che trova invece più fantasia nei dettagli, nell’ambiente e fortunatamente anche nella colonna sonora, che accompagna il gameplay senza mai stancare o, peggio, disturbare l’utente. Per fortuna, però, i cambi di telecamera e alcuni lievi elementi puzzle riescono a spezzare la monotonia, offrendo sempre qualcosa di diverso da fare, anche se non per forza originale.
[su_quote]
In Travis Strikes Again: No More Heroes le rotture della quarta parete restano un punto di forza delle produzioni di Goichi Suda
[/su_quote]
Altro elemento ricorrente, e purtroppo necessario per proseguire nella storia, è la controparte da visual novel in stile NES. Per ottenere le Death Ball, ovvero dei “giochi nel gioco”, i mondi della campagna, dovremo sorbirci una sezione in cui alcuni eventi, volutamente poco collegati alla trama, vengono narrati tramite del testo sullo schermo. Personaggi e dialoghi sono sempre più che divertenti, con le loro parolacce e insulti di ogni forma e colore. Inoltre, le rotture della quarta parete restano un punto di forza delle produzioni di Goichi Suda, che sono sempre meravigliosamente azzeccati, inaspettati e simpatici al punto tale da riuscire a farci scappare una mezza risata. Ma finisce tutto lì. Questa fase del gameplay è, come avreste potuto immaginare, la più noiosa e monotona, che si avvalora solo di tantissima comicità ma che, difatti, avremmo anche potuto farne a meno. Travis, però, lo dice apertamente: è consapevole che il giocatore vuole uccidere i bug dei giochi del Death Drive Mk. II. Ma a questo punto, anche noi ci chiediamo perché davvero il team di sviluppo abbia deciso di introdurre questa meccanica.
Ad arricchire l’offerta proposta ci sono però tutti i contenuti aggiuntivi scaricabili, resi disponibili alcuni mesi dopo il lancio su Nintendo Switch. Prepariamoci quindi a giocare un nuovo scenario e, soprattutto, vestire i panni di due nuovi personaggi: Badgirl e Shinobu Jacobs. Le due ragazze rendono il gameplay più vario, specialmente per quanto riguarda la controparte multiplayer in locale, che si avvantaggia della possibilità di farsi una partita veloce, sporca e volgare con un amico, cosa che su PlayStation 4 manca fin troppo. La vera, effettiva sostanza di Travis Stikes Again: No More Heroes risiede così nelle skill, che rendono il gameplay più rapido e immediato, ma anche accessibile a coloro che giocano per la prima volta. Ad essere castrata, però, è una piccolezza che potrebbe anche non interessare ai possessori di una console di Sony, ma che a quelli che amano il mondo Nintendo potrebbe mancare: si, parliamo delle t-shirt di Travis a tema Nintendo, come quelle della serie di The Legend of Zelda. Ora sono presenti solo quelle dei più importanti titoli indie, quali ad esempio Hollow Knight, SUPERHOT, Undertale e tantissimi altri.