Blair Witch Recensione | Portare il proprio cane a spasso per i boschi è senza dubbio un’attività sana e divertente. Quando però ci si accorge che è arrivata la notte, non si conosce la propria posizione e si iniziano ad udire dei rumori preoccupanti provenire dagli alberi, allora l’intera esperienza si trasforma velocemente in un incubo terrificante. Il silenzio che prima era rilassante diventa oppressivo, le ombre assumono l’aspetto di creature orripilanti e la spensieratezza si fa da parte, lasciando posto all’ansia. Questo è ciò che accade in Blair Witch, il nuovo titolo horror dai creatori di Layers of Fear e Observer, Bloober Team. Il gioco vuole metterci nei panni di un individuo afflitto da ricordi dolorosi, che durante la ricerca di un bambino disperso si trova perso in una foresta infestata da una forza maligna. Mentre nella sua mente realtà e suggestione si mescolano aggressivamente, la chiave per la sopravvivenza risiede in Bullet, il suo fedele compagno a quattro zampe. Nella maggior parte delle avventure horror, la paura nasce dal sapere che nessuno verrà a salvarci e che l’unico modo per avanzare è agire. Questo, unito alla consapevolezza del pericolo, crea tensione nel giocatore, messo a metà tra il terrore di muoversi e la necessità di doverlo fare. Blair Witch prende questi elementi e cerca di stravolgerli, aggiungendo un nuovo fattore alla sua formula di sopravvivenza: il cane. Qui il protagonista non è in grado di agire completamente da solo e deve fare affidamento al proprio segugio, apprendere informazioni dal suo comportamento e fargli svolgere i compiti che non può fare. Con queste premesse, Bloober Team sarà riuscito a emergere vittorioso da questa foresta intricata e intrigante, o sarà rimasto vittima della propria fantasia? Andiamo a scoprirlo.

Blair Witch è ispirato al quasi omonimo film horror del 1999, intitolato The Blair Witch Project. La premessa della trama è la scomparsa di tre ragazzi nei boschi di Burkittsville, nel Maryland (USA). L’intera pellicola consiste in una serie di videoregistrazioni girate dal trio, nelle quali si possono vedere gli eventi che li hanno portati a perdersi. Dietro il caso sembra si celi un’entità misteriosa, nota come la Strega di Blair, uno spettro che rapisce le persone e compie atti orribili nella foresta. Ignaro di tutto questo, Ellis, il protagonista del gioco, si reca nello stesso luogo assieme al suo cane Bullet per aiutare nella ricerca di un bambino scomparso. L’uomo è un ex-poliziotto con diversi problemi mentali e caratteriali alle spalle, la cui origine e spiegazione si saprà solo più avanti. Durante la prima esplorazione, Ellis rimane vittima di un malore e si ritrova improvvisamente perso nel bosco, con solamente il suo compagno a quattro zampe a tenergli compagnia. Il dramma peggiora quando i due iniziano ad assistere ad eventi paranormali e a venire assaltati da creature nascoste tra gli alberi. Lo scopo del giocatore è guidare la sfortunata coppia verso la salvezza, cercando nel frattempo di scoprire i misteri che si celano nella terrificante foresta. Seppur semplice e molto classica, la trama di Blair Witch esplora una serie di tematiche veramente profonde e reali, come i disturbi da stress post-traumatico e l’incapacità di reagire di fronte alla malattia. L’esperienza, oltre a offrire intrattenimento, vuole anche trasmettere le sensazioni che si provano quando si è afflitti da questi problemi, pertanto non è un titolo che va preso alla leggera.

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In Blair Witch si passerà la maggior parte del tempo a percorrere a piedi la foresta, seguendo la guida di Bullet oppure esplorando alla ricerca di un modo per proseguire.

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La meccanica principale di questo gioco è la camminata. In Blair Witch si passerà la maggior parte del tempo a percorrere a piedi la foresta, seguendo la guida di Bullet oppure esplorando alla ricerca di un modo per proseguire. Purtroppo, seppur colmo di idee interessanti e meccaniche secondarie, la maggior parte dell’esperienza può tranquillamente essere paragonata ad un “walking simulator”. A dar pregio a questo aspetto sono le diverse ambientazioni che si incontreranno nel corso della storia. Sebbene Ellis sia perennemente intrappolato nella foresta di Burkittsville, gli sviluppatori sono riusciti a dipingerla in modi sempre diversi, che rispecchiano spesso lo stato d’animo del protagonista. Si passa dalla notte, tetra, oscura e nella quale ogni singolo rumore fuori posto fa immediatamente salire il livello di allerta, al giorno, in cui la paura fa spazio alla riflessione e alla calma. Gli scenari utilizzati aiutano anche a comprendere come funziona la mente travagliata dell’uomo, che cade spesso vittima dei brutti ricordi e distorce l’ambiente circostante con suoni e visioni inesistenti. La resa grafica del gioco è ottima ed è in grado di regalare panorami niente male, rappresentando uno dei punti di forza di Blair Witch e rendendo la lunga camminata più piacevole (o terrificante).

