[Milan Games Week 2019] Nioh 2 Provato

Nioh è stato un titolo dalla storia molto particolare. Il suo travagliato sviluppo è cominciato dal suo annuncio nel lontano 2004, ma fu solo nel 2010 che le redini del lavoro passarono a Team Ninja. La sua release, avvenuta poi nel 2017, ha cavalcato l’onda innalzata dal celebre Dark Souls presentando un sistema di combattimento elaborato, complesso e altamente punitivo fondato su basi molto tecniche. Nonostante le somiglianze e le differenze con il colosso di From Software, nulla ha impedito a Nioh di crearsi una propria fetta di giocatori, fortemente attratti dal suo carattere peculiare e stravagante. A due anni di distanza, ci troviamo alla Milan Games Week 2019 a provare la demo di Nioh 2, il suo atteso sequel. In questa manciata di minuti di gameplay abbiamo ritrovato il feeling tipico del gioco, così come qualche interessante novità.

Ciò di cui ci si accorge subito, appena preso il controller in mano, è che Nioh 2 è essenzialmente il fratello gemello del suo predecessore. A partire dallo stile grafico fino al gameplay, passando per quello artistico, si ha la sensazione di star giocando ad un livello segreto del primo capitolo, con nuovi nemici e poteri speciali a disposizione del protagonista. E qui sta all’utente finale dare un giudizio in merito: alcuni penseranno si tratti di un pigro copia-incolla con il quale non si corrono rischi, mentre altri saranno entusiasti di poter rivivere le stesse sensazioni e di ritrovare un ambiente familiare e accogliente. Ci sono però alcuni elementi di differenza rispetto al passato, tra cui il maggiore è sicuramente la trasformazione in Oni. Vi ricordate l’attivazione degli spiriti? In Nioh 2 si può assegnare al proprio guardiano il nucleo di un demone, così da poter scatenare una mutazione, assumere le sue sembianze e assorbirne i poteri. Il funzionamento non è tanto diverso, ma è ora possibile innescare anche una trasformazione parziale per usare un singolo e mostruoso attacco, consumando una parte dell’energia invece di svuotarla. Questo nuovo strumento consente al sistema di combattimento di essere ancora più vario, aggiungendo ancora più possibilità di azione al nostro personaggio.

Nioh 2

Così come il protagonista ha acquisito nuovi poteri, però, lo stesso discorso si può dire dei suoi nemici. Gli Oni di Nioh 2 possiedono dei nuovi assi nella manica per cogliere impreparati coloro che si affidano troppo alla memoria muscolare. Il boss presente nella demo – del quale non discuteremo i dettagli per evitare spoiler – possiede infatti la capacità di trasferire sé stesso e il giocatore in una versione più spettacolare e terrificante del Regno Yokai, che colora il cielo di nero e riempe il terreno di fiori rossi. In questo mondo, il mostro che stiamo affrontando sarà molto più forte e noi indeboliti, rendendo ancora più ostico lo scontro. È possibile tuttavia tornare alla dimensione normale infliggendo sufficienti danni, un compito molto facile se ci si trasforma. Non è chiaro se ogni avversario sarà in grado di sfruttare questo potere, ma è già stato confermato che si tratterà di una meccanica ricorrente.

Per quanto riguarda tutti gli altri aspetti visti nella demo, Nioh 2 è il tipo di sequel che i fan del primo capitolo stanno aspettando ma forse non quello che tutti desiderano. Il feeling di gioco e il comparto artistico sono quelli di sempre, e il gameplay mantiene tutte le caratteristiche chiave alle quali ci siamo abituati, introducendo però nuovi schemi da imparare a sfruttare. Coloro che invece cercavano un’evoluzione del titolo oppure una ventata di novità originali dovranno pazientare: al momento non soffia aria di cambiamento in casa Team Ninja, ma la release del gioco completo potrebbe nascondere qualche nuova informazione. Se siete interessati ad altre opere presenti alla Milan Games Week 2019, abbiamo già pronto un provato di Marvel’s Avengers, che potete trovare cliccando qui.

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