FIFA 20 Recensione | I meno attenti potrebbero confondere il nuovo gioco calcistico di Electronic Arts come “l’ennesimo FIFA”, paragonandolo confusionalmente con i precedenti capitoli senza considerare l’effettiva qualità della produzione. Alle premesse si, FIFA 20 potrebbe davvero sembrare una delle innumerevoli iterazioni della serie, e così parse inizialmente, fin quando la compagnia non ha svelato le effettive novità. Volta Football è la prima di una lunghissima serie di introduzioni che non possono che far bene a un titolo che ormai, diciamocelo, si stava follemente perdendo nella ripetitività, per citare il buon vecchio Vaas di Far Cry 3. Quello che abbiamo scoperto è, difatti, un prodotto nuovo, fresco, più tecnico e improntato sull’approccio strategico, ma paradossalmente anche più feroce e scattante.
Modalità, sezioni, categorie, filtri, impostazioni di ogni tipo. FIFA 20 ha un pregio encomiabile che si tramuta in un piccolo difetto: un’enorme quantità di contenuti, spropositata per la tipologia di opera, ma anche esagerata perché durante le prime ore di gioco sarà a dir poco impossibile capire dove recarsi per fare qualcosa di specifico. Aggiungiamo dei menù spesso non chiarissimi e il risultato è un continuo muoversi avanti e indietro in un vortice di confusione. Tuttavia, compresa l’organizzazione generale delle sotto-categorie, ci troveremo tra le mani un titolo corposo, pieno come lo Stadio Olimpico durante un Roma-Lazio di tantissime modalità diverse. Dal più complesso FIFA Ultimate Team alla carriera, da Volta Football al Calcio d’inizio che, pensate, anch’esso ha ricevuto un’interessante revisione. Quindi si, ogni singolo aspetto di FIFA è stato rielaborato per essere proposto ancora una volta al grande pubblico, sia ai più esperti che ai neofiti, che magari si stanno approcciando allo sportivo targato Electronic Arts. Proprio qui entra in campo la vera, grande novità di FIFA 20.
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Dire che siamo rimasti impressionati dalla profondità di Volta di FIFA 20 sarebbe quasi poco
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Volta Football nasce dalle ceneri un FIFA Street subito passato nel dimenticatoio ma che, come molti hanno fatto notare, aveva mostrato un potenziale decisamente interessante. Ancora una volta EA Sports è stata capace di riadattare quello che è il passato del brand per donargli nuova vita, e farlo con classe. Volta ha una campagna a sé dedicata, sorprendentemente complessa sotto ogni aspetto. Troveremo una vera e propria storia che ha un inizio e una fine, e non stanca mai, né si perde nella ripetitività. Vengono mostrati personaggi con loro caratteri distintivi, colpi di scena, campi da gioco sempre diversi. Insomma, dire che siamo rimasti impressionati dalla profondità di Volta sarebbe quasi poco. Inoltre, all’interno della sezione potremo trovare un negozio in cui possiamo acquistare capi d’abbigliamento per i membri della squadra e personalizzare tutto. Ma il cuore di questa modalità è senza dubbio il gameplay puro, completamente diverso dai canoni classici cui FIFA 20 ci coccola. Volta prevede genericamente il Calcio a 5 in campi tendenzialmente piccoli: le partite si vincono al meglio di cinque gol e non hanno arbitri, regole (esclusi i falli) o fuorigiochi vari. Prendete la palla in qualunque modo possibile e passatela, giocate di squadra perché ora più che mai i vostri compagni saranno parte di voi, protagonisti indiscussi di un campo di battaglia decisamente più feroce e mano “convenzionale” di un più normale San Siro. Peraltro, questa differenza offre la possibilità di utilizzare un muro per far sbattere la palla e passarla ad un altro personaggio altrimenti irraggiungibile, ma comporta anche la necessità di prendere bene la mira, dato che le porte saranno molto più piccole. Il risultato finale è un calcio più “sporco”, occasionale e anche arcade, ma paradossalmente, a livelli di difficoltà più elevati richiede anche una buona conoscenza di trick e numeri. Volta offre quindi un’esperienza parallela al più classico Calcio d’inizio, ed è qualcosa che potrà essere fruibile anche da coloro che, magari, non masticano calcio come noi o che, più semplicemente, non hanno la nostra manualità. Il verdetto riguardo questa novità è più che positivo, e forse il principale motivo per cui FIFA 20 si differenzia così tanto dai suoi simili.
