Pride Run Recensioneย | Con un titolo del genere รจ abbastanza facile capire di cosa possa trattare questo gioco no? Pride Run รจ un rhythm game / musical RTS a sfondoย LGBTQ+ decisamente estremizzato che fin da subito ha suscitato scalpore per il tema proposto e il modo con cui รจ stato trattato. I developer fanno parte di diversi team, ovvero quelli diย Steam Factory,ย Hard Ton e IV Productionsย aventi come figura di riferimentoย Ivan Venturi, una personalitร italiana a dirigere la produzione. Sarร compito del giocatore assistere questa comunitร a far sentire la propria voce a suon di parate, musica e messaggi contro l’odio in tutto il mondo, stando ben attenti a coloro che invece proveranno a fermarci tra polizia, classi politiche e quant’altro. Si tratta di un gioco veramente particolare, realizzato puramente in 2D con numerosi sprite animati e forti colori vibranti contornati di unicorni e arcobaleni. Insomma, potrete farvi unโidea dando un’occhiata al trailer qui sotto.
Basterร avviare Pride Run per rendersi conto della sua atmosfera unica, accolti da un tema musicale veramente gradevole. Ovviamente รจ subito consigliabile regolare eventuali volumi e impostazioni per un’esperienza il piรน piacevole possibile, per poi gettarsi a provare il tutorial, dove ci viene subito spiegato che il gameplay si divide in due modalitร principali: quella “Vanilla” e la “Play Hard”, che riguardano fondamentalmente lo stesso tema ma trattato in modi e gameplay diversi. La base rimarrร comunque la stessa: comandare una parata durante un vero e proprio pride cercando di attirare e coinvolgere quanti piรน spettatori possibili difendendosi al contempo dall’odio degli “hater”, entrambi posti sul bordo dei marciapiedi ai lati dello schermo, nel contesto di un classico rhythm game in cui dovremo pigiare a tempo i pulsanti delle frecce direzionali della tastiera cercando di risultare precisi e ritmici nel seguire il flow della musica. Sullo sfondo potremo notare una sfilata composta da numerosi personaggi e gruppi, che hanno una funzione perlopiรน estetica; tutto, ovviamente, si relaziona con il classico high-score, posizionato in alto sullo schermo. In questa sezione, in realtร , non c’รจ molto di cui parlare:ย le uniche reali difficoltร potranno insorgere in caso di sequenze di tasti un minimo impegnative. L’unica nota di demerito risiede nella presenza di alcune note (in particolare quelle prolungate) non sincronizzate con il brano riprodotto, che costringeranno il giocatore a non seguire realmente il ritmo per affidarsi unicamente agli input apparsi su uno schermo che nel mentre si riempirร di distrazioni visive tali da ostacolarne involontariamente il gameplay. Una dinamica, questa, che magari avrebbe potuto essere strutturata leggermente meglio.
ย Al termine di ogni livello di Pride Run, a prescindere dalla modalitร , si dovrร affrontare un boss emblematico della zona di mondo selezionata, impossibile non citare il primo e unico “Donnie” che avrร in tutto e per tutto vesti e aspetto del presidente americano Donald Trump.
L’altra modalitร , decisamente piรน ardua, riguarderร invece il controllare direttamente i gruppi visti nel nostro corteo. Mentre prima il tutto veniva in automatico, ora dovremo manualmente selezionare le componenti del gruppo per muoverle ai bordi dello schermo cosรฌ da utilizzare speciali mosse in grado di attirare potenziali alleati o eventualmente difendersi dalla negativitร degli hater. Ci sarร da giocare di strategia dato che si dovranno scegliere quali e quante persone presenzieranno all’interno del nostro schieramento scegliendo tra diversi gruppi, ciascuno munito delle proprie statistiche e abilitร in grado di convincere esponenti della stessa “classe” ad unirsi a noi. Potremo portare con noi una specifica quantitร di membri la cui somma dei singoli punti non deve superare un certo limite, capitanando il tutto con uno o piรน leader carismatici e dotati di abilitร che coinvolgeranno tutto il party. Bisogna prestare particolare attenzione anche a raccogliere eventuali power-up sparsi lungo il tragitto, oltre che a modificare la propria composizione in base alle unitร del percorso. Al termine di ogni livello di Pride Run, a prescindere dalla modalitร , si dovrร affrontare un boss emblematico della zona di mondo selezionata. Impossibile non citare il primo e unico “Donnie” che avrร in tutto e per tutto vesti e aspetto del Presidente statunitense Donald Trump. Non ci sono mezze misure nรฉ effettive reali censure (se non nomi leggermente storpiati): il titolo prende in giro in maniera molto forte alcune figure note a livello mondiale, costringendole a scontrarsi contro eroi della comunitร LGBTQ+ in un combattimento 1vs1 ancora una volta dettato dalla necessitร di premere pulsanti a tempo per provare a “convertire” con una “prideality” (storpiatura delle celebri fatality) il nemico. Si tratta in realtร di scontri abbastanza semplici in cui si dovranno eseguire determinate sequenze in attacco e in difesa per infliggere danni seguendo indicazioni talvolta confusionarie.
Parliamo ora del comparto grafico e sonoro, entrambi ben curati, tra soundtrack coinvolgenti e ben realizzate che accompagneranno la sequenza di sprite, sfondi animati e di animazioni in pixel-art che possono vantare di un’ampia gamma di modelli e di diversitร in generale. La musica, tra l’altro, si fa via piรน forte e decisa al crescere della parata, in un climax che poi culmina con lo scontro con il boss di turno. Sarร possibile ascoltare il tutto senza la frenesia dei livelli grazie a un archivio/lettore presente nei menu, oppure in compagnia di amici grazie alle modalitร multiplayer in cooperativa. Un vero peccato perรฒ che tra con tutto questo lavoro svolto manchi effettivamente una reale differenziazione tra i livelli, che potrebbero risultare ripetitivi,ย se non per layout e disposizione dei nemici.