Ad accompagnarci nella nostra avventura sarà Bullet, un bel segugio addestrato che, come un vero cane, non smette mai di essere adorabile e fastidioso allo stesso tempo. Molti potrebbero trovare irritante il fatto che questa meravigliosa creatura non la smetta per un secondo di abbaiare, guaire o annusare ogni cosa, ma in fondo questo comportamento permette di tenere alta l’attenzione sul gioco. Oltre a ricordarci della sua presenza, però, i versi del cane regalano un sacco di informazioni essenziali. Bullet infatti è estremamente attento all’ambiente circostanze e ci aiuterà a comprendere lo stato della situazione. Sentirlo abbaiare è un avviso che ha trovato una traccia o una strada, i guaiti indicano che il nostro compagno è stressato e i ringhi sono un’importante campanella di allarme in quanto segnalano la presenza di mostri. Dover contare su di lui per ottenere questi dati aiuta fortemente l’immersione, in quanto ci costringe a tenere sempre alta l’attenzione, e permette di affezionarsi facilmente al cagnolone. Tuttavia, è altrettanto facile rimanere frustrati quando lui smette di fornire informazioni (cosa che capita spesso), una situazione scomoda se fino a quel momento si è fatto affidamento a lui per avanzare nel gioco.

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Dover contare su Bullet per ottenere informazioni aiuta fortemente l’immersione, in quanto ci costringe a tenere sempre l’attenzione alta, e permette di affezionarsi facilmente al cagnolone.

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Il sistema di combattimento di Blair Witch gode di un design originale e interessante, che tuttavia viene sfruttato veramente poco all’interno dell’opera. In totale ci sono solamente quattro tipi di avversari, ciascuno presente in differenti capitoli della trama. La prima creatura che si incontra è sicuramente quella più intrigante da affrontare e contemporaneamente la più pericolosa. Il mostro si muove ad una velocità altissima e cerca di avvicinarsi ad Ellis da uno dei suoi punti ciechi. L’unico modo per fermarlo è puntargli la torcia addosso, la cui luce lo disintegrerà, ma prima bisogna identificare la sua posizione. Ed è qui che entra in gioco Bullet: il segugio, appena avvertita la presenza di questo avversario, lo punterà e inizierà a ringhiare. Osservandolo è possibile quindi scoprire la direzione dell’attacco e voltarsi a fronteggiare la creatura. Si può anche usare il proprio udito e seguire i movimenti del nemico in base al suono, il che rende il combattimento particolarmente frenetico e terrorizzante, soprattutto le prime volte. Purtroppo, il resto dei mostri è decisamente passabile: salvo per qualche interazione carina con il cane, sono tutti molto facili da evitare se non quasi innocui, e il loro unico aspetto pericoloso è la paura che può generare il confronto con loro. I più temerari e coraggiosi, al contrario, troveranno gli scontri una vera e propria passeggiata.

Blair Witch è costellato di strumenti, comandi e meccaniche extra a disposizione del giocatore. Molto spesso, questi non risulteranno necessari per proseguire e non andranno a modificare l’esito del viaggio, ma consentono di personalizzare il proprio gameplay e di scoprire di più sul background di Ellis. Il telefonino, soprattutto, contiene una quantità sorprendente di funzioni e segreti ai quali si ha accesso che è un vero peccato non vederli sfruttati nei puzzle e nelle sezioni di trama. È anche possibile dare cinque istruzioni diverse a Bullet, come ‘Cerca’, ‘Fermo’ e ‘Stai vicino’, che pure in questo caso il gioco non spinge ad apprendere ed esplorare. Al contrario e per fortuna, i trofei del titolo fanno buon uso di tutte queste meccaniche secondarie, perciò gli amanti di questi possono goderne appieno. Sarebbe stato veramente interessante poter utilizzare la schermata di Cobra per identificare un mostro nascosto, oppure risolvere degli enigmi in cui bisogna manovrare le azioni del segugio tramite i comandi a disposizione. Speriamo che, nei futuri progetti, Bloober Team sia in grado di migliorarsi e dare al proprio lavoro la giusta attenzione che si merita. Nel frattempo, se desiderate completare ogni sfida offerta dal titolo, abbiamo pronta per voi le guide ai trofei, ai collezionabili e ai finali.

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Talvolta gli eventi lasciano intendere che il protagonista si stia immaginando tutto, per poi invece suggerire che dietro a tutto c’è una vera entità malvagia che manipola la sua mente.

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Infine, analizziamo quelli che sono i veri punti deboli di Blair Witch. Seppur profonda ed emozionante, la storia è piuttosto confusa e complicata da seguire interamente alla prima partita, soprattutto nei capitoli finali. Inoltre, sono presenti diversi elementi che non combaciano o che non vengono spiegati apertamente, e non è chiaro se siano intenzionalmente lasciati avvolti nel mistero oppure se si tratti di buchi di trama. Talvolta gli eventi lasciano intendere che il protagonista si stia immaginando tutto, per poi invece suggerire che dietro a tutto c’è una vera entità malvagia che manipola la sua mente. Questo tipo di narrativa, già vista in numerosi altri titoli recenti, potrebbe risultare di ottimo gradimento per alcuni appassionati del genere ma lasciare contemporaneamente una sensazione di vuoto e di incompletezza dell’opera. Inoltre, la presenza di numerose sezioni di storia con poco gameplay alla base penalizzano la rigiocabilità, vista soprattutto la mancanza di un’opzione per selezionare i capitoli. Sarebbe stato necessario anche aggiungere che Blair Witch soffre di prestazioni molto altalenanti, ma gli sviluppatori stanno già rilasciando diverse patch per stabilizzare il framerate e migliorare la fluidità dell’esperienza, quindi siamo fiduciosi che questi difetti verranno corretti a breve.