Ma l’opera targata EA Sports si è mostrata essere molto più di questo e fa il possibile per potenziare nel migliore dei modi un’altra modalità amatissima dagli appassionati di calcio. FIFA Ultimate Team, lo conosciamo anche come FUT, è stato estrapolato da quello che fu un anno fa in FIFA 19, e le novità riguardano principalmente il modo in cui possiamo compiere determinate azioni. Aperti i primi pacchetti di carte, saremo chiamati subito a gestire la prima rosa. Nulla di particolarmente complesso, dato che il gioco di per sé ci offre molti consigli e ci aiuta a filtrare velocemente i giocatori a nostra disposizione. Tuttavia, parlare del sistema di microtransazioni nel 2019 potrebbe risultare essere quasi ripetitivo alle orecchie di chi è pro e contro tale dinamica. Comprare FIFA Points per acquistare pacchetti dà si la possibilità di ricevere elementi più preziosi ma, tutto sommato, si tratta di una meccanica “in più” all’offerta di base. Peraltro, gli stessi possono essere comprati con la valuta in-game, la stessa con cui potremo poi prendere anche carte singole nel mercato oppure oggetti per la personalizzazione e tanto altro. Quello che davvero ci ha fatto storcere il naso, tuttavia, è il fatto stesso che dopo un certo periodo di tempo il contratto con i giocatori deve essere rinnovato, per evitare di perderli. Diciamocelo, non è il massimo farsi scalare il saldo della carta di credito per poi vedere il nostro acquisto, per quanto indiretto possa essere, andare via. No, quello di FIFA 20 non è un sistema di microtransazioni invasivo, per questo lo difendiamo appieno, ma avvalora troppo quella che sarà poi l’esperienza dell’utente su FIFA Ultimate Team, offrendo a chi paga un vantaggio non da poco.
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In FIFA 20 troveremo 100 brani più 43 dedicati solo a Volta Football, di artisti provenienti da tutto il mondo
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Il comparto grafico, tuttavia, non riceve un rinnovo degno di nota ma anzi, a volte ci ha fatto storcere il naso vedere come FIFA 20 soffri ancora di alcune lievi incertezze nelle collisioni dei modelli dei giocatori durante il gameplay. Questo problema, fortunatamente, non si estende fino alla modalità carriera e a Volta, le cui scene animate sono sempre molto realistiche. Avvantaggiata è invece l’intera selezione di brani presenti. La tracklist che abbiamo imparato a memoria con FIFA 19 ora è stata completamente aggiornata: 100 brani più 43 dedicati solo a Volta Football, di artisti provenienti da tutto il mondo tarderanno a stancarci, e dovremo giocare per davvero molto tempo prima che una canzone cominci ad entrarci in testa. Potete ascoltarla anche in questo momento, dato che EA l’ha caricata per intero su Spotify.
Interessanti novità attendono anche coloro che, al contrario degli amanti del calcio più “feroce” di Volta, preferiscono addentrarsi nella carriera dell’allenatore. Oltre ad avere più opzioni per la personalizzazione del nostro avatar tra cui, per la prima volta, la possibilità di impersonare un manager femminile. Si, avete capito bene, FIFA 20 introduce anche la possibilità di vestire i panni di una donna, importantissima introduzione dato che era molto richiesta dagli appassionati. La modalità carriera non ha subito enormi cambiamenti, ma sono state aggiunte invece delle conferenze stampa interattive, che potranno cambiare il morale dei membri della nostra squadra. Una piccolezza, per coloro che non sono affatto interessati a dialoghi e alla narrazione pura, ma certamente è necessario far notare che, difatti, Electronic Arts ha riposto una notevole cura anche in questi dettagli.